Il secondo Seminario internazionale della Overseas Chinese Democracy Coalition analizza il crollo dell'economia cinese e la rinascita del nazionalismo «in stile nazista»: sono metodi che il nuovo Mao, l'attuale presidente Xi Jinping, usa per spremere i risparmiatori e deviare la rabbia sociale del popolo. Senza democrazia e diritti umani il Paese rischia di tornare ai disastri della Guerra in Vietnam e della Rivoluzione Culturale.
Alla scoperta del nostro tesoro più grande: la santa Messa. Online un corso in quattro puntate
Si è svolto in quattro serate, tra il 15 aprile e il 27 maggio scorsi, il corso di introduzione alla santa Messa tenuto da don Andrea Brugnoli, parroco di S. Zeno in Zai (Verona), fondatore del movimento di apostolato giovanile Sentinelle del Mattino. Il corso, un piccolo capolavoro di catechesi su cose «alte» - e non sul «fumo» spesso veicolato da tanti incontri e tante iniziative di pastorale, giovanile e non - è online. Quattro video, girati nella chiesa del Centro per la Formazione alla Nuova Evangelizzazione, in via Righi 2° Verona, che sono una risorsa preziosa. Da usare e diffondere.
La Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca fu fatta erigere per ricordare la vittoria ottenuta contro Napoleone nel 1812, divenendo la chiesa più grande della Russia.Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, e più precisamente dopo la morte di Lenin, l'importante luogo su cui sorgeva venne scelto dalle autorità sovietiche per la costruzione di un monumento al socialismo, che si sarebbe chiamato Palazzo dei Soviet. Questo monumento doveva levarsi con una avveniristica struttura a gradini, per sostenere una gigantesca statua di Lenin.Il 5 dicembre 1931, su ordine del ministro di Stalin, Lazar Kaganovich, la cattedrale di Cristo Salvatore venne fatta saltare in aria e ridotta in rovine. Furono necessarie diverse esplosioni per distruggere la chiesa, ed oltre un anno per pulire il sito dalle macerie. Nel video a fianco, le riprese di quei lavori di demolizione. Gli altorilievi in marmo originali furono conservati e sono oggi esposti presso il Monastero Donskoj. Per lungo tempo, furono gli unici resti della più grande chiesa ortodossa mai costruita.La costruzione del Palazzo dei Soviet fu interrotta per mancanza di fondi, problemi di allagamento dal vicino fiume Moscova, ed infine dallo scoppio della seconda guerra mondiale. Il buco allagato in cui dovevano essere realizzate le fondamenta rimase aperto fino a quando, per decisione di Nikita ChrušAëv, venne trasformato nella più grande piscina aperta del mondo.Con il declino e la fine del regime sovietico, la Chiesa Ortodossa Russa ricevette l'autorizzazione a ricostruire la cattedrale di Cristo Salvatore, nel febbraio del 1990. Una prima pietra temporanea venne deposta alla fine dell'anno. Il restauratore Aleksej Denisov venne convocato per disegnare una replica di straordinaria precisione.Un fondo per la ricostruzione venne avviato nel 1992 ed i fondi cominciarono ad arrivare anche da comuni cittadini nell'autunno del 1994. Mentre la ricostruzione era in corso, Denisov venne sostituito da Zurab Cereteli, che introdusse alcune controverse innovazioni. Per esempio, gli altorilievi originali in marmo sui muri lasciarono il posto a moderne versioni in bronzo, che avevano poca o nessuna relazione con l'architettura sacra russa. La chiesa inferiore venne consacrata alla Trasfigurazione del Salvatore nel 1996, e la cattedrale di Cristo Salvatore, completata, venne consacrata il giorno della Trasfigurazione, il 19 agosto 2000.
La grande preghiera del santo monaco Colombano
E’ Dio che unisce gli sposi. Salutare meditazione presinodale sulle nozze come sacramento
«Tutto l'agire sacramentale è caratterizzato dal fatto che è Dio ad agire per mezzo dei segni, e ad agire in modo irrevocabile. Questo vale necessariamente anche per il sacramento del matrimonio. E Gesù stesso a dirci che il matrimonio di coloro che vogliono seguirlo ha carattere sacramentale: «L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto» ( Mt 19, 6).In ordine al matrimonio sacramentale vale dunque che Dio non solo ha creato, per così dire, il quadro istituzionale, ma dà concretamente vita al singolo matrimonio. Tanto è alta e impegnativa la dignità di un matrimonio del genere che l'apostolo Paolo compara il patto indissolubile al rapporto che sussiste fra Cristo e la Chiesa ( Ef 5, 21-33). Questo rapporto non è scaturito da un contratto tra Cristo e la Chiesa, ma dalla volontà di Dio che dona la grazia. - See more at: http://www.osservatoreromano.va/it/news/uniti-nel-nome-di-dio#sthash.TDB6aR7u.dpufTutto l'agire sacramentale è caratterizzato dal fatto che è Dio ad agire per mezzo dei segni, e ad agire in modo irrevocabile. Questo vale necessariamente anche per il sacramento del matrimonio. E Gesù stesso a dirci che il matrimonio di coloro che vogliono seguirlo ha carattere sacramentale: «L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto» ( Mt 19, 6).In ordine al matrimonio sacramentale vale dunque che Dio non solo ha creato, per così dire, il quadro istituzionale, ma dà concretamente vita al singolo matrimonio. Tanto è alta e impegnativa la dignità di un matrimonio del genere che l'apostolo Paolo compara il patto indissolubile al rapporto che sussiste fra Cristo e la Chiesa ( Ef 5, 21-33). Questo rapporto non è scaturito da un contratto tra Cristo e la Chiesa, ma dalla volontà di Dio che dona la grazia. - See more at: http://www.osservatoreromano.va/it/news/uniti-nel-nome-di-dio#sthash.TDB6aR7u.dpufTutto l'agire sacramentale è caratterizzato dal fatto che è Dio ad agire per mezzo dei segni, e ad agire in modo irrevocabile. Questo vale necessariamente anche per il sacramento del matrimonio. E Gesù stesso a dirci che il matrimonio di coloro che vogliono seguirlo ha carattere sacramentale: «L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto» ( Mt 19, 6).In ordine al matrimonio sacramentale vale dunque che Dio non solo ha creato, per così dire, il quadro istituzionale, ma dà concretamente vita al singolo matrimonio. Tanto è alta e impegnativa la dignità di un matrimonio del genere che l'apostolo Paolo compara il patto indissolubile al rapporto che sussiste fra Cristo e la Chiesa ( Ef 5, 21-33). Questo rapporto non è scaturito da un contratto tra Cristo e la Chiesa, ma dalla volontà di Dio che dona la grazia. - See more at: http://www.osservatoreromano.va/it/news/uniti-nel-nome-di-dio#sthash.TDB6aR7u.dpuf Tutto l'agire sacramentale è caratterizzato dal fatto che è Dio ad agire per mezzo dei segni, e ad agire in modo irrevocabile. Questo vale necessariamente anche per il sacramento del matrimonio. E Gesù stesso a dirci che il matrimonio di coloro che vogliono seguirlo ha carattere sacramentale: «L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto» ( Mt 19, 6).In ordine al matrimonio sacramentale vale dunque che Dio non solo ha creato, per così dire, il quadro istituzionale, ma dà concretamente vita al singolo matrimonio. Tanto è alta e impegnativa la dignità di un matrimonio del genere che l'apostolo Paolo compara il patto indissolubile al rapporto che sussiste fra Cristo e la Chiesa ( Ef 5, 21-33). Questo rapporto non è scaturito da un contratto tra Cristo e la Chiesa, ma dalla volontà di Dio che dona la grazia»
Cosa distrugge tanti matrimoni tra buoni cattolici? L’incapacità di gestire (e vincere) la rabbia
Delle numerose coppie cattoliche che a Washington sono passate per l'ufficio di padre T.G. Morrow, consulente familiare, due lo hanno colpito particolarmente. Si trattava di coppie modello da diversi punti di vista: erano aperte alla vita, educavano i figli alla fede e ricevevano frequentemente i sacramenti. Però entrambi i matrimoni si sono sgretolati. La colpa? Molto semplice: la rabbia.
