«Riteniamo che, oggi più di allora, il contenuto dei messaggi durante le apparizioni siano di una schiacciante attualità. Maria parlò ad Adelaide e al popolo di Dio di unità e santità della famiglia, della misericordia divina e della conversione; della pace nel mondo e nei cuori di ogni persona e della santificazione della sofferenza; della speranza di una guarigione dell'anima e del corpo; della tenerezza di Dio che ci accompagna in ogni momento e non ci lascia mai soli nelle avversità».
Il professor Robert Spaemann, 89 anni, coetaneo e amico di Joseph Ratzinger, è professore emerito di filosofia presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. E uno dei maggiori filosofi e teologi cattolici tedeschi. Vive a Stoccarda. Il suo ultimo libro uscito in Italia è: 'Dio e il mondo. Un'autobiografia in forma di dialogo', edito da Cantagalli nel 2014. Questa che segue è la traduzione dell'intervista sulla «Amoris lætitia» che egli ha dato in esclusiva ad Anian Christoph Wimmer per l'edizione tedesca di Catholic News Agency del 28 aprile...
Anche a Hollywood si puà essere contro l’aborto. L’esempio di 10 star che non hanno paura del mondo
Jack Nicholson, Jim Caviezel, Kelsey Grammer, Kathy Ireland, Martin Sheen, Mel Gibson, Shari Rigby, Patricia Heaton, Phil Robertson, Eduardo Veràstegui Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true" Name="Body Tex
Ne è convinto l'ex direttore della Rivista del Patriarcato di Mosca, Sergei Chapnin. In un recente intervento pubblico il vescovo e rettore del seminario teologico Sretensky ha denunciato che il dialogo con i cattolici all'interno della comunità ortodossa non viene guardato con simpatia e che la maggior parte dei fedeli non vede «alcun vero futuro nell'idea di ecumenismo nella Chiesa».
Dio Onnipotente, a Te devo tutto. Mi hai creato dal nulla e mi hai dato una vita che non avrà mai fine. Mi hai dato la fede e mi hai chiamato a far parte del tuo popolo santo. Hai tenuto il tuo sguardo su di me e mi hai accompagnato lungo il cammino, anche quando mi sembrava di essere solo. E proprio perchè non hai voluto che io fossi solo su questa terra mi hai fatto incontrare la mia/il mio sposa/o.Aiutami Signore a non dimenticare la grandezza di questo dono e a glorificarti ogni giorno amando e onorando mia moglie/mio marito, secondo le promesse che ho recitato il giorno del mio matrimonio, al tuo cospetto.Tu, che hai reso questa unione sacra e indissolubile, dammi la forza di viverla cristianamente, nella fedeltà e nella carità, e la gioia di vederla crescere e fruttificare. Custodisci la mia famiglia. E se sulla via incontrerò delle tentazioni, e se nella mia miseria e nel mio peccato correrò il rischio di violare l'alleanza che tu hai sigillato, di tradire il sommo bene che mi hai affidato, prima che ciò accada ti chiedo con tutto il cuore di chiamarmi a Te.Perchè nella morte ti possa abbracciare per sempre, Padre buono e misericordioso, e non abbia a rovinare con il mio egoismo l'opera del tuo amore.Amen
Controcultura cattolica, la riscossa parte da Singapore nel segno del matrimonio indissolubile
L'arcidiocesi della città-Stato ha organizzato una serie di incontri con a tema i problemi delle famiglie in una società sempre più focalizzata sulla produttività. L'ultimo appuntamento in programma per il 21 maggio. L'organizzatrice: «I cristiani sono chiamati ad essere una controcultura». Su 21mila matrimoni celebrati ogni anno, 7mila finiscono con una separazione.
Presto beati 38 martiri uccisi dal regime comunista in Albania. Papa Francesco da il via libera
Il pontefice ha autorizzato la promulgazione dei relativi decreti per l'arcivescovo di Durazzo, Vincenzo Prennushi, francescano, e per 37 suoi compagni. Sarà santo don Alfonso Maria Fusco, salernitano, fondatore della Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista
Oggi, alla Missione permanente della Santa Sede all’ONU, il convegno «In difesa dei cristiani»
Collaborano a CitizensGo e MasLibres.
In memoria del genocidio, il terrorismo islamista bombarda i quartieri cristiani armeni di Aleppo
Esplosioni anche a Yerevan e nel Karabach. Gli armeni di Aleppo accusano i «terroristi islamici» sostenuti dalla Turchia, che «commemorano» in tal modo l'anniversario del genocidio. Incendi nei quartieri di Suleymaniye ed Ashrafieh. Uccisi 17 armeni, fra cui tre bambini e una donna. Per la prima volta, a Yerevan, scoppia un autobus imbottito di esplosivo.
Sentenza storica in Malaysia: finalmente un musulmano puà convertirsi al cristianesimo
La sentenza di un tribunale civile crea un precedente importante, in un Ppaese dove vige un duplice sistema giuridico, civile e religioso, che spesso ha creato un cortocircuito per la legittima scelta di fede
La natura è il bersaglio prediletto del relativismo contemporaneo. Una scuola dispensa antidoti
Una iniziativa importante, una summer school di formazione filosofica promossa, tra gli altri, da una firma storica de Il Timone.
Agostino: a nessuno puà sfuggire cosa significhi l’assoluta fermezza del vincolo coniugale
«Io penso che in nessun modo esso potrebbe avere una forza così grande se, pur nella condizione umana di debolezza e mortalità, non assumesse il sigillo di un valore più alto: ma questo sigillo, anche quando gli uomini cercano di staccarsene o di scioglierlo, rimane incancellabile fino al loro castigo. Giacchè non si abolisce l'unione nuziale neppure quando interviene il divorzio; di modo che i coniugi sono tra loro tali anche se separati, mentre commettono adulterio con quelli con i quali si uniscono anche dopo il ripudio, sia la donna con un uomo che un uomo con una donna».
Alla vigilia di Pasqua, raccolta di firme contro l’aborto nelle parrocchie ortodosse russe
Alla vigilia della Pasqua ortodossa, il 30 aprile, si terrà in tutte le parrocchie ortodosse in Russia una raccolta di firme per la difesa dell'embrione e per il divieto di aborto. Secondo quanto riporta Interfax, l'iniziativa è appoggiata dal confessore del patriarca di Mosca, lo starec Ilya (Nozdrin) ed è promossa dal movimento «Per la vita», che conta di raccogliere in ogni parrocchia diverse migliaia di firme. Il giorno della vigilia di Pasqua, le chiese saranno piene di fedeli che arrivano per la tradizionale consacrazione di dolci e uova. «Per ora abbiamo raccolto 200mila firme, ma il nostro obiettivo è arrivare a un milione», ha detto lo starec Ilya. L'appello a cancellare l'aborto dalla lista di pratiche coperte dal sistema sanitario pubblico è stato sostenuto più volte dallo stesso patriarca Kirill.La Russia è tra i primi Paesi al mondo per percentuali di aborti. Numerose donne partoriscono e abbandonano il figlio direttamente all'ospedale. Fino a due anni fa, per la Russia si parlava di 'coma demografico', dal 2014 la situazione sembra essere flebilmente migliorata. Lo Stato ha realizzato una serie di provvedimenti che stimolano i genitori ad avere più di un figlio. Tra questi, il programma del «capitale materno» che prevede un sussidio una tantum per la nascita del secondo e dei successivi figli. Nella sua politica per la ripresa demografica, il governo conta molto sull'appoggio della Chiesa ortodossa che gestisce 29 centri di crisi per le donne incinta e le madri single con bambini. L'anno scorso, oltre 5.500 donne hanno ricevuto in questi centri qualche tipo di assistenza.L'Unione sovietica è stato il primo Paese nel 1920 a legalizzare l'aborto, bandito di nuovo da Stalin (dal 1936 fino alla sua morte nel 1954) interessato a incentivare le nascite. Allo stesso scopo, il Partito comunista ha poi elargito riconoscimenti e denaro alle coppie più prolifiche, ma subito dopo il crollo dell'Urss il calo demografico è diventato inarrestabile: dal 1992 al 2008 la popolazione è scesa di oltre 12 milioni di individui fino a circa 143 milioni. Le Nazioni Unite prevedono che per il 2050 la Russia perderà un quinto della sua popolazione, arrivando a 116 milioni. Il fenomeno è dovuto a una dieta alimentare povera che provoca problemi di cuore, all'alto tasso di alcolismo tra gli uomini, alla diffusione dell'Hiv/Aids e all'elevato numero di morti violente.
