Dopo un primo sorso di sherry, il conte appoggiò il bicchiere sul tavolino accanto alla sua sedia e si protese in avanti.
«Non sono qui per motivi di puro intrattenimento sociale», disse, «e neppure per esprimere i miei apprezzamenti per le sue idee. C’è un altro motivo. Esito a farle la mia proposta, dottor Whitfield, perchè la faccenda non è semplice».
«Davvero?», chiese Owen incuriosito. «La prego, non si faccia problemi. Valuterò la sua proposta con attenzione e a mente aperta».
«Ne sono certo. Però prima di esporla mi trovo nella necessità di chiederle un riserbo assoluto».
«Sicuro», disse Owen. «Non ne dubiti».
«Deve rendersi conto che è una proposta che implica un certo grado di pericolo».
Quello che doveva essere un tranquillo anno sabbatico per Owen Whitfield, settantènne, professore di storia e membro del Magdalen College, si trasforma in un’avventura inimmaginata e inimmaginabile, che vede attuarsi l’eterno duello tra il Bene e il Male.
Questo romanzo del grande narratore canadese è una meditazione sul triste declino dell’Occidente.
Michael D. O’Brien, classe 1948, è uno scrittore cattolico canadese. Ha pubblicato numerosi saggi ispirati alla fede in periodici internazionali. È autore di romanzi, tradotti in diverse lingue, trai i quali Il nemico (San Paolo, 2006), Il libraio (San Paolo, 2008), Halcyon (San Paolo, 2013) e L’inviato (Fede&Cultura, 2016).