Il sito della Conferenza episcopale tedesca: le unioni gay stabili hanno un valore sacramentale
Lo scorso 25 agosto il sito ufficiale della Conferenza episcopale tedesca, Katholisch.de, ha pubblicato un'intervista al teologo morale Stephan Goertz sul suo nuovo libro Chi sono io per giudicare? L'omosessualità e la Chiesa cattolica (titolo originale Wer bin ich, ihn zu verurteilen? Homosexualität und katholische Kirche).Nell'intervista Goertz afferma che l'omosessualità non dovrebbe più essere condannata dalla Chiesa perchè i tempi sono cambiati. Ai tempi della Bibbia «la procreazione era il primo fine, dato da Dio, della sessualità», «la sessualità aveva come primo scopo assicurare la sopravvivenza della popolazione», tuttavia «questa non è più la situazione di oggi e dal Concilio Vaticano II non è nemmeno più il nostro insegnamento sulla sessualità».Per il teologo le unioni omosessuali dovrebbero essere quindi rispettate «e non discriminate o criminalizzate». Guardando al prossimo Sinodo sulla famiglia, spera che «le vecchie condanne degli atti omosessuali siano lasciate cadere».Le relazioni omosessuali insomma dovrebbero essere accettate in toto. E conclude Goertz:«ci si può chiedere se una relazione d'amore omosessuale, fedele, che si concepisce all'interno del quadro della fede nel Dio di Israele, non possa persino avere un carattere sacramentale».Il commentatore cattolico Mathias von Gersdorff ha risposto immediatamente sul suo sito, facendo notare come l'intervista non sia stata accompagnata da nessuna critica o presa di distanza da parte della Conferenza episcopale tedesca. E ha aggiunto:«Se pure il chiaro insegnamento della Chiesa riguardante i sacramenti è messo in discussione, allora viene chiedersi se questi teologi non farebbero meglio a iniziare una nuova religione. Almeno costoro dovrebbero dire ai fedeli, chiaramente e senza ambiguità, che stanno lavorando per un cambiamento radicale della dottrina cattolica, in punti essenziali».
BXVI su Agostino: siamo peccatori in cammino, finchè Dio ci introdurrà per mano nella vita eterna
...c'è un'ultima tappa del cammino agostiniano, una terza conversione: quella che lo portò ogni giorno della sua vita a chiedere perdono a Dio. Inizialmente aveva pensato che una volta battezzato, nella vita di comunione con Cristo, nei Sacramenti, nella celebrazione dell'Eucaristia, sarebbe arrivato alla vita proposta del Discorso della montagna: alla perfezione donata nel battesimo e riconfermata nell'Eucaristia. Nell'ultima parte della sua vita capì che quello che aveva detto nelle sue prime prediche sul Discorso della montagna — cioè che adesso noi da cristiani viviamo questo ideale permanentemente — era sbagliato. Solo Cristo stesso realizza veramente e completamente il Discorso della montagna.
Strasburgo: gli esperimenti che distruggono gli embrioni umani non sono un diritto dell’uomo
Ma si apre la strada a futuri ricorsi...
L'innamorata di Cristo che insegnava ai bambini nei più sperduti e poveri paeselli d'America aveva curato un uomo che Billy the Kid voleva morto. E intervenne.
Diocesi di Padova: volete organizzare un incontro sul gender? Dovete chiedere il permesso al vescovo
Si sa che nelle varie realtà della Chiesa italiana la questione «gender» è intesa e vissuta in modo diverso. In caso contrario tutte le diocesi e tutti i movimenti ed associazioni avrebbero aderito alla manifestazione del 20 giugno in piazza San Giovanni e tutti sosterrebbero le Sentinelle in Piedi, mentre invece ci sono molti parroci e diocesi che se ne dissociano e le vedono come il fumo negli occhi. In molti ambienti cattolici la questione del «gender» non ha diritto di accesso, perchè si teme possa dividere. Tutto questo è noto e non stupisce. Quello che continua a stupire è piuttosto che l'esistenza del problema sia misconosciuto, minimizzato o addirittura negato. Che gli allarmi vengano considerati allarmismo. Che le preoccupazioni di genitori, insegnanti e cittadini siano eccessi e che la loro mobilitazione non sia rispettosa...
Ci fu già un «Sinodo dell’adulterio». Ma contro di esso si levà la voce di san Teodoro Studita
Col nome di «Sinodo dell'adulterio» è entrata nella storia della Chiesa un'assemblea di vescovi che, nel IX secolo, volle approvare la prassi del secondo matrimonio dopo il ripudio della legittima moglie. San Teodoro Studita (759-826), fu colui che con più vigore vi si oppose e per questo fu perseguitato, imprigionato e per ben tre volte esiliato...
Con la tecnica dello «stop-motion» anche la Lego rende servizio alla verità . Entra nella community
Il segreto sta nel fatto che chiunque può servirsene anche in casa e improvvisarsi cineasta ovunque: bastano una macchina fotografica automatica, un pc, soldatini, trenini e figurini vari, e molta fantasia.
Scoppia il «caso Ashley Madison». Vide giusto «Il Timone» denunciandone l’immoralità palese
Ne parla la stampa, ma con una leggerezza che sconcerta. Ashley Madison è un famoso sito Internet di infedeltà coniugale conclamata. Da anni procaccia incontri e amanti, garantendo la riservatezza, secondo l'idea che la vita è troppo breve per lasciarsi sfuggire l'occasione giusta… Il tutto alla luce del solo e in modo perfettamente legale. Solo che, come ci racconta adesso la stampa, il giochino avrebbe fatto le sue prime vittime. Due persone si sarebbero infatti tolte la vita in Canada e una negli Stati Uniti dopo che i loro dati immagazzinati da Ashley Madison sono stati pubblicati on-line. 'Il Timone' è stato tra i primi, forse addirittura l'unico in Italia a lanciare l'allarme sull'immoralità di questi pericoloso scambismo sessuale.
Un lord britannico, Lord Weidenfeld, sopravvissuto all'Olocausto, editore, ha stanziato 390 mila dollari per aiutare cristiani dell'Oriente che sfuggono dalla persecuzione.Lo ha fatto perchè dice di avere un «debito da pagare»: negli anni Trenta, infatti, migliaia di ebrei, soprattutto donne e bambini, furono aiutati dai cristiani di varie denominazioni che si sobbarcarono enormi rischi personali per salvarli da morte.