Come il comunismo progettava di distruggere la Chiesa in Europa e in Unione Sovietica
A un convegno dei partiti comunisti tenutosi in Polonia nel 1947 il russo Andriej A½danov presentò un piano di eliminazione per tutti i Paesi del blocco sovietico
L’altro 25 aprile di Aldo Gastaldi, l’eroe cattolico che «rubà» la Resistenza ai comunisti
Un libro da non perdere: 'I giusti del 25 aprile' (Ares) di Luciano Garibaldi
24 aprile 1915: il martirio dei cristiani armeni, la memoria, la preghiera
La notte tra il 23 e il 24 aprile segna il 101° anniversario dell'olocausto di 1 milione e 400mila cristiani armeni, compiuto tra 1915 e 1923 dalla follia nazionalista dei Giovani Turchi. Decine di Paesi e il Parlamento Europeo hanno riconosciuto la realtà tragica del genocidio armeno, la Turchia smania da tempo per entrare in Europa, ma nella Turchia di Recep Tayyip ErdoAYan ancora oggi si rischiano fino tre anni di carcere se solo si nomina in pubblico l'esistenza del genocidio degli armeni.
Onore a padre Soletta, andato ad insegnare ai giapponesi che il vero samurai è il cristiano
Il 4 aprile scorso è morto all'età di 86 anni il padre Luigi Soletta (1929-2016), missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere in Giappone per quasi 40 anni. Dopo il Concilio Vaticano II, assieme ad altri due missionari del Pime, riceve l'incarico di approfondire il dialogo col mondo buddista, alla ricerca dei «semina Verbi» (semi del Verbo), che lo Spirito Santo ha diffuso nelle culture e religioni dei popoli, per prepararli all'incontro col Verbo di Dio, Gesù Cristo. Padre Luigi aveva tutte le qualità di mente e di cuore per questo impegno e lo vive con grande passione e dedizione. Studia, insegna e pratica lo Zen, traduce una dozzina di importanti opere classiche della letteratura giapponese, ad esempio «Il Codice segreto del Samurai» (Hagakure), un testo sacro del 1600 che raccoglie l'antica saggezza del Samurai, scritto in giapponese antico, molto difficile. Soletta lo traduce in giapponese moderno e nel 1993 lo stampa in Italia con l'editrice Ave. Una favorevole recensione di mons. Gianfranco Ravasi su «Il Sole 24 Ore» presenta e raccomanda il volume, per capire in profondità la mentalità dei giapponesi. L'ultima delle edizioni, tre anni fa, è con la Einaudi.«Il Codice segreto del Samurai» era già conosciuto, ma con la traduzione in giapponese moderno «è diventato nel Sol Levante il libro più celebre e controverso di ogni epoca», secondo il parere di esperti. Per un motivo politico. All'inizio della Seconda guerra mondiale venne adottato dal nazionalismo trionfante come ispirazione e guida ai giovani giapponesi, per dare la loro vita come «kamikaze» a servizio della Patria. Di qui il dibattito che il volume ha suscitato nel nostro tempo su un tema molto sentito, il riarmo e il nazionalismo militarista.In realtà, «Il Codice segreto del Samurai» è una raccolta di aforismi che rivelano i valori di riferimento del Samurai, le virtù umane della tradizione giapponese: l'amore alla Patria, l'ideale del servizio e dell'obbedienza (nel caso del Samurai al suo signore, il «Daimio»), l'amore disinteressato per il prossimo, il dominio delle passioni, il mettersi in gioco per una causa nobile, lo spirito di umiltà e povertà, l'amore per la natura nella quale si rivela la divinità che ha creato l'universo, ecc. Una curiosità: il famosissimo romanzo di Susanna Tamaro «Va' dove ti porta il cuore» prende il titolo proprio da un brano dell'Hagakure, come la stessa autrice rivelò in occasione di un suo viaggio in Giappone anni fa.Padre Soletta ha sofferto molto perchè le sue «perle di saggezza orientale», che lui leggeva come «semi del Verbo» nella cultura giapponese, una specie di «fioretti» francescani, sono state e sono ancora usate per la propaganda dell'ideologia nazionalista e militarista. Quand'era già tornato in Italia, pubblica «Il sole splende a mezzanotte» (Emi, 2009), la sua autobiografia dopo 40 anni di studi del buddismo e dialogo interreligioso, dalla quale emerge un sacerdote di profonda spiritualità evangelica e un missionario aperto a tutti i valori umani e religiosi dei giapponesi. Il titolo del libro è di un monaco zen e simboleggia l'illuminazione che padre Luigi ha raggiunto, dopo un lungo cammino di ascesi e di meditazione, grazie alla quale è possibile sognare un sole che splende a mezzanotte. In un'intervista a «Mondo e Missione», lamenta che il volume è criticato da chi, «vedendo la copertina e sfogliando distrattamente il libro, pensa che sia dedicato allo zen. Certo, io mi sono appassionato al Giappone e alla sua cultura. Ma a me stanno a cuore soprattutto Cristo e il Vangelo, che io ho cercato di annunciare al popolo giapponese e tra l'altro cerco di mostrare la sintonia profonda tra alcuni aspetti della spiritualità zen e quella cristiana».Nel nostro mondo secolarizzato e materialista questa passione per la cultura e religiosità giapponese in un missionario può apparire eccentrica o superflua, ma i missionari sono spesso profeti che preparano i ponti per un incontro fra popoli e culture, per giungere ad un umanesimo con valori comunemente accettati, che per noi cristiani hanno come fondamento la persona di Gesù Cristo e il suo Vangelo. Nelle altre culture e religioni esistono già i «germi del Verbo», i valori con i quali è possibile incontrarci, per giungere ad un umanesimo condiviso.Nell'autunno 1986 ho visitato il Giappone per la seconda volta e ho incontrato padre Soletta nella casa del Pime a Tokyo. Una sera abbiamo parlato a lungo e gli ho manifestato la mia ammirazione per la passione e la tenacia con cui perseguiva il suo sogno, di trovare nella cultura e religiosità naturale del Giappone «i germi del Verbo» che permetteranno a quel popolo di incontrare facilmente Gesù Cristo. Poi gli ho chiesto: «Ma quali sono gli ostacoli a questo incontro?». E lui mi dice: Vieni a trovarmi e te lo farò vedere in concreto».Padre Soletta era cappellano di un convento di suore a Kamakura, con una piccola chiesetta vicino al grande tempio della dea buddista Kannon (la dea della misericordia), il «tempio dei bambini non nati». Sulla collina attorno al tempio, nei vialetti del bosco ci sono centinaia di statuette del Budda, simbolo del loro bambino. Le donne che hanno abortito lo offrono al tempio, vestendolo come avrebbero voluto vestire il bambino, a volte con un giocattolo in mano o vicino. Ho visto giovani coppie portare queste statuette, sistemarle nel tempio o nei dintorni, chiedono perdono, bruciano incenso, fanno prostrazioni. Usanza commovente che non è solo un rito, ma l'espressione di un'esigenza di perdono, che purtroppo non ha risposta. «L'aborto, dice p. Luigi, è sentito come una colpa grave e i non cristiani, che non conoscono il Dio della misericordia e del perdono, a volte sono oppressi da un forte senso di colpa. Pensano che i bambini non nati non hanno pace, vagano per la città e i campi in attesa di reincarnarsi in un'altra vita. I genitori non riescono a dar loro pace. A volte vengono da me mamme e papà non cristiani, mi dicono che hanno fatto un aborto e mi chiedono se è vero che il Dio dei cristiani perdona questa colpa. Dopo tanti anni di Giappone, credo che in Oriente le malattie nervose sono più comuni che in Occidente proprio a causa di questa visione pessimistica di Dio, che non conoscono e pensano che non perdona. Forse è vero che la difficoltà maggiore per i giapponesi di convertirsi a Cristo è il dovere di perdonare le offese ricevute, perchè nella loro tradizione la vendetta è un atto sacro e si tramanda di padre in figlio! Alle coppie che hanno abortito e vengono da me, dico loro che il Dio dei cristiani perdona e spiego come e perchè. Poi dò loro una benedizione solenne e li mando in pace».(Padre Soletta è sepolto nel cimitero del suo paese natale, Florinas in provincia di Sassari).
