Esattamente 800 anni fa, al Capitolo di Pentecoste tenuto a Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola in Assisi, il nostro Ordine si aprì alla dimensione missionaria e universale. In quella occasione fu deciso di mandare frati un po’ in tutto il mondo allora conosciuto, come testimoni di fraternità e di pace. Un gruppo di frati fu mandato “oltremare”, sotto la guida di frate Elia da Cortona a fondare una Provincia francescana, che inizialmente venne chiamata appunto d’Oltremare o di Siria.
Cosa significa in particolare essere i custodi dei luoghi santi? Per rispondere bisogna capire la particolarità dei santuari che si trovano in Terra Santa. Sono tutti santuari legati al mistero dell’incarnazione e della nostra redenzione. Hanno tutti a che fare con la Parola di Dio che in un luogo specifico, in un “hic”, in un “qui”, è stata pronunciata, che in quel luogo si è realizzata, la cui memoria in quel luogo si è sedimentata, è stata coltivata e trasmessa lungo i secoli. I santuari della Terra Santa ci ricordano cioè che la nostra fede si basa su un avvenimento, che ha a che fare con la storia e con la geografia della salvezza.
I santuari di Terra Santa, con la loro concretezza, materialità e fisicità sono un forte antidoto a ogni tentazione di ridurre la nostra fede a una forma di gnosi o di conoscenza puramente intellettuale.
*Custode di Terra Santa
Riceverai direttamente a casa tua il Timone
Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone
© Copyright 2017 – I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l’adattamento totale o parziale.
Realizzazione siti web e Web Marketing: Netycom Srl