«I soldi ti fanno ricco. Il rispetto e l'educazione ti fanno signore». Così Gigi Podda, 49 anni, diventato ricco dopo una grossa vincita al Superenalotto, ha condiviso questa scritta l'altro ieri, all'una e mezza, su Facebook.Un messaggio come tanti, che sarebbe passato inosservato, se nel corso della notte l'uomo non avesse deciso di togliersi la vita. Per gli amici quelle parole hanno assunto subito un significato ben preciso, quasi un saluto: «Ricordatevi che il denaro non fa la felicità. Sono altri i valori che contano».Domani dovrebbero essere effettuati l'autopsia e i prelievi tossicologici da cui gli investigatori si attendono chiarimenti sulle sostanze che hanno causato la morte di Gigi Podda, 49 anni, di Sanluri. Per i carabinieri non ci sono dubbi: l'uomo si è suicidato.Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, coordinati dal capitano Marcello Capodiferro, intervenuti sul posto, l'uomo si sarebbe suicidato o ingoiando una dose eccessiva di medicinali oppure bevendo liquidi velenosi. Sarà l'autopsia a stabilirlo.Al momento l'unica certezza è che sul corpo non c'è traccia di violenza. La volontà di farla finita è stata lui stesso a scriverla su un biglietto appoggiato sul tavolo della cucina. Un pensiero strettamente personale e familiare.Questa volta nulla a che vedere con la crisi e la disoccupazione. Anzi, l'esatto contrario: troppi soldi e la ricerca di un qualcosa che la ricchezza non dà.Tredici anni fa, insieme a due amici, aveva vinto 5 milioni di euro al Superenalotto.
Sinodo, non prendiamoci in giro: il tentativo è quello di cambiare i fondamenti dell’etica cattolica
... Riassumendo, possiamo dire che la proposta di Padre Thomasset, non solo nega diverse fondamentali dottrine cattoliche sulla famiglia, ma distrugge i fondamenti stessi della morale cattolica, come unico mezzo per ottenere ciò che desidera: l'accettazione del divorzio, dell'aborto, dei contraccettivi e delle relazioni omosessuali.E non meraviglia che sia così, perchè la sua argomentazione non parte dalla Rivelazione del Figlio di Dio al mondo, ma dalla rivelazione basilarmente sessuale dell'onnisciente e sempre saggia Modernità ad una Chiesa oscurantista che per due millenni avrebbe ingannato i cristiani.Tutto questo, francamente, l'unica cosa che suscita in me è la noia, poichè non si tratta di altro che delle stesse sciocchezze che tanti altri hanno preteso senza successo di introdurre nella Chiesa, qui con appena qualche piccolo e rapido tocco di vernice atto a dissimulare le loro carenze. Per contro, ciò che mi indigna è la pretesa di far passare per cattolicesimo o per «sviluppo» della dottrina cattolica ciò che è semplicemente la negazione totale della fede e della morale cattoliche.Per favore… noi non siamo degli idioti.
La fede afferma delle verità, in apparente contrasto con l'esperienza comune, che risultano profondamente certe e rasserenanti. La fede ci assicura che nulla di quanto accade avviene a caso; che nulla è radicalmente contro il nostro bene, tranne il peccato che noi stessi compiamo; che Dio sa orientare anche il male al nostro bene.Chi vive questa fede trova motivo per lodare Dio e ringraziarlo di ogni cosa, scorgendovi un amore misterioso ma vero; sa che il male fa soffrire ma produce frutti di santità; è sorretto dalla beata speranza di una gioia immortale. Con la serenità di chi non teme smentite il credente può veramente affermare: tutto è grazia, tutto è sapienza e bontà, tutto è provvidenza di Dio...
Il cardinale Sarah: l’Africa che ha salvato la Sacra Famiglia, salverà la famiglia e la Chiesa
«Ho un'assoluta fiducia nella cultura africana, ho una fede assoluta nella fede africana e sono certo che l'Africa salverà la famiglia, che l'Africa salverà la Chiesa. L'Africa ha salvato la Sacra Famiglia, in questi tempi moderni salverà anche la famiglia umana».Il cardinale Robert Sarah intervistato dal quotidiano La Croix du Benin il 19 agosto, durante la sua visita in Benin, in occasione del pellegrinaggio nazionale mariano di Dassa-Zoumè.
Crisi dei religiosi, la Chiesa ne perde 2.000 all’anno. Braz de Aviz: provare con comunità miste
«L'età media delle suore in Europa è di 85 anni, il che vuol dire che tra poco moriranno senza essere rimpiazzate» ha detto lo scorso 19 agosto il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, in un incontro con i religiosi nella Cattedrale di San Paolo, in Brasile. Di fronte a un crollo che non ha precedenti nella storia della Chiesa, l'analisi del porporato focolarino ha individuato alcuni nodi che riguardano i tre voti della vita consacrata.
Profughi, premier slovacco: siamo un piccolo Paese cristiano, non accettiamo un’invasione islamica
Migranti? Sì grazie, ma solo cristiani. E questa la soluzione prospettata dalla Slovacchia per fare fronte all'emergenza immigrazione che, lentamente, sta raggiungendo anche l'Europa centrale. Il governo del piccolo Stato mitteleuropeo, guidato dal socialista Robert Fico, ha infatti comunicato all'Unione Europea la propria disponibilità ad accogliere alcuni richiedenti asilo siriani, sia pure in numero limitato: appena duecento. Ma c'è una condizione: a Bratislava avrebbero accettato solo a patto che tutti i nuovi arrivati siano cristiani.Parlando con il Wall Street Journal, un portavoce del ministero degli Interni slovacco ha spiegato: «In Slovacchia non abbiamo moschee e pertanto vogliamo poter scegliere solo migranti cristiani.»Il premier Fico ha dichiarato: «La Slovacchia è un Paese cristiano, non possiamo tollerare l'invasione di 300.000-400.000 musulmani che vorrebbero riempirci di moschee e cambiare la natura, la cultura e i valori nazionali.»Fonti della Commissione Ue hanno ovviamente replicato alle esternazioni del premier slovacco criticandone lo spirito: «Agiamo nello spirito dei Trattati Ue che impediscono qualsiasi forma di discriminazione».
Perchè il concetto sia chiaro a tutti, Obama assume alla Casa Bianca il primo trans
Raffi Freedman-Gurspan ha 28 anni e un primato: è la prima transessuale dichiarata che entra alla Casa Bianca come parte dello staff. Il 'gesto' altamente simbolico è stato annunciato da Valerie Jarrett, una delle più strette collaboratrici del presidente Barack Obama, che ha sottolineato come l'impegno di Freedman-Gurspan a migliorare la vita dei transessuali d'America «riflette i valori dell' amministrazione Obama». Non una scelta casuale quindi.Anzi, un'altra decisione «storica» del presidente Obama (primo nero alla guida degli Usa) che era invece stato criticato per aver riservato poca attenzione all' affermazione dei diritti per le minoranze di genere nell' ambito della comunità Lgbt. Originaria dell' Honduras ma trapiantata a Brookline (Massachusetts), 28 anni, il nuovo membro dello staff di Barack Obama in passato era conosciuto con il nome di Rafael. Laureata in Scienze Politiche al St. Olaf College, Freedman-Gurspan rappresenterà così sia la comunità Lgbt che quella dei Latinos. Nel suo curriculum c' è anche un lavoro alla Massachusetts State House. Decisione storica E Obama assume alla Casa Bianca la prima funzionaria trans Raffi Freedman-Gurspan, 28 anni.