Laura Vicuà±a, la beata che offra la vita perchè la madre troncasse una unione «irregolare»
Laura del Carmen Vicuña, questo il suo nome completo, nacque nella capitale cilena, Santiago, il 5 aprile 1891, primogenita di Josè Domingo e di Mercedes Pino. La città era attraversata da tensioni politiche e militari ed a causa di ciò fu necessario atendere quasi due mesi per procedere alla celebrazione del suo battesimo, che ebbe luogo il 24 maggio successivo. Tra gli antenati di Laura figuravano parecchi personaggi illustri e per tal motivo la rivoluzione imperante si scagliò anche sulla famiglia di Laura. Il padre fu forzatamente costretto all'esilio e dovette trasferirsi verso sud, alla frontiera con l'Argentina sulle Ande. L'intera famiglia traslocò dunque a Temuco. La famiglia si ritrovò repentinamente in una triste situazione di precarietà a seguito della morte del padre avvenuta nel 1893. Alcuni mesi dopo, l'anno successivo, nacque una seconda bambina, Giulia Amanda. La madre si ritrovò così sola con due figlie a dover vincere la fame e la disperazione [...]
Senza Dio tutta la bellezza del mondo è solamente «quintessenza di polvere». Parola di Shakespeare
C'è un forte parallelismo tra un monologo dell'Amleto di Shakespeare e il salmo 8, con una differenza sostanziale: Amleto ignora Dio, il salmista lo loda.
Coppia cristiana sepolta viva in Cina dai demolitori di una chiesa. Lei è morta soffocata
«Seppelliteli vivi con le ruspe. Mi prendo io la responsabilità», ha ordinato un uomo
E Gesù rimproverà Pietro: mi sei di scandalo, perchè non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini
...nel brano evangelico di Matteo (16,21-27) si narra del rimprovero che l'apostolo Pietro fece a Gesù, a causa della sua decisione di voler «andare a Gerusalemme e lì soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso per poi risorgere il terzo giorno». «Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Nello stesso tempo l'Evangelista descrive la reazione di Gesù nei confronti di Pietro e di quanti nel corso dei secoli si comportano in egual maniera, cercando di deviare e mistificare le scelte per gli uomini. «Pietro, va' dietro a me»; cammina dietro di me. Non sei tu che devi indicarmi la strada che devo percorrere per realizzare la volontà del Padre mio. Cerca piuttosto tu di metterti in sintonia con i pensieri di Dio che non sempre corrispondono a quelli degli uomini. A questo punto è lecito chiedersi: i cristiani hanno sempre tenuto in considerazione questo rimprovero di Gesù a Pietro, cioè di seguire i suoi passi e non di ostacolare il percorso previsto da Dio? Di osservare i suoi insegnamenti e non di stravolgerli per accondiscendere alle mode del tempo?
Torna l’anniversario del genocidio dei cristiani armeni. A che punto siamo con la Turchia?
I il 24 aprile, gli Armeni in tutto il mondo commemorano l'inizio del Genocidio degli Armeni a Costantinopoli, un massacro organizzato dall'allora governo turco (il Trumvirato) e che ancora oggi il governo di Ankara si ostina a negare con un'attiva propaganda negazionista. Il legame fra Genocidio Armeno e Shoah, e la rivolta nel ghetto di Varsavia.
Una «fabbrica di bimbi» in India. Con la pratica dell’«utero in affitto» il mondo farà questa fine
I neonati venivano venduti a coppie sterili per 1.500 dollari. Le ragazze che volevano portare a termine gravidanze indesiderate venivano convinte a dare il bambino in adozione. Ma poi i medici lo rivendevano in maniera illegale. I neonati erano il frutto di relazioni extraconiugali o violenze, di cui l'India è tra i Paesi con il tasso più elevato al mondo.
Quando Atanasio si ritrovà solo in «un mondo ariano». E vinse con la forza della fede e della verità
L'epoca in cui visse sant'Atanasio fu di grande crisi della ortodossia, cioè della dottrina autentica. Siamo intorno al 360. In quel periodo (così come oggi) la verità cattolica rischiava di scomparire. Celebre è la frase di san Girolamo che descriveva quei tempi: «E il mondo, sgomento, si ritrovò ariano».In tale contesto, sant'Atanasio non si piegò. Egli era un giovane vescovo di Alessandria d'Egitto. Rimase talmente solo a difendere la purezza della dottrina che per quasi mezzo secolo la sopravvivenza della Fede autentica in Gesù Cristo si trasformò in una diatriba tra chi era per e chi non per Atanasio.Qualche cenno biografico. Egli nacque ad Alessandria nel 295. Nel 325 presenziò al celebre Concilio di Nicea, in qualità di diacono di Alessandro ch'era vescovo di Alessandria. Concilio famoso quello di Nicea perchè fu lì che venne solennemente proclamata la Fede nella divinità di Cristo in quanto consustanziale al Padre. Fu lì che fu stabilita la definizione per intendere l'uguaglianza del Figlio con il Padre: homoousius, che vuol dire «della stessa sostanza». Attenzione a questa definizione (homoousius) perchè questa sarà la sostanza del contendere.Torniamo alla vita di sant'Atanasio. Il 17 aprile del 328 morì il vescovo Alessandro e il popolo di Alessandria d'Egitto chiese a gran voce Atanasio come vescovo. Fu vescovo per ben 46 anni, ma furono 46 anni durissimi, 46 anni di lotta contro l'eresia ariana e contro gli ariani. Questi ovviamente rifiutavano proprio ciò che il Concilio di Nicea aveva detto di Gesù, il termine homoousius, che, come ho già ricordato, vuol dire: della stessa sostanza del Padre.Il comportamento degli ariani di quel tempo è indicativo per capire quanto le vicende che toccarono a sant'Atanasio siano straordinariamente attuali. Sant'Ilario di Poitiers (315-367) racconta che gli ariani ebbero sempre la scaltrezza di rifiutare ogni scontro dogmatico in merito alla questione della natura di Gesù perchè sapevano che le loro tesi non potevano essere fondate sulla Tradizione nè sul magistero definito. Si limitavano a fare ciò che solitamente fa chi non sa controbattere in una discussione: invece di rispondere sugli argomenti, calunnia. La discussione dottrinale veniva spesso trasformata in conflitto su questioni personali. Il povero sant'Atanasio fu accusato delle più grandi nefandezze: di aver imbrogliato, di aver violentato una donna, di aver ucciso, di minare all'unicità della Chiesa. Una tecnica che non passa mai di moda. D'altronde il demonio è sempre lo stesso e ha sempre la stessa monotona fantasia.Gli ariani però non si limitarono a questo. Operarono anche con grande astuzia. Prima di tutto cercarono di occupare quante più sedi episcopali e poi lanciarono quello che successivamente è stato definito come semiarianesimo. Altra tecnica tipica delle eresie: una volta condannate, riemergono proponendo un compromesso tra la verità e l'errore. Gli ariani propagandarono la necessità di sostituire il termine stabilito dal Concilio di Nicea, homoousion, con il termine homoiousion. Differenza di una sola