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23.12.2024

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RU486 nei college e nelle università, vescovi Usa danno battaglia
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10 Agosto 2019

RU486 nei college e nelle università, vescovi Usa danno battaglia

I vescovi californiani scendono in campo per contrastare una legge, la SB 24, che se approvata, renderebbe accessibile la pillola abortiva RU486 nei college e nei campus universitari. Il testo è già stato approvato dalle commissioni dell’assemblea statale – la camera bassa dello stato – e il voto finale è atteso lunedì 12 agosto. Manca pochissimo.

Per questo l’arcivescovo di Los Angeles José Oracio Gomez si appella ai fedeli: «Come cattolici crediamo che ogni vita umana nasca dalla volontà di un Creatore che ci conosce e ci ama. Egli crea ognuno di noi con un corpo mortale e un’anima immortale, come un maschio o una femmina, e tutti noi siamo fatti a immagine di Dio, ognuno con la dignità di un figlio di Dio. Queste convinzioni di base sulla sacralità della vita e sulla dignità di ogni persona dovrebbero modellare il modo in cui viviamo e lavoriamo, come trattiamo le altre persone e come ci prendiamo cura del mondo che ci circonda. Queste convinzioni dovrebbero anche modellare i nostri impegni come cittadini: ciò a cui diamo priorità, le leggi e le politiche che sosteniamo e il tipo di società che cerchiamo di creare. […] Proprio ora in California esiste un testo, il Senato Bill 24, che impone a tutti i college e le università statali di offrire agli studenti libero accesso alla “pillola abortiva”. Ma una società compassionevole dovrebbe offrire ben di più alle donne bisognose che la capacità di porre fine alla vita dei loro figli prima che nascano. Come cattolici dobbiamo opporci di fronte all’ennesimo tentativo di diffondere l’aborto tra i giovani.».

Gli fa eco l’arcivescovo di Sacramento, Jaime Soto: «Questa è un’intrusione senza precedenti nei campus universitari. […] Serve per indottrinare ulteriormente i giovani all’ideologia dell’aborto. Dobbiamo continuare i nostri sforzi per fermare questo atto legislativo mortale. L’utero non dovrebbe diventare una tomba per nessun bambino in nessuna parte del nostro Stato. Donne e bambini meritano di meglio. Sono grato per tutte le lettere e le telefonate di opposizione che hai già fatto a chi sarà chiamato a votare. Continua a farlo. I membri dell’assemblea sono in pausa dal 12 luglio all’11 agosto. Ciò significa che molti di loro saranno nei rispettivi distretti di origine. Questo il momento giusto per andare a trovarli». E mentre in Italia si discute di come, quando e soprattutto se sia legittimo rivolgersi pubblicamente alla Regina del Cielo per le cose della terra, Soto ha proposto ai suoi fedeli di affiancarlo nel recitare una novena alla Vergine di Guadalupe «patrona dei bambini non ancora nati, chiedendo alla sua potente intercessione di sconfiggere questo disegno di legge».

Si è unito a lui l’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone, che – si legge sul sito dell’arcidiocesi – «celebrerà la Messa alle 9:00 di domenica 11 agosto, presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta, per concludere la Novena chiedendo la potente intercessione di Nostra Signora di Guadalupe […]». Successivamente si sono aggiunti i vescovi di San José, Stockton, Orange e San Bernardino mentre sul sito della conferenza episcopale californiana è stato posto un form da compilare e da inviare ai politici per esprimere la propria contrarietà alla legge. Preghiera e azione pubblica dunque, niente di meno. Perché, come ha scritto l’arcivescovo Gomez: «Come cattolici dobbiamo essere profondamente coinvolti in questi dibattiti politici e culturali, perché al centro di queste domande c’è un conflitto sulla verità della persona umana che Dio ha creato e che Gesù Cristo è morto per redimere»

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