Maometto, primo nome tra i nuovi nati in Inghilterra e Galles. Ma si cerca di non dirlo
L'Ufficio Nazionale di Statistica ha reso noto - con qualche strana reticenza - che il nome più gettonato in Inghilterra e Galles per neonati maschi è Maometto, nelle sue varie forme. Ci sono stati l'anno scorso 3588 Muhammad, 2536 Mohammed 1116 Mohammad, per un totale di 7240 nomi del tipo. Subito dopo ci sono 6649 Oliver, 5804 Jack e 5379 Harrry. Dieci anni fa l'Ufficio annunciava che Muhammad era entrato fra i primi dieci nomi scelti per neonati. Nel suo comunicato attuale, però, si diceva che i nomi preferiti erano Oliver, Jack e Harry; il che, evidentemente non appare vero, perchè Muhammad, Mohammed e Mohammad sono versioni appena lievemente diverse dello stesso nome. Una precauzione, sostengono alcuni, per evitare reazioni tipo Mamma Li Turchi nell'opinione pubblica
Dal culto a Dio viene l’autentico amore per i poveri. L’esempio di Don Bosco e di sua mamma
Per festeggiare don Bosco, nel bicentenario della sua nascita (16 agosto), ho voluto raccogliere un piccolo cammeo in onore di sua madre, Margherita Occhiena. La santa donna, di cui sono avviati i processi per la beatificazione, attraversa una fase di discreto successo negli ultimi anni, complice il clima di rinnovato approfondimento del protagonismo laicale nella Chiesa, anche se di fatto rimane una figura poco conosciuta e poco coltivata. Purtroppo, quel poco basta a far fiorire qua e là interpretazioni riduzioniste, generalmente orientate in chiave pauperistica e secolarizzante. Assumendo a priori la buona fede di chi le pronuncia, e senza voler sollevare polemiche di sorta, vorrei dedicarmi alla ricostruzione di un caso - uno tra i non molti attinti da una biografia in fondo non ricchissima di cronache e di aneddoti - in cui al sottoscritto appare evidente la strumentalizzazione e di cui potrebbe risultare istruttiva la correzione...
Dall’inferno al Wc del Papa: Summa Theologiae del servita che ha censurato la preghiera degli Alpini
Ha suscitato un notevole clamore la censura della preghiera degli Alpini a una Messa nella chiesa di Passo San Boldo, provincia di Treviso e diocesi di Vittorio Veneto. Ma la decisione del celebrante, padre Francesco Rigobello, servita dell'Abbazia di Follina non è stata proprio un «fulmine a ciel sereno». Di seguito la cronaca di un'omelia tenuta dal religioso nel 2006, presso la chiesa di San Carlo al Corso, a Milano.
Vi dicono che Cristo è un mito, come Krishna? Allora raccontate la storia di don Enelio Franzoni
Una signora, credente, è stata turbata da colleghi che sostengono: Cristo non è un personaggio storico, è un mito. E le hanno rifilato un testo dove si forniscono le «prove» della natura mitologica di Cristo.Esempio: Virishna, in India, fece miracoli e guarigioni, fu crocifisso e risorse 1.200 anni prima (la fonte è seria: David Icke!). Horus, il dio egizio, nacque da una vergine (Iside), ebbe 12 discepoli, morì e risorse... Krishna nacque il 25 dicembre. E così via. Il tutto sulla scorta di esperti quali Icke e Umberto Eco. La signora chiede cosa rispondere ai colleghi; quali sono le prove della storicità di Cristo. Signora, sono stanco di questi argomenti, a cui ho creduto in passato. Sono stanco di dovervi rispondere, perchè so che quei colleghi, quelle anime, avranno il loro momento in cui dovranno essere convinte: con la sofferenza personale e la morte imminente. Quel momento in cui non si scherza più in ufficio, fra colleghi. Arriva per tutti.Io le do qui, signora, un mio racconto, perchè si convinca lei, e non si lasci turbare. Le racconto dell'uomo che mi fece capire perchè Cristo è radicalmente diverso, e irriducibile, a tutte le figure mitiche che pure lo prefigurano e lo annunciano...
Dopo gli alpini, è ora di censurare anche santa Giovanna D’Arco, guerriera di Dio
«Arcieri compagni di guerra e voi altri che siete sotto la città di Orlèans, andatevene nel vostro paese in nome di Dio; e se non lo fate attendete notizie della Pulzella che ben presto vi vedrà in grandissime disgrazie. Re d'Inghilterra, se così non fate, io sono condottiero e in qualunque luogo attenderò in Francia le vostre genti, volenti o nolenti le caccerò via. E se non vogliono obbedire, tutte le farò uccidere; sono qui inviata da parte di Dio, Re del cielo, corpo a corpo, per espellervi da tutta quanta Francia. E se vogliono obbedire saranno nelle mie grazie. E non pensate altrimenti, perchè non otterrete il regno di Francia da Dio, il Re del cielo, figlio di Santa Maria, ma l'avrà re Carlo, il vero erede, perchè Dio, il Re del cielo, lo vuole»
La Germania e la spinta anti-romana: quando il cardinale Luciani chiamà Ratzinger «profeta»
Dall'omelia tenuta dall'allora cardinale Albino Luciani, il 16 agosto 1977, in occasione della Santa Messa dedicata a San Rocco:«Pochi giorni fa mi sono congratulato con il card. Ratzinger, nuovo arcivescovo di Monaco: in una Germania cattolica, ch'egli stesso deplora come affetta, in parte, di complesso antiromano e antipapale, ha avuto il coraggio di proclamare alto che «il Signore va cercato là dov'è Pietro»? Ratzinger m'è parso in quella occasione un profeta giusto. Non tutti quelli che scrivono e parlano hanno oggi lo stesso coraggio; per voler andare dove vanno gli altri, per paura di non sembrare moderni, alcuni di essi accettano solo con tagli e restrizioni il credo pronunciato da Paolo VI nel 1968 alla chiusura dell'anno della fede'; criticano i documenti papali; parlano continuamente di comunione ecclesiale, mai però del papa come punto necessario di riferimento per chi vuole essere nella comunione vera della Chiesa».