lettera, minimale, ma che cambiava tutto. Infatti, il primo termine (homoousion) significa «della stessa sostanza», il secondo termine (homoiousion) significa «simile in essenza». Traducendo si capisce quanto la differenza non sia di poco conto.Mentre molti vescovi si lasciarono convincere da questo compromesso terminologico, che era cedimento sulla Dottrina, sant'Atanasio tenne fermo, resistette come un leone. Subì l'esilio per almeno cinque volte, ma non cedette. E - come si suol dire - non era tipo che la mandasse a dire nè che parlasse alle spalle. Si sentiva il dovere di difendere le anime per cui non lesinò un linguaggio polemico per mostrare a tutti quanto fossero in errore e quanto fossero pericolosi i semiariani, che invece agli occhi di molti sembravano innocui.Se la prendeva anche con chi voleva accettare il compromesso dottrinale. Sentite cosa diceva a riguardo: «Volete essere figli della luce, ma non rinunciate ad essere figli del mondo. Dovreste credere alla penitenza, ma voi credete alla felicità dei tempi nuovi. Dovreste parlare della Grazia, ma voi preferite parlare del progresso umano. Dovreste annunciare Dio, ma preferite predicare l'uomo e l'umanità. Portare il nome di Cristo, ma sarebbe più giusto se portaste il nome di Pilato. Siete la grande corruzione, perchè state nel mezzo. Volete stare nel mezzo tra la luce e il mondo. Siete maestri del compromesso e marciate col mondo. Io vi dico: fareste meglio ad andarvene col mondo ed abbandonare il Maestro, il cui regno non è di questo mondo».Nel 335 a Tiro, in Palestina, fu convocato un sinodo per dirimere la controversia e dunque per decidere quale atteggiamento avere nei confronti di ciò che affermava sant'Atanasio. Il concilio definì il Vescovo di Alessandria con questi termini: «arrogante», «superbo» e «uomo che vuole la discordia». Il papa Giulio I (?-352) cercò di difenderlo, ma poi di lì a non molto morì e il povero sant'Atanasio fu nuovamente attaccato.Intanto anche il potere politico si accaniva contro di lui: l'imperatore Costanzo l'odiava. Fu convocato un concilio ad Arles e qui si costrinsero i vescovi a sottoscrivere una condanna di sant'Atanasio. Chi si opponeva difendendolo veniva mandato in esilio, fu il caso di Paolino di Treviri. Stessa sorte toccò anche al papa legittimo Liberio (?-366), che venne sostituito da un antipapa, Felice.Fu allora che accadde ciò che viene ricordato come «caduta» di un Papa. Liberio, per ottenere il potere e tornare a Roma come papa legittimo, decise anch'egli di accettare l'ambigua definizione semiariana, eppure fino ad allora si era distinto per una convinta definizione dell'homoousius del Concilio di Nicea. Altri concili segnarono il trionfo dell'eresia: quelli non ecumenici di Rimini e di Seleucia, siamo nel 359. Ma era prevedibile che per come era stato trattato sant'Atanasio e soprattutto per come era stata rinnegata la vera Fede il castigo fosse alle porte. All'imperatore Costanzo, morto nel 360, successe Giuliano detto «l'apostata» (330-363), che arrivò a ripudiare il battesimo cercando di restaurare il paganesimo.Non passò molto tempo e il nuovo imperatore Valente, così come il nuovo papa Damaso, capirono che sant'Atanasio aveva ragione e lo riabilitarono. L'intrepido difensore della fede cattolica morì il 2 maggio del 373.Ancora due cose vanno messe in rilievo. La prima: ai tempi di sant'Atanasio a difendere la fede ci fu solo lui e una piccola comunità, i vescovi dell'Egitto e della Libia. Solo loro seppero mantenere accesa la luce della fede.La seconda: è significativo che colui che combattè da solo contro l'eresia ariana, non fu mai un teologo. La sua grande sapienza teologica, più che dagli studi, gli venne dall'incontro con i suoi maestri cristiani che testimoniarono il martirio durante le persecuzioni di Diocleziano; e soprattutto dall'incontro con il grande sant'Antonio.Ario, invece, raccoglieva grande consenso per la sua grande preparazione biblica e teologica. Era insomma come tanti teologi che oggi vanno per la maggiore nei dibattiti, nelle prime pagine dei quotidiani e nei talk-show televisivi. Atanasio però sapeva quanto qui stesse l'insidia del demonio. Nella sua celebre Vita di Antonio egli riporta un insegnamento del suo grande maestro: «[...] i demoni sono astuti e pronti a ricorrere ad ogni inganno e ad assumere altre sembianze. Spesso fingono di cantare i salmi senza farsi vedere e citano le parole della Scrittura. [...]. A volte assumono sembianze di monaci, fingono di parlare come uomini di fede per trarci in inganno mediante un aspetto simile al nostro e poi trascinano dove vogliono le vittime dei loro inganni».
Sesso a scuola, libro shock per bambini di 10 anni. Immagini esplicite, linguaggio da caserma
«Ho voglia di fare l'amore con la tua merenda», si legge nella vignetta che accompagna la spiegazione dell'omosessualità. Come a dire: come va va, basta provare piacere
Vocazioni sacerdotali in calo in tutto il mondo. Va male anche dove andava meglio
I dati dell'Annuarium Statisticum: dopo il massimo storico toccato nel 2011 i seminaristi stanno diminuendo anche a livello globale. Dopo anni di forte crescita frena l'Asia, ma il calo si vede soprattutto in Sudamerica
Tessuto cardiaco in un’ostia. Il vescovo di Legnica, in Polonia, riconosce il miracolo
Nel 2013 in Polonia è stato dimostrato che un'ostia che sanguinava era proprio questo, come ha annunciato il 17 aprile il vescovo Zbigniew Kiernikowski, della diocesi di Legnica:«Il 25 dicembre 2013, durante la distribuzione della Santa Comunione, un'ostia consacrata è caduta a terra, e poi è stata raccolta e deposta in un recipiente pieno di acqua (vasculum). Poco dopo sono apparse delle macchie di colore rosso. Il vescovo emerito di Legnica, Stefan Cichy, ha istituito una commissione per studiare il fenomeno. Nel febbraio 2014 un piccolo frammento rosso dell'ostia è stato separato e posto in un corporale. La commissione ha ordinato l'estrazione di alcuni campioni per sottoporli ad analisi rigorose da parte di importanti istituti di ricerca.Nell'annuncio finale del Dipartimento di Medicina Forense si legge quanto segue: «Nell'immagine istopatologica si è scoperto che i frammenti di tessuto contengono parti frammentate di muscolo striato trasversale. (…) L'insieme (…) assomiglia molto al muscolo cardiaco, con le alterazioni che appaiono di frequente durante l'agonia. Gli studi genetici indicano l'origine umana del tessuto».Nel gennaio di quest'anno ho presentato la questione alla Congregazione per la Dottrina della Fede in Vaticano. Oggi, seguendo le indicazioni della Santa Sede, ho ordinato al vicario parrocchiale Andrzej Ziombro di preparare un luogo adeguato per l'esposizione della reliquia, di modo che i fedeli possano esprimere la propria adorazione in maniera appropriata».
