Due minuti di predica, perché don Camillo conosceva le sue pecorelle. Quella sera dopo il vespro passò davanti al bar e abbassò il finestrino del suo Ape car.
«Allora», disse guardando gli arzilli del tresette, Peppone compreso, «l’ho fatta breve?»
«Abbastanza», disse Peppone rispondendo per il gruppo. «Ma si può fare anche più corta».
«La ringrazio, lei però cominci a pensare che nell’aldilà, se le va bene, ci dovrà passare l’eternità con il Signore».
Lorenzo Bertocchi, giornalista, direttore del mensile Il Timone.
Fan guareschiano che non ha resistito alla tentazione di immaginare cosa combinerebbero don Camillo e Peppone ai giorni nostri. Ne son usciti trentacinque racconti brevi, sorsi di «mondo piccolo» da mandare giù alla salute del mondo globale.