2 libri per il Sinodo: vescovi africani e 11 cardinali contro il tradimento del mandato di Cristo
Sebbene la notizia sia mantenuta ancora strettamente riservata, e nessuno abbia potuto leggere i testi in anteprima , è in uscita, poco prima del prossimo Sinodo di ottobre, un libro che potremmo intitolare «Permanere nella Verità di Cristo 2». Secondo una notizia circolata negli Stati Uniti (vedi qui) un certo numero di cardinali, tra cui si citano «Raymond Burke e Walter Brandmuller», avrebbero collaborato per produrre un altro testo che si contrappone alle tesi del cardinale Walter Kasper e di altri teologi, in merito ai temi del Sinodo sulla famiglia. Ma, per quanto ne sappiamo, le cose non stanno precisamente così.Le polemiche che accompagnarono l'uscita del libro «Permanere nella Verità di Cristo» (ed. Cantagalli) furono roventi. Eravamo a pochi giorni dal Sinodo 2014 e, più o meno direttamente, l'editore senese, insieme ai cinque cardinali autori, furono accusati di una «operazione editoriale» contro il Papa. Lo stesso Walter Kasper, in una intervista del 18 settembre 2014, lo disse apertamente: «Il bersaglio delle polemiche non sono io ma il Papa». Il cardinale De Paolis, uno dei cinque cardinali che avevano dato un contributo al testo, dichiarò a Repubblica tutta la sua sorpresa. «C'è chi addirittura ipotizza un'operazione voluta, un complotto. Non c'è nessun complotto. Solo la volontà di esprimere una posizione». Ma qualcuno sembrava voler zittire le voci discordanti rispetto a una rotta già prestabilita, senza alcun rispetto per quella parresia che il Papa stesso indicava come metodo per svolgere i lavori.A quanto apprende La Nuova Bussola quotidiana il copione potrebbe ripetersi. E vera la notizia di un gruppo di cardinali che ha lavorato ad un nuovo testo in vista del Sinodo ordinario. Dovrebbe intitolarsi «Matrimonio e famiglia», con un sottotitolo che svela qualcos'altro. Si parla, infatti, di «prospettive pastorali di 11 cardinali», un gruppo decisamente consistente che, visto il numero calcistico, possiamo dire che scende in campo con una formazione di tutto rispetto.Fra questi però non figurano, come indicano le indiscrezioni oltreoceano, nè il cardinale Burke, nè il cardinale Brandmuller, mentre i porporati coinvolti dovrebbero essere questi: Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna; Baselios Cleemis, Arcivescovo maggiore della Chiesa cattolica siro-malankarese e Presidente della Conferenza episcopale dell'India; Paul Josef Cordes, Presidente emerito del Consiglio pontificio «Cor Unum»; Dominik Duka, O.P., Arcivescovo di Praga, Primate di Boemia; Willem Jacobus Eijk, Arcivescovo di Utrecht; Joachim Meisner, Arcivescovo emerito di Colonia; John Olorunfemi Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja (Nigeria; Antonio Maria Rouco Varela, Arcivescovo emerito di Madrid; Camillo Ruini, Vicario generale emerito di Sua Santità per la Diocesi di Roma; Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti; Jorge Liberato Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas, Santiago de Venezuela.Il curatore del volume è il professore tedesco Winfried Aymans, esperto di diritto canonico presso la Ludwig-Maximilians-Universität a Monaco. Lo scorso giugno, intervenendo sull'Osservatore Romano, Aymans aveva scritto che «in un tempo in cui il diritto civile tende sempre più ad abbandonare il contratto matrimoniale alla mercè di un arbitrio che va aumentando sotto ogni riguardo, tanto più chiaro dovrà essere l'annuncio della Chiesa».Saranno di nuovo tutti accusati di ostacolare il dibattito e, peggio ancora, di opporsi al Papa? Qualcuno potrebbe provarci, cercando di alimentare un gioco delle parti che tende a creare schieramenti e tifoserie, ma gli undici cardinali in campo non sembrano affatto disposti a farsi schiacciare nella loro metà campo. Nè sembrano inclini al gioco del catenaccio, quello di cui vorrebbero accusarli per farli sembrare dei banali «cristallizzatori» di dottrina.Per quanto ne sappiamo, le domande a cui vogliono rispondere gli 11 cardinali sono assolutamente pastorali e toccano, anzi si chinano, sulla carne e il sangue di tutti noi. Come possiamo accompagnare meglio coloro che sono stati abbandonati dal coniuge e che restano fedeli al matrimonio così svincolato? In che modo la preparazione al matrimonio potrebbe affrontare più efficacemente la situazione di giovani coppie scarsamente catechizzate e pesantemente influenzate da una cultura secolarista?Per le risposte a queste, e ad altre simili domande, non ci resta che aspettare l'uscita del libro per la fine di settembre. Per il nome dell'editore tutti gli indizi portano ancora al senese Cantagalli. Saremo a pochi giorni dal Sinodo, e tra le possibili risposte pastorali sui temi di matrimonio e famiglia bisognerà fare i conti anche con queste.Infine, un'ultima notizia. In contemporanea al libro degli 11 cardinali dovrebbe uscire anche un altro testo di grande interesse. In questo caso saranno sempre 11 tra vescovi e cardinali, ma tutti africani. Per raccontarci l'Africa, anzi per far sentire la voce dell'Africa sui temi del Sinodo e non solo. Sarà meglio aprire le orecchie perchè, e questo si vocifera sul titolo, «nova patria Christi Africa».
«Benedict Daswa: un uomo di dedizione, fede, integrità. Un uomo di Dio. Un martire». Si apre con queste parole la homepage del sito www.daswabeatification.org.za, creato appositamente in vista della beatificazione di Benedict Samuel Tshimangadzo Daswa, primo martire sudafricano riconosciuto dalla Chiesa, morto il 2 febbraio 1990. La cerimonia avverrà il 13 settembre, a Tshitanini, nella diocesi di Tzaneen, alla presenza del card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.
Dal Corriere della Sera, 24 maggio 2015 - «Serve il confronto, non le ideologie. Metodo sinodale per il bene di tutti»:«[In merito al disegno di legge sulle unioni civili] il problema è la ricerca della verità su ciò che riguarda l'uomo. E non guardo alla categoria del «contro», un cristiano che si mette «contro» qualcuno o qualcosa già sbaglia passo...Nel piano inclinato si trovano a loro agio le ideologie. A me piacerebbe un tavolo orizzontale, sul quale poniamo le nostre ragioni. Non si tratta di fare a chi grida di più, i «pasdaran» delle due parti si escludono da sè. Ci vuole un confronto tra gente che vuol bene a tutti». Da il Fatto Quotidiano, 12 agosto 2015 - Migranti, Galantino (Cei): «Governo del tutto assente, da piazzisti ancora fanfaronate»«Salvarli in mare non basta: occorre una politica mirata a creare integrazione. A pochi giorni dalla polemica contro i «piazzisti da quattro soldi» che «dicono cose insulse pur di raccattare voti», monsignor Nunzio Galantino torna a parlare di immigrazione e punta il dito contro l'esecutivo che è «del tutto assente sul tema immigrazione«, ha detto il segretario generale della Cei a Famiglia Cristiana, spiegando che «non basta salvare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale«…poi Galantino rilancia: «I piazzisti sono molti, piazzisti di fanfaronate da osteria, chiacchiere da bar che rilanciate dai media rischiano di provocare conflitti. Ci sono vescovi che ospitano immigrati a casa propria e non si sono mai riempiti le tasche di soldi, anzi. Lo fanno anche Salvini, Zaia e Grillo?»».
In Olanda esiste la multigenitorialità gay o le plurifamiglie omosessuali. Si tratta di questo ed attenzione a non perdervi tra i legami di «parentela». Jaco e Sjoerd sono una coppia di omosessuali maschi «sposati» tra loro. Hanno anche un altro amico omosessuale, Sean, che ha rapporti sessuali con loro. Jaco e Sjoerd vorrebbero sposare anche Sean ma purtroppo, loro dicono, la poligamia sia etero che omosessuale è vietata in Olanda: »Jaco e io siamo sposati da otto anni. Purtroppo non possiamo sposare Sean, altrimenti lo avremmo già fatto in un batter d'occhio«. Ma proseguiamo. Daantje e Dewi sono una coppia lesbica. Anche loro sono «sposate». I cinque si conoscono da anni. La coppia lesbica avrà un figlio tramite una sesta persona. Ora vogliono che questo figlio sia educato da tutti e cinque gli omosessuali. Dunque si sono recati dal notaio per sottoscrivere un regolare contratto di educazione multigenitoriale gay: «Cinque genitori con uguali diritti e doveri, divisi in due famiglie: queste sono le condizioni del contratto che tutti noi abbiamo firmato e sottoposto al notaio«....