Il sale di Cristo brucia, ma guarisce. La prostituta che scelse le lacrime e non il sacrilegio
Gentile Magister, sono giornalista da 40 anni, ma da tre anni sono anche sacerdote. Ho amici il padre gesuita Horacio Bojorge e Josè Quarracino, eccellente suo traduttore e filosofo di vaglia. Il testo che le offro è un ricordo commovente dei miei anni di seminarista e sarà un capitolo del mio prossimo libro: 'Annoiarsi… ed essere santi'. Credo che sia opportuno diffonderlo in questi tempi di confusione su matrimonio e famiglia, su grazia e peccato. Con profonda gioia la benedico. Padre Christian ViñaCambaceres, Ensenada (Buenos Aires)
Lo Stato che uccide il principio di sussidiarietà , perno della Dottrina sociale della Chiesa
Per un'apologia dei corpi intemedi
Il Nagorno Karabakh è di nuovo in fiamme. Reggerà la tregua? Difficile che i guerrieri azeri rientrati dalla Siria rinuncino a fare il loro turpe mestiere
Il culto «pastafariano». Di per sè viene da ridere, ma a pensarci bene c’è solo da piangere
Il suo nome è Chiesa del mostro degli spaghetti volanti, è riconosciuta in Nuiova Zelanda come organizzazione religiosa e, fondata nel 2005, si basa sul culto dei pirati. Sostiene che l'universo sia stato creato da un mostro di spaghetti volanti, che in paradiso ci sia un vulcano che erutta birra buona, mentre nell'inferno la birra è svaporata. Uno scherzo, ovvio: ma nato per sbeffeggiare chi crede nella Creazione cristiana.
Il socialista Bernie Sanders invitato in Vaticano non disdegna fantasie porno, aborto e cose cosa
Qualche nota per ricordare chi è, oltre ciò che ne raccontano i media, il senatore del Vermont in corsa per la Casa Bianca nelle fila del Partito Democratico.
San Basilio: «La Scrittura afferma che dobbiamo incamminarci davanti a Dio senza deviazioni, nè a sinistra nè a destra. Perchè qualcuno possa camminare diritto ha bisogno di due mura». Ma non di mattoni, nè di pietra, cemento o legno. Due mura spirituali! «Alla tua destra il timore di Dio, e alla sinistra il timore della morte». La Sacra Scrittura dice che con il timore di Dio ogni uomo può cacciare il male! Colui che ha il timore di Dio alla sua destra e il timore della morte alla sua sinistra, s'incammina diritto davanti a Dio! [Invece] Stiamo dormendo tutto il tempo immersi nel peccato!
Amoris laetitia e l’invito alla Chiesa a fare una «salutare autocritica». Un barnabita ci prova
Mi è stato sollecitato un intervento sull'esortazione apostolica Amoris laetitia. I lettori che mi seguono ab initio sanno che non mi piace molto commentare i documenti pontifici. Scrissi in altra occasione: «Le sentenze non si discutono, si applicano». In questa circostanza, pertanto, anzichè entrare nel merito dell'esortazione, preferirei soffermarmi principalmente su alcuni aspetti procedurali, anche se sarà inevitabile fare dei riferimenti ai contenuti.Il documento ci invita a essere umili e realisti e a fare una «salutare autocritica» (n. 36): credo che tale atteggiamento non debba essere rivolto solo verso la Chiesa del passato e la sua prassi pastorale, ma, per essere autentico, debba estendersi a 360° e quindi anche alla Chiesa odierna. Vorrei pertanto fare alcune domande, non con spirito polemico, ma come semplice invito alla riflessione...
Per giustificare simili posizioni, alcuni hanno proposto una sorta di duplice statuto della verità morale. Oltre al livello dottrinale e astratto, occorrerebbe riconoscere l'originalità di una certa considerazione esistenziale più concreta. Questa, tenendo conto delle circostanze e della situazione, potrebbe legittimamente fondare delle eccezioni alla regola generale e permettere così di compiere praticamente, con buona coscienza, ciò che è qualificato come intrinsecamente cattivo dalla legge morale. In tal modo si instaura in alcuni casi una separazione, o anche un'opposizione, tra la dottrina del precetto valido in generale e la norma della singola coscienza, che deciderebbe di fatto, in ultima istanza, del bene e del male. Su questa base si pretende di fondare la legittimità di soluzioni cosiddette «pastorali» contrarie agli insegnamenti del Magistero e di giustificare un'ermeneutica «creatrice», secondo la quale la coscienza morale non sarebbe affatto obbligata, in tutti i casi, da un precetto negativo particolare.Non vi è chi non colga che con queste impostazioni si trova messa in questione l'identità stessa della coscienza morale di fronte alla libertà dell'uomo e alla legge di Dio. Solo la chiarificazione precedentemente fatta sul rapporto tra libertà e legge fondato sulla verità rende possibile il discernimento circa questa interpretazione «creativa» della coscienza.
Il DDL sull’omosessualità e la sua deriva più inquietante. Potrebbe aprire all’eutanasia
«Ciascun convivente di fatto può designare l'altro quale suo rappresentante (…) in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e di volere, per le decisioni in materia di salute». Così il comma 40 dell'articolo unico del disegno di legge sulle unioni civili. Pericoloso come il fuoco
Cristianofobia made in Indonesia: la prima donna cristiana, 60enne, frustata nel nome della shari’ a
28 vergate: due in meno rispetto alla pena prevista avendo già scontato 47 giorni di carcere. Il «grave» reato punito con la frusta, secondo la dura legge del Corano, è la «vendita illegale di alcolici».
San Francesco torna tra i musulmani: cinque giovani e intrepidi cappuccini ordinati in Pakistan
La Chiesa in Pakistan ha accolto il dono di cinque nuovi frati francescani Cappuccini ordinati sacerdoti: come riferito a Fides dal Provinciale del Pakistan, p. Francis Nadeem, l'ordinazione si è tenuta l'8 aprile nella Cattedrale del Sacro Cuore a Lahore, durante la Messa presieduta dall'Arcivescovo, Sua Ecc. Mons. Sebastian Shaw. I cinque frati sono: fra Lazar Aslam, fra Adnan Kashif, fra Azam Siddique, fra Almas Yousaf e fra Adeel Mazhar.L'Arcivescovo così si è rivolto ai nuovi sacerdoti: «Abbiamo l'esempio di san Francesco d'Assisi» che, da commerciante che era, «si è preso cura dei lebbrosi, le vittime più ripugnanti». «San Francesco non ha chiesto niente a Dio. Ha sempre pregato: Signore, che cosa vuoi che io faccia. Chiedo a tutti voi di pregare come San Francesco. Ascoltate la Parola di Dio, che vi darà sempre ciò che è giusto per la vostra vita». Ha poi chiesto loro di essere, più che «studiosi o predicatori», degli «autentici testimoni del Vangelo», quelli di cui il mondo e la Chiesa hanno bisogno. L'Arcivescovo ha fatto riferimento in particolare al Giubileo della Misericordia e ha ricordato loro di essere «dispensatori della misericordia e della tenerezza di Dio». «Se restiamo nelle mani di Dio, allora i nostri cuori saranno oasi di misericordia, di perdono e umiltà» ha concluso. Lahore è la più grande arcidiocesi cattolica in Pakistan, divisa in 27 parrocchie.
«Se anche un angelo vi annunciasse un Vangelo diverso da quello che vi è stato dato, sia anatema»
«Mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro Vangelo. Però non ce n'è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il Vangelo di Cristo. Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema! L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo!»
