Oggi a Washington si svolge la 44a Marcia nazionale per la Vita da quando, nel 1973, con un colpo di mano, la Corte Suprema federale legalizzò l'aborto in tutto il Paese.
Per la prima volta prenderà la parola un rappresentante dei vertici delle istituzioni, il vicepresidente Mike Pence, noto da decenni per il suo impegno a favore delle vita e dei "princìpi non negoziabili".
Si tratta di un gesto di assoluta importanza, unico, nemmeno lontanamente ipotizzabile solo qualche mese fa.
Un giro di boa totale per gli Stati Uniti che così archiviano definitivamente l'era di Barack Obama e si lasciano alle spalle l'incubo evitato di una possibile era Hillary Clinton, due grandi avversari della cultura della vita.
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