Le hanno tolto Dio, la famiglia e le hanno regalato la «libertà ». In morte di Ilaria Boemi
Ha riempito il suo profilo Facebook di proprie foto, la bambina morta a Messina sulla spiaggia. Primi piani dei suoi piercing, la perlina infitta sulla lingua, delle sue pettinature: a cresta, a rasatura alta…tutti per convincersi di esistere, povera sciocca bambina.«Guardatemi, sono qui, sono interessante! Sono dark!». No poverina, a nessuno interessavi. Le foto che hai postato sono tutti «selfie», perchè chi volevi ti fotografasse, nè bella nè brutta com'eri? Troppo palesemente fuori posto, ancora bambina, in quel travestimento da dura, con gli occhi infantili che non riuscivano a nascondere lo spavento di essere abbandonata in questo mondo? Eri standard, eri una dei tanti, delle nullità da discoteca. Non hai interessato nemmeno i tuoi «amici» dark, che appena sei caduta in spiaggia se ne sono scappati, e per tre giorni non hanno detto nulla, tremanti come vermi - vermi quali sono, quali sono stati educati a divenire: sballo, egoismo, narcisismo, sensualismo, trasgressione, in una parola, «Libertà»...
Fa più rumore un albero che cade di un monastero che cresce. Come quello dei carmelitani del Wyoming
Avanzano i lavori del nuovo monastero carmelitano«New Mount Carmel», fra le praterie del Wyoming, come ha documentato sul suo blog padre John Zuhlsdorf . Di questa affascinante avventura, da pionieri di Dio, Il Timone ha dato conto nel numero di dicembre 2012: «…Monsignor David Ricken, classe 1952, nato in Kansas, ordinato sacerdote nella diocesi di Pueblo in Colorado, in forza alla Congregazione per il clero in Vaticano tra il 1996 e il 1999, fu fatto vescovo nel 2000 e spedito nella diocesi di Cheyenne, in Wyoming, povera di risorse e di strutture: non certo una meta ambita per un pastore giovane ed energico. Negli otto anni del suo ministero, prima di essere spostato a GreenBay, nel Wisconsin, Ricken non si adeguò alla situazione anodina che trovò: ideò un corso estivo di formazione all'apostolato per adulti, aprì una scuola primaria e secondaria intitolata a Giovanni Paolo II, riuscì a raccogliere i fondi per la costruzione di una nuova sede per una scuola di suore a Cheyenne e soprattutto diede il via a uno dei più interessanti college cattolici del Paese. Per la sua intraprendenza il suo nome fu iscritto nella Hall of Fame dell'educazione cattolica americana. E non fu solo protagonista di una «rinascita» scolastica. Ricken fece sapere ad amici vescovi del suo desiderio di avere un ordine contemplativo in diocesi. Il vescovo di Minneapolis passò l'informazione a padre Daniel Mary Schneider, un carmelitano che, dopo un'esperienza in un eremo dell'ordine in Minnesota, era giunto alla conclusione che i tempi richiedevano una forma di vita simile a quella dell'eremitaggio, per rigore, ma comunitaria. Padre Daniel contattò monsignor Ricken e nel 2003 potè fondare una nuova famiglia religiosa a Cody, il paese di Buffalo Bill. Un'esperienza inedita, di clausura maschile, fra le praterie e i rilievi che si spingono verso Yellowstone. Silenzio, preghiera, liturgia secondo il rito carmelitano antico e lavoro manuale. Oggi i Carmelitani del Wyoming spopolano sui blog cattolici americani con la pubblicità delle loro t-shirt e del loro caffè, il Mystic Coffee, un'idea per sostentarsi venuta dal fratello di padre Daniel, attivo nel settore della distribuzione alimentare. La comunità conta dieci giovani tonsurati e, dato l'interesse che ha suscitato - 500 richieste e contatti vocazionali negli ultimi anni - ha in sogno un progetto. Ha acquistato un grande ranch a una cinquantina di chilometri più a nord - a Meeteetse, un borgo visitato di tanto in tanto dai grizzly - con l'idea di costruire un monastero maschile chiamato New Mount Carmel. Un modo per riallacciarsi all'esperienza dei primi carmelitani, quei crociati e pellegrini che si ritirarono anche loro in mezzo alla natura, sul monte Carmelo in Palestina, e per dimostrare che l'America ha ancora bisogno di pionieri, ma della preghiera».
«Giusto bruciare chiese e moschee». I vescovi della Terra Santa denunciano il rabbino Gopstein
Gli ordinari cattolici della Terra Santa hanno denunciato un rabbino estremista che nei giorni scorsi ha approvato in pubblico il bruciare chiese e moschee, dicendo che esso era «secondo la legge» ebraica.L'Assemblea degli ordinari cattolici, radunati lo scorso 7 agosto, hanno diffuso una lettera in cui si afferma che «la comunità cattolica in Terra Santa ha paura e si sente in pericolo». Per questo, oltre a denunciare le dichiarazioni del rabbino, i leader cattolici domandano «alle autorità israeliane… che garantiscano una vera protezione ai cittadini cristiani di questo Paese, come pure ai loro luoghi di culto».L'appello degli ordinari cattolici si riferisce a una dichiarazione di Benzi Gopstein, leader del gruppo estremista Lehava. Durante una conferenza, in risposta a uno studente ebreo di una yeshiva di Gerusalemme, che gli domandava «se lui era favorevole a bruciare chiese nella Terra di Israele», Giopstein ha risposto: «Rambam [Maimonide] ha stabilito o no di distruggere [l'adorazione degli idoli]? L'adorazione idolatrica deve essere distrutta. [Perciò] è un semplice sì. Dov'è il problema?»...
Meglio il parroco di Renzi. Ecco il ‘Bonus bebè’ di duemila euro di don Stefano Bimbi
L'hanno già ribattezzato il «bonus prete» e si tratta del contributo di duemila euro che don Stefano Bimbi, giovane e intraprendente parroco di Staggia, piccola frazione di Poggibonsi (Si), ha deciso di elargire alle coppie che mettono al mondo il terzo figlio.Come si legge sul sito parrocchiale, il bonus è riservato «alle coppie di cittadinanza italiana, regolarmente sposate in chiesa e residenti a Staggia, dal terzo figlio (in poi), sarà dato il giorno del battesimo un assegno da € 2.000». Un modo per «dare un aiuto concreto in questo momento di crisi alle famiglie che con coraggio accettano il dono di un figlio!». «Come sapete - si legge ancora -, la nostra parrocchia non ha risorse se non le offerte che liberamente le donano i fedeli. Il bilancio della parrocchia non è rose e fiori, ma ciononostante il Consiglio per gli Affari Economici ha deciso all'unanimità di stanziare una somma destinata appunto a dare un aiuto alle famiglie numerose (fino esaurimento fondi stanziati in bilancio)».Dall'inizio dell'anno a oggi sono quattro i bambini nati cui è andato il contributo. Don Stefano ha spiegato che «se le possibilità economiche ce lo consentiranno, in futuro estenderemo il contributo anche alle famiglie straniere. Me lo auguro vivamente. Al momento siamo partiti dagli italiani, non possiamo fare di più».
