I democratici emanavano un ottimismo nauseante, dai politologi ai professori, da Hollywood alle pop star, le élite si ergevano ad argine della democrazia liberale, i sondaggi avevano previsto un testa a testa, la stampa era pronta a settimane insonni prima di annunciare il risultato. Ma Donald Trump, quel demagogo velenoso e bigotto, quell’aspirante dittatore, narcisista, razzista, maschilista, incolto e volgare fino all’indecenza, ha ottenuto abbastanza voti per dichiarare la vittoria alle 2:30 del mattino. Delle due l’una: o 75 milioni di americani sono favorevoli a un colpo di Stato o le élite, ancora una volta, non hanno capito niente. Dove erano convinte di vedere un blu oceano hanno avvistato le ombre rosse di un’intera nazione. Un viaggio alla seconda scoperta dell’America.
Costanza Cavalli (Brescia, 1992), giornalista professionista, è collaboratrice del quotidiano “Libero” e del mensile “Il Timone”. È autrice della rubrica “Parlamentari scatenati” e, insieme con Mario Sechi, del podcast “Il disordine delle cose”. Ha pubblicato il romanzo “Fuoco Verde” (Edizioni San Paolo, 2016) sulla vita di Ildegarda di Bingen, santa e dottore della Chiesa.
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