L’abortista Camille Paglia contro l’ipocrisia di chi nasconde la verità tragica dell’aborto
I Democratici americani edulcorano a fini politici una piaga terribile. Una di loro che però canta fuori dal coro li smaschera
Il Patriarcato di Mosca ricostruirà assieme ai cattolici le chiese distrutte dall’islamismo in Siria
Annunciato un primo progetto congiunto, dopo l'incontro storico a L'Avana fra Kirill e Francesco: i due hanno discusso proprio il destino dei cristiani perseguitati in Medio Oriente. Una delegazione mista ha già compiuto una visita in Siria e Libano, dove ha avuto colloqui anche con i leader religiosi locali.
Pio XII: chi accusa la Chiesa e la sua morale di durezza e rigidità , accusa in realtà Gesù Cristo
La «morale nuova» afferma che la Chiesa, anzi che fomentare la legge della umana libertà e dell'amore, e d'insistervi quale degna dinamica della vita morale, fa invece leva, quasi esclusivamente e con eccessiva rigidità, sulla fermezza e la intransigenza delle leggi morali cristiane, ricorrendo spesso a quei «siete obbligati», «non è lecito», che hanno troppo sapore di un'avvilente pedanteria.Ora invece la Chiesa vuole — e lo mette in luce espressamente quando si tratta di formare le coscienze — che il cristiano venga introdotto nelle infinite ricchezze della fede e della grazia, in modo persuasivo, così da sentirsi inclinato a penetrarle profondamente.La Chiesa però non può ritrarsi dall'ammonire i fedeli che queste ricchezze non possono essere acquistate e conservate se non a prezzo di precisi obblighi morali. Una diversa condotta finirebbe col far dimenticare un principio dominante, sul quale ha sempre insistito Gesù, suo Signore e Maestro. Egli infatti ha insegnato che per entrare nel regno dei cieli non basta dire «Signore, Signore», ma deve farsi la volontà del Padre celeste. Egli ha parlato della «porta stretta» e della «angusta via» che conduce alla vita, ed ha aggiunto: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perchè molti, vi dico, cercheranno di entrare e non vi riusciranno». Egli ha posto come pietra di paragone e segno distintivo dell'amore verso Se stesso, Cristo, l'osservanza dei comandamenti. Similmente al giovane ricco, che lo interroga, Egli dice: «Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti » e alla nuova domanda «Quali?» risponde: «Non uccidere! non commettere adulterio! non rubare! non fare testimonianza falsa! onora il padre e la madre! e ama il prossimo tuo come te stesso!». Egli ha messo come condizione a chi vuole imitarlo, di rinunziare a se stesso e di prendere ogni giorno la sua croce. Egli esige che l'uomo sia pronto a lasciare per Lui e per la sua causa quanto ha di più caro, come il padre, la madre, i propri figli, e fin l'ultimo bene, la propria vita. Poichè Egli soggiunge: «A voi dico, amici miei: non temete quei che uccidono il corpo, e dopo tanto non possono fare di più. Vi mostrerò io chi dovete temere: temete Colui, che, dopo tolta la vita, ha il potere di mandare all'inferno».Così parlava Gesù Cristo, il divino Pedagogo, che sa certamente, meglio degli uomini, penetrare nelle anime e attrarle al suo amore con le infinite perfezioni del suo Cuore, «bonitate et amore plenum».E l'Apostolo delle genti San Paolo ha forse predicato altrimenti? Col suo veemente accento di persuasione, svelando l'arcano fascino del mondo soprannaturale, egli ha dispiegato la grandezza e lo splendore della fede cristiana, le ricchezze, la potenza, la benedizione, la felicità in essa racchiuse, offrendole alle anime come degno oggetto della libertà del cristiano e meta irresistibile di puri slanci d'amore. Ma non è men vero che sono altrettanto suoi gli ammonimenti come questo: «Operate con timore e tremore la vostra salute», e che dalla medesima sua penna sono scaturiti alti precetti morali, destinati a tutti i fedeli, siano essi di comune intelligenza, ovvero anime di elevata sensibilità. Prendendo dunque come stretta norma le parole di Cristo e dell'Apostolo, non si dovrebbe forse dire che la Chiesa di oggi è inclinata piuttosto alla condiscendenza che alla severità? Di guisa che l'accusa di durezza opprimente, dalla «nuova morale » mossa contro la Chiesa, in realtà va a colpire in primo luogo la stessa adorabile Persona di Cristo. [...]
Non scordiamo Eluana Englaro, uccisa per sdognare l’eutanasia come «diritto a morire»
Il caso è stato pensato e organizzato sul modello di altri casi eutanasici. Lo ha scritto Murizio Mori, in un libro pubblicato qualche mese prima della morte di Eluana. Nel libro si racconta dell'incontro, nel 1995, tra gli Englaro e Carlo Alberto Defanti, primario neurologo all'ospedale di Bergamo e presidente della Consulta di bioetica, laicissima associazione culturale tra i cui obiettivi c'è anche, appunto, l'eutanasia.
Il 29 aprile la Fontana di Trevi si tinge del sangue dei martiri cristiani. Tu dove sarai?
Un simbolo, espressione di un grido di aiuto che attende, giorno dopo giorno, una risposta concreta
Dalle 16 tesi cristologiche di Gustave Martelet SJ, approvate dalla Commissione teologica internazionale nel 1977:«Senza misconoscere le circostanze attenuanti e talvolta anche la qualità di un matrimonio civile successivo al divorzio, l'accesso dei divorziati risposati all'eucaristia risulta incompatibile con il mistero di cui la chiesa è servitrice e testimone. Accogliendo i divorziati risposati all'eucaristia, la chiesa lascerebbe credere a tali coniugi che essi possono, sul piano dei segni, comunicare con colui del quale essi rifiutano il mistero coniugale sul piano della realtà.Fare una cosa del genere, significherebbe inoltre che la chiesa si dichiara d'accordo con battezzati, al momento in cui essi entrano o restano in una contraddizione obiettiva ed evidente con la vita, il pensiero e lo stesso essere del Signore come sposo della chiesa. Se essa potesse comunicare il sacramento dell'unità a quelli e a quelle che, su un punto essenziale del mistero di Cristo, hanno rotto con lui, essa non sarebbe più segno e testimone del Cristo, ma suo contro-segno e suo contro-testimone. Non di meno, però, tale rifiuto non giustifica assolutamente una qualche procedura infamante che sarebbe in contraddizione, a sua volta, con la misericordia di Cristo verso noi peccatori».
I 21 cristiani «dhimmi» di Al-Qaryatayn, trucidati dall’ISIS per non avere abiurato la vera fede
La strage è avvenuta nella città liberata 10 giorni fa dopo un anno di terrore islamista
La sentenza giunge dopo un ricorso presentato dalla CGIL
Il card. Gerhard Müller: non c’è motivo che un cattolico celebri la Riforma protestante
Parole fondamentali in vista del quinto centenario dell'anno venturo
Non poteva che far discutere lo spettacolo di Beppe Grillo, che sabato a Torino si è concluso con quella che non si può definire se non una 'comunione blasfema', durante la quale il comico ha distribuito ai dirigenti locali del Movimento 5 Stelle il corpo di un grillo essicato. 'Questo è il mio corpo', ha detto ironicamente mentre metteva il cadavere dell'insetto in bocca ai grillini
Una riflessione su un capolavoro nel capolavoro: la leggenda del Grande Inquisitore che Ivan racconta al fratello Alësa nell'opera di Dostoevskij «I fratelli Karamazov». La scena: Gesù Cristo torna sulla terra (per la precisione a Siviglia nel XVI secolo), vi compie miracoli e subito viene acclamato dalle folle come Salvatore, ma prima che la gente lo riconosca come il Cristo, viene arrestato dall'Inquisizione. Nella cella di reclusione, mentre scende a notte, riceve la visita del novantenne capo dell'Inquisizione, che immediatamente lo riconosce.