Il secolarismo diffuso cerca di assimilare la Chiesa, come già avvenuto in altri momenti storici: è quanto ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, nell'omelia pronunciata questa mattina in occasione della festa di San Lorenzo. «In alcuni Paesi occidentali - ha detto - gli edifici religiosi sono venduti, la partecipazione alla Messa festiva è molto bassa, la cultura contro la vita e la famiglia domina, basta pensare all'aborto, all'infanticidio, all'eutanasia, all'uso commerciale del corpo umano, al dominio del profitto, all'indifferenza pratica di fronte a esodi di disperati costretti da miseria, guerra, persecuzione a cercare fortuna altrove».«Forse - ha aggiunto - la Chiesa in Occidente sta diventando minoranza, in mezzo a un deserto di secolarismo diffuso che fa pensare ad altri momenti della storia. Secolarismo che sempre ha cercato di assimilare la Chiesa a categorie mondane, perchè si trova spiazzato davanti ad una Chiesa che, indicando l'Invisibile e l'Eterno, sfugge ai parametri del mondo e, parlando di un altro Mondo, può meglio parlare a questo mondo».Il porporato ha poi parlato dell'attualità dell'insegnamento di San Lorenzo: «l'imperatore voleva i beni della Chiesa di Roma, e Lorenzo avrebbe potuto trattare sul quanto, cedendo sul principio dell'autonomia della Chiesa e sul primato dei poveri: togliere alla Chiesa le risorse significa impedirle di compiere la sua missione che è quella di predicare il Vangelo e di farne le opere. Ma il diacono Lorenzo tenne fermo il principio - un certo pensiero direbbe che è stato intransigente - e ci ha messo la vita. Ha pubblicamente dissentito, è andato contro corrente non solo rispetto al potere politico, ma anche - ha concluso - rispetto al pensare di allora».
Perchè i fautori del «matrimonio» gay possono trovare in Nerone un modello e un patrono
Considerate questo articolo un dotto mea culpa. A lungo ho sostenuto l'impossibilità di contestare il «matrimonio» omosessuale per il semplice fatto che mancano argomenti positivi per sostenerlo. Affermare che un omosessuale non ha diritto a sposare un altro uomo non è diverso dall'affermare che un unicorno non ha diritto a essere un programmatore informatico. La proposizione è intrinsecamente assurda e contestarla significa darle credito illimitato. A riprova di questo fatto, ho sottolineato che mai prima della fine del secolo XX, almeno entro i confini della civiltà occidentale, si è pensato al matrimonio tra due persone dello stesso sesso.Purtroppo, però, sul secondo punto la memoria storica mi ha tradito. Ecco quel che scrive Svetonio (70-126) nelle Vite dei Cesari, al libro VI, intitolato Nerone: «Avendo castrato il giovane schiavo Sporo e volendo persino cambiarne la natura da maschile a femminile, lo prese in moglie secondo il normale rito matrimoniale con tanto di dote e di velo nuziale». E, continua lo storico romano, «questo Sporo, agghindato come un'imperatrice e trasportato in lettiga, Nerone se lo portò nelle corti di giustizia e nei mercati di Grecia, quindi a Roma nelle botteghe dei ritrattisti, baciandolo di continuo con passione» (VI 28). Malgrado il tono severo di Svetonio, si era, dopo tutto, in un'epoca intollerante, retriva, dal suo resoconto risulta chiaro quanto Nerone fosse in anticipo sui tempi nel riconoscere la «costruzione sociale del gender» e «la mobilità del desiderio», dunque nell'agire in base a essi, tanto da divenire un «modello» utile agli odierni guerrieri del gender: «Avendo prostituito il proprio stesso senso del pudore a tal punto da avere insozzato quasi ogni parte del proprio corpo, alla fine escogitò una specie di gioco: ricoperto delle pelle di un animale selvatico, si faceva liberare da una gabbia e assaliva i genitali di uomini e di donne legati a un palo, e, dopo avere dato sufficiente sfogo alla propria furia, si abbandonava al suo liberto Doriforo. A questi si concesse come una sposa, esattamente come lui aveva già preso Sporo, imitando persino i gridi e i gemiti delle vergini che vengono stuprate» (VI, 29)....
Hiroshima, Nagasaki e l’olocausto dimenticato della Chiesa giapponese
Sul perchè dopo aver incenerito Hiroshima gli americani vollero sganciare una seconda bomba atomica su Nagasaki, il 9 agosto 1945, per piegare il Giappone a una resa che era già inevitabile, gli storici hanno fornito delle spiegazioni di carattere bellico. Fatto sta che in un colpo solo vennero cancellati oltre due terzi del cattolicesimo nipponico. Un cattolicesimo praticamente azzerato due volte nell'arco di tre secoli: l'altra volta fu con la persecuzione che culminò nella rivolta di Shimabara, di cui ha dato conto Rino Cammilleri nel suo stupendo romanzo storico «Il Crocifisso del Samurai», e nel Quaderno del Timone «La grande rivolta dei samurai cristiani».
«In quel tempo, Gesù prese con sè Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: 'Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia'. Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: 'Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!'. Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto».
Chi dice che le suore sono finite? Documentario su una storia d’amore che continua, negli Usa
Verrà presentato ufficialmente il 15 agosto «For love alone», documentario di 18 minuti sulla bellezza e la vitalità della vita religiosa femminile negli Usa. A commissionarlo è stato il Council of Major Superiors of Women Religious (Cmswr), l'organismo che riunisce le superiori maggiori delle congregazioni rimaste fedeli al magistero e al senso profondo della vita consacrata. Rappresenta circa il 20% delle suore americane, quel piccolo resto che non solo ha resistito all'impatto della secolarizzazione, ma in tanti casi - dalle Missionarie della Carità, alle Sisters for Life, visibili nel trailer - è sorprendentemente in crescita. Il Cmswr è nato infatti come contraltare alla Leadership Conference of Women Religious (Lcwr), il «cartello» delle congregazioni femminili finite nel mirino della Santa Sede per i noti problemi di ortodossia, obbedienza e sfaldamento interno. Un gigante privo di ricambio vocazionale, di età media molto avanzata, sulla via di un apparentemente irreversibile e malinconico tramonto.
