«Quando Vincent ha visto i suoi genitori, che gli hanno comunicato la decisione dei medici, Vincent si è messo a piangere: lui sente tutto quello che succede attorno a lui», ha dichiarato David Philippon, fratellastro.
La decisione di questa mattina dei medici avviene contro i genitori, contro la disponibilità di varie case di cura francesi disponibili ad accogliere Lambert, contro il parere di molti altri medici. Ricordiamo che Vincent non è connesso ad un ventilatore (la respirazione è autonoma), né sottoposto a stimolazione cardiaca (il battito è spontaneo), e neppure oggetto di terapie intensive o subintensive che possano configurare una situazione clinica ed etica di “accanimento terapeutico”.
Quando e chi si può arrogare il diritto di decidere che una vita ha o non ha significato?
Ecce homo:
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