Va sempre peggio
Lo Stato dell’Indiana (USA) vieta l’aborto selettivo sui bambini affetti da sindrome di Down
L'aveva già fatto il North Dakota
Il Vaticano conferma la notizia del Foglio. L'incontro è avvenuto venerdì. In una nota i seguaci di Lefebvre sottilineano come non sia stata direttamente trattata la questione dello statuto canonico della fraternità
Ecco tutti i buoni e semplici motivi per recitare la coroncina della Divina Misericordia
Lo chiede Gesù e si ottengono grazie straordinarie
Romania, due milioni di firme per gridare che il matrimonio è solo tra un uomo e una donna
In meno di due mesi in Romania sono state raccolte due milioni di firme (il 10% della popolazione!) per proteggere costituzionalmente la famiglia naturale. L'iniziativa dei cittadini è protesa a promuovere un emendamento costituzionale per proteggere la famiglia. L'obiettivo iniziale, quello di ottenere 500.000 firme entro 6 mesi stabiliti dalla legislazione del paese (entro il 24 maggio 2016) è stato dunque ampiamente superato e con largo anticipo.I sostenitori del referendum vogliono prevenire interpretazioni illecite dell'articolo 48 della Costituzione rumena che riconesce la Famiglia «fondata sul matrimonio libero tra coniugi, l'uguaglianza di questi e il diritto e il dovere dei genitori di assicurare la crescita, l'educazione e l'istruzione dei bambini». La volontà è quella di specificare che per coniugi si intendono «un uomo e una donna».A differenza di quello che è successo in Croazia, l'iniziativa legislativa popolare non può essere trasposta direttamente in un disegno di legge. Come in Spagna, la proposta deve essere presentata da uno dei gruppi parlamentari attuali e approvato sia nel Congresso che nel Senato rumeno a maggioranza qualificata di 2/3 dopo la ratifica del referendum. La coalizione pro-famiglia che si è battuta per la raccolta delle firme risulta essere interconfessionale (ortodossi, cattolici, greco-cattolici, battisti, pentecostali, anche degli atei).I partiti che si assumeranno l'onere di considerare questa volontà popolare hanno dichiarato che «sanno già, come è accaduto in Polonia o in Ungheria, che saranno sottoposti ad una brutale campagna dall'Unione Europea tesa ad influire sulla sovranità popolare rumena, con minacce che potranno estendersi al taglio dei fondi strutturali previsti per il paese».
Le autorità del Giappone hanno confermato ieri l'autenticità dei resti dell'Abate Giovanni Battista Sidotti (Sidoti, Sidot), ritrovati circa due anni fa in uno scavo a Tokyo. Si tratta 'dell'ultimo missionario nel Paese' di cui per 300 anni si erano perse le tracce. Siciliano partito da Roma, via Manila arrivò nel Sol Levante nel 1708. Fu subito catturato e dopo una serie di interrogatori che consentirono al Giappone di conoscere la religione cattolica, la geografia e la storia dell'Europa, fu imprigionato. Don Sidoti morì dopo essere stato gettato in una fossa vicino a quelle di una coppia di sposi che aveva convertito durante la prigionia. Circa 150 anni fa, fu scoperto il manoscritto che parlava di lui redatto dal consigliere dello shogun, Arai Hakuseki, che lo aveva interrogato. «Nell'anno del Giubileo della Misericordia splende un sole meraviglioso», ribadisce da Tokyo fra Mario Tarcisio Canducci, che ieri ha presenziato all'incontro con i rappresentanti della chiesa locale e le autorità del municipio di Tokyo-Bunkyo:
L’agghiacciante mappa dell’aborto nel mondo, la cartina geografica di una bestemmia
Pubblicata dal 'Corriere della Sera', la mappa dell'aborto mondiale realizzata dal Center for Reproductive Rights.
In Cina c’è chi si fa tre mesi di galera solo perchè difende le croci in cima alle chiese
Perù pro vita: si moltiplicano le marce contro l’aborto e i matrimoni gay
Ad Arequipa, dove il Corso per la vita e la famiglia è arrivato alla sua decima edizione, sono state 170mila le persone che secondo gli organizzatori si sono radunate per dire il loro no all'aborto e al «matrimonio» gay. A partire dalle 9 di mattina giovani, adulti e famiglie intere hanno sfilato in un tripudio di balli e colori scandendo slogan come «Siamo vita», «Lasciami vivere» e «Arequipa unita difende la vita» (vedi video). Nell'occasione, l'arcivescovo Javier del Río ha affermato che «la violenza che viviamo in questi tempi nel Paese ha il suo inizio nella distruzione delle famiglie e di questo devono rendersi conti le autorità e i futuri governanti».A Piura, secondo le autorità altre 100mila persone si sono riversate per le strade a partire dalle 5 di pomeriggio, insieme all'arcivescovo Josè Antonio Eguren, che nel suo messaggio ai partecipanti ha ricordato come «l'aborto sarà sempre un crimine, un assassinio e non c'è niente che lo giustifichi». Eguren che ha poi dato la sua benedizione a 200 donne incinte, prima che la serata si oncludesse con un grande spettacolo pirotecnico.
A Roma il nuovo corso per esorcisti. «Satanismo e occultismo in crescita esponenziale»
«La società per un certo periodo di tempo è stata portata a dimenticare l'idea del demonio, a non parlare più del diavolo, a ritenerlo un qualcosa di superstizioso e basta. Però poi, nel corso degli anni, il fenomeno è esploso in maniera improvvisa e con una crescita esponenziale, tanto è vero che tanti giovani si accostano oggi a tematiche legate all'occulto e al satanismo; sono attratti da coetanei che li spingono verso queste strade. Sembrava fosse sparito, invece è ritornato più forte di prima. E che l'interesse del demonio sia nuovamente esploso lo può dimostrare anche l'impatto che questo corso ha avuto sui mezzi di comunicazione».
Piccolo manuale del buon martire per bambini turchi. L’Amministrazione Erdogan ci mette i soldi
«E bello essere un martire, vero papà?». «Certo, solo i martiri hanno l'opportunità di andare direttamente in paradiso. Un vero martire tornerebbe nel mondo reale e compirebbe per dieci volte il suo destino, così da ricevere sempre più onore e prestigio in cielo».
Per il mondo in cui viviamo paragonare una bistecca all’Olocausto ebraico è normale?
Valerio Vassallo, «nazivegano» e contento di essercolo: «Se una persona mangia carne, alla fine dell'anno ha ucciso circa 100 vite».
Il governo egiziano prepara un documento sulla «protezione delle chiese nell’islam»
Il Consiglio supremo per gli affari islamici, organismo collegato al Ministero egiziano per le dotazioni religiose (Waqf), pubblicherà entro un mese un libro-vademecum sul tema della «protezione delle chiese nell'islam». Lo ha riferito nei giorni scorsi il ministro Mohamed Mokhtar, a capo del dicastero che ha anche funzioni di monitoraggio sulle pubblicazioni circolanti nelle moschee. Il libro in preparazione - ha spiegato il rappresentante del governo egiziano - ha lo scopo di documentare che nelle società islamiche il riferimento al Corano può essere declinato in una forma ispirata ai valori della convivenza e del rispetto tra le diverse apartenenze religiose dei cittadini. L'annuncio del ministro è arrivato mercoledì 30 marzo, nel corso della presentazione di un'altra iniziativa editoriale, un manuale-enciclopedia dedicato alla confutazione delle false concezioni dell'islam, che il rappresentante del governo egiziano ha valorizzato come uno strumento utile per combattere l'estremismo.Nell'agosto 2014, la reazione dei gruppi islamisti colpiti dalla repressione dell'esercito prese di mira luoghi di culto e istituti educativi cristiani in tutto l'Egitto. Più di quaranta chiese vennero bruciate e saccheggiate. Nei giorni scorsi, un tribunale amministrativo egiziano ha stabilito che le chiese, in quanto luoghi di culto, non possono essere demolite. Il pronunciamento amministrativo riguardava il caso di una chiesa del Patriarcato greco rtodosso venduta alcuni anni fa, che il proprietario aveva chiesto di poter demolire per costruire al suo posto un nuovo edificio. (GV)
Polonia: un altro mondo, un’altra Chiesa. I vescovi chiedono il divieto totale di aborto
I vescovi polacchi scendono in campo insieme ai movimenti pro-vita per chiedere un divieto totale dell'aborto nel Paese, ammesso oggi solo nel caso di stupro, di gravissime malformazioni del feto, o se gravidanza e parto mettono in pericolo la sopravvivenza della madre.La legge del 1993 che permette l'aborto solo in casi eccezionali non bastaUna proposta di legge in questo senso è stata presentata in Parlamento da associazioni pro-vita con il sostegno del nuovo governo guidato dal partito nazional-conservatore Diritto e giustizia (Prawo i Sprawiedlywosc - PiS). Lo hanno confermato in questi giorni il Primo ministro, Beata Szydlo, e il leader storico del PiS, Jaroslaw Kaczynski. «Quando si tratta di difendere la vita del nascituro non si può restare fermi al compromesso raggiunto con la legge del 1993», afferma la Conferenza episcopale polacca in una lettera pastorale che sarà letta in tutte le parrocchie domenica 3 aprile e che invita quindi i fedeli a sostenere il giro di vite contro l'aborto. Se approvato, il provvedimento permetterà l'interruzione volontaria della gravidanza solo nel caso in cui sia in pericolo la vita della madre. Inoltre, il testo prevede che le persone che partecipano ad un aborto illegale siano punite con cinque anni di carcere, anzichè gli attuali due. Dati controversi sul numero di aborti in PoloniaLe cifre sul numero annuale di aborti in Polonia sono controverse. Secondo le autorità sanitarie, il numero d'interruzioni volontarie di gravidanza è salito da 500 nel 2012 a 1.812 nel 2014. Le associazioni femministe parlano, invece, di almeno 80mila aborti l'anno, e forse di un totale di 200mila se si contano le donne (non vittime di stupro, nè con gravidanze a rischio) che già oggi vanno all'estero per l'intervento. Secondo un recente sondaggio di opinione, il 51 per cento dei polacchi sarebbe favorevole ad una liberalizzazione dell'aborto. (L.Z.)
La scuola neutra? Solo un Vecchio e anacronistico pregiudizio che serve per colpire le paritarie
Sabato venturo 9 aprile, a Milano , si svolgerà la 'Andem al Domm', la 34a marcia per la libertà della scuola
Ultima ora. Gli Elfi della Terra di mezzo tolkieniana sono decisamente contro l’aborto
La libertà dei costumi della nostra etra, con la separazione della sessualità dalla procreazione, con il numero enorme degli aborti, con la contraccezione e con persino l'eutanasia è certamente la realtà più lontana dalla cultura descritta nelle opere di J.R.R. Tolkien.
C’è un unica ermeneutica della vita cristiana: Gesù, misericordia divina, confido in Te
Domenica 3 aprile, la prima dopo la Pasqua, cade la festa liturgica della Divina Misericordia. Il giorno prima, sabato 2 aprile, ricorre l'anniversario della morte di Papa san Giovanni Paolo II, che della Divina Misericordia è statao il grande apostolo. Il centro dell'Anno santo speciale della Misericordia è qui. La vita esemplare e lo struggimento di amore per il Cielo che hanno animato santa Faustina Kowalska, la suora cui Gesù ha affidato la missione della Divina Misericordia, sono oggi la nostra guida migliore.
Chiara e le clarisse: un fiume di luce che continua a scorrere nel silenzio da ottocento anni
«Le Clarisse e Chiara d'Assisi»: prima puntata della serie di cinque documentari sulla vita e le opere di alcuni grandi Santi fondatori di ordini religiosi. Prodotti da «La storia in Rete» per la regia di Alessandra Gigante, i docufilm ricostruiscono, attraverso l'interpretazione in costume di attori professionisti, la storia di cinque Santi e la nascita della regola dell'Ordine che ha ispirato. Spazio inoltre alle testimonianze dei sacerdoti, dei frati e delle suore che, oggi, ne incarnano il carisma seguendo nella vita di tutti i giorni la via che il padre fondatore ha indicato secoli addietro.
Malesia: l’Alta Corte riconosce la possibilità di cambiare religione. I cristiani esultano
In Malaysia, ha suscitato diverse reazioni positive tra i cristiani, la notizia della sentenza dell'Alta Corte dello Stato del Sarawack, che la settimana scorsa ha stabilito che le conversioni dei minori all'Islam da parte di uno o ambedue i genitori non sono definitive. Il tribunale ha infatti accolto il ricorso di un cittadino nato cristiano, ma registrato dai genitori all'età di 10 anni come musulmano e che non aveva ottenuto dall'anagrafe la rimozione della registrazione dopo essersi nuovamente battezzato. Il giudice ha motivato il verdetto con l'articolo 11 della Costituzione, che garantisce la libertà religiosa.
Perchè nessuno parla di Asad Shah, islamico ucciso per aver augurato «buona Pasqua» ai cristiani?
Quando si è scoperto che il principale sospettato del suo assassinio è un altro musulmano, i media hanno smesso di parlarne: «Così vanno le cose nel moderno Regno Unito»
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Chiarezza, conversione e altre dritte di padre Ed Broom, grande esperto di spiritualità
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Suor Clare Crockett, verso l’avvio la causa di beatificazione
Morta nel 2016 durante un terremoto in Ecuador, era un’ex attrice irlandese che si fece toccare il cuore da Cristo
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Il laico che ha salvato l’Eucarestia dall’alluvione di Valencia: «Non temevo per la vita»
«Sentivo il Signore con me». La toccante testimonianza di José Fabián Villena Lladosa
5 Novembre 2024
Se la Femen chiede scusa ai cattolici
Marguerite Stern dieci anni fa entrava in Notre Dame a Parigi a seno nudo contro il patriarcato e la Chiesa, il giorno di Ognissanti ha chiesto scusa. È autrice di un libro che denuncia la "transmania"
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Alluvione Valencia, risparmiata dal fango la chiesa con la reliquia di Padre Pio
«Come un’oasi in mezzo alla distruzione». Lo strano caso della parrocchia di San Antonio de Catarroja
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Turetta e Impagnatiello? L’esatto contrario del patriarcato
Diventati simbolo di mascolinità tossica, i due rei confessi sono in realtà il frutto di una società che non ha saputo insegnar loro a diventare uomini, ma li ha nutriti a pane e sentimentalismo illudendoli che "volere è potere"
4 Novembre 2024
C’è vita oltre gli schermi sul Timone di novembre
Per i ragazzi (e non solo?) gli effetti collaterali da abuso di smartphone sono un dato ormai certo, parliamone. La psicologia ci dà una mano, ma non ci salverà: perché tra lettino dell’analista e confessionale c'è una gran bella differenza
8 Novembre 2024
«Ratzinger ci ha esortato ad arrivare alla verità delle cose»
Un contributo su Benedetto XVI di Matthew J. Ramage, docente di teologia al Benedictine College
1 Novembre 2024
I santi, maestri che vivono nel mondo ma che non gli appartengono
Sono liberi dalle preoccupazioni mondane, spogliati di tutto, per rivestirsi soltanto di Dio, per confidare solamente in Lui
18 Novembre 2024
«Nella fede una diversità ragionevole non può trasformarsi in relativismo»
Leggendo l’ultimo libro del cardinale cinese Joseph Zen abbiamo immaginato una intervista con il porporato. Le risposte sono le sue parole presenti nel testo