A marzo è stato firmato l'Indiana Religious Freedom Restoration Act, una legge sulla libertà religiosa la cui conseguenza più immediata è l'apertura della prima Church of Cannabis (Chiesa della Cannabis). Si tratta di una chiesa evangelica che prevede l'assunzione di marijuana come 'sacramento'; ai fedeli, secondo la norma appena approvata, sarà consentito farne uso nel corso delle cerimonie religiose. La Chiesa non potrà comprare o vendere la sostanza, ma la produrrà per il proprio consumo.La legge si conforma a quella federale approvata 20 anni fa con la quasi unanimità del Congresso e che è stata recepita da molti Stati con il supporto bilaterale di gruppi religiosi e associazioni civili. In Indiana però ha incontrato l'opposizione di associazioni LGBT che temono il verificarsi di effetti disciminatori: secondo il nuovo ordinamento, lo Stato tutela il diritto di coscienza di ogni cittadino ad agire secondo il proprio orientamento religioso; i ministri di culto che, ad esempio, non vogliano celebrare matrimoni tra coppie dello stesso sesso possono rifiutarsi di farlo, anche se le unioni omosessuali sono negli Usa un diritto costituzionale. Il governo locale ha quindi emesso un emendamento in cui garantisce che nessun diritto verrà violato.Uno degli effetti della legge è la possibilità da parte di gruppi e associazioni di ottenere l'approvazione come ente religioso a parità di diritti, dignità e status fiscale di altre Chiese riconosciute. Questo avviene se si posseggono dei requisiti, caratteristiche riconoscibili come un'organizzazione ecclesiastica, una dottrina, la credenza in uno o più esseri soprannaturali e in un destino ultraterreno. Il giudizio avviene in base a criteri dettati dall'esperienza e dalla consuetudine: quello che assomiglia a una religione, è una religione. Il rischio è nell'arbitrarietà di chi giudica, se cerca delle analogie che non sempre trovano un riscontro. Nel caso della Church of Cannabis l'esito è stato favorevole e a decorrere dal primo luglio appena trascorso è ufficialmente una nuova religione.Gli imperativi sono «vivi, ama, ridi, impara, crea, coltiva, insegna». Il fondatore è Bill Levin, proprietario di un'agenzia di marketing; in un'intervista al Washington Post si è definito «non religioso, ma orientato a una spiritualità da condividere tra individui ispirati dall'amore e dalla comprensione». Lo strumento attraverso cui raggiungere questo stato compassionevole è la cannabis sativa, attualmente illegale in Indiana sia per scopi ricreativi che terapeutici. Non è la prima volta che l'America affronta il problema dell'assunzione rituale di sostanze stupefacenti: a fine '800 la Chiesa del Peyote (Native American Church) riuniva molte etnie nordamericane che soffrivano una condizione di emarginazione e disagio. Il cactus allucinogeno veniva consumato in 'gemme' e simboleggiava la sacralità della memoria ancestrale, l'unità intertribale e, finalmente, il riscatto.Levin invita ad adottare come 'testo sacro' The Emperor Wears No Clothes (il re è nudo) di Jack Herer, un libro degli anni '80 caposaldo dell'attivismo americano per la depenalizzazione della cannabis. Le linee guida di comportamento, riassunte in «dodici comandamenti», esortano all'adozione di uno stile di vita rispettoso e al consumo consapevole della «pianta che guarisce anche da malattie e depressione'.
Si amplia la già ampia comunità religiosa di Casarsa: giovedì a Roma prenderà i voti Chiara Ciol, giovane ex insegnante di scuola media e figlia del grande fotografo Elio.Una scelta maturata negli ultimi anni, già adulta dopo la laurea e un periodo di insegnamento in diverse scuole.Dopo un intenso priodo di formazione, la casarsese prenderà i voti della congregazione chiamata delle Salesiane di Don Bosco che si dedica soprattutto all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù in diversi istituti come convitti, oratori, asili e scuole, ma anche ad opere pastorali e sociali in Italia e all'estero, con missioni in Africa e in America Latina.Ciara Ciol cresciuta a Casarsa, si è laureata in conservazione dei beni culturali all'università di Udine e in questi anni si è dedicata all'insegnamento di materie letterarie in diverse scuole medie della provincia di Pordenone.Accanto a questo ha sempre affiancato fin da piccola una intensa attività nella parrocchia di Casarsa: da giovane nel gruppo scout, poi come catechista, componente del consiglio pastorale, nell'animazione dei centri di ascolto interfamiliari e nel gruppo di riflessione sul Vangelo.Negli ultimi anni ha cominciato il percorso vocazionale che la porterà a prendere i voti: la cerimonia si svolgerà giovedì a Roma nella basilica del Sacro Cuore di Gesù.Chiara Ciol è figlia del fotografo Elio, conosciuto a livello internazionale, per le sue opere. Con il padre Chiara ha anche collaborato nel catalogo «La luce incisa» che ha accompagnato una delle esposizioni fotografiche.La congregazione delle Figlie di Maria Ausuliatrice è stata fondata da san Giovanni Bosco nel 1873 per estendere anche alla gioventù femminile la possibilità di accedere all'istruzione e alla formazione professionale.Una congregazione che presente in 92 nazioni e fino a cinque anni fa contava 14 mila 300 religiose con mille 455case.Chiara Ciol va ad aumentare la comunità religiosa che proviene da Casarsa che da decenni conta decine di sacerdoti e suore, molti dei quali che hanno prestato o prestano servizio nelle missioni in diverse parti del mondo. (d.s.)
Altro che difendere i cristiani dall’Isis: all’Occidente interessa rovesciare Assad. Punto
L'ambiguità dilaga nella guerra, sempre più da barzelletta, della Coalizione internazionale contro lo Stato Islamico. A dieci giorni dall'intervento militare turco contro lo Stato Islamico ma soprattutto contro i curdi che dei jihadisti sono acerrimi nemici, anche gli Stati Uniti avviano una nuova campagna aerea che non può non suscitare perplessità...
Quando la profanazione dei cimiteri diventa uno «sport», c’è qualcosa che ribolle nel sottosuolo
PARIGI - Crocifissi spaccati o capovolti, lapidi distrutte. Una quarantina di tombe cristiane sono state profanate nell'est della Francia, nel cimitero di Labry. 'Nel pomeriggio i poliziotti hanno scoperto gli effetti di un raid nel cimitero del Comune di Labry, nel dipartimento de Meurthe-et-Moselle', recita una comunicato nel ministero dell'Interno, precisando che si tratta della quinta profanazione dall'inizio dell'anno. 'Questi atti inaccettabili meritano una risposta penale dura, gli investigatori dovranno individuare i responabili', ha detto il ministro, Bernard Cazeneuve. Il Comune di de Labry è a una trentina di chilometri a ovest di Metz, nell'est della Francia. 'Noi prendiamo tutto questo molto sul serio', ha detto alla France Presse de Briey, Yves Le Clair. Secondo lui, '35 ornamenti funebri, soprattutto crocifissi e lapidi, sono stati staccati e quattro di questi disintegrati'. Il cimitero militare, che si trova accanto a quello civile, non ha subito alcun danno. Non è detto però che il raid abbia una matrice religiosa. 'Potrebbe anche essere l'azione di giovani idioti', ha aggiunto il procuratore.Sempre nell'est del Paese, a febbraio, erano state profanate centinaia di tombe in un cimitero ebraico. Pochi giorni fa 22 tombe cristiane erano invece state danneggiate nella zona dell'Isère.
E se Dio stesse usando la Russia? Perchè la nuova statua di san Vladimir a Mosca ci riguarda
E poi dice che uno tifa Vlad! No, non l'Impalatore vampiresco, ma lui, Vladimir Putin. Che ha annunciato l'erezione di una colossale statua in Mosca a San Vladimiro, Vladimir I il Santo, Gran Principe di Kiev e cristianizzatore della Rus'. Cadono i mille anni dalla sua morte e Putin ha indetto in suo onore un grandioso galà al Cremlino con centinaia di ospiti. Dopo, naturalmente, aver preso parte alla solenne cerimonia religiosa in cattedrale col patriarca Kirill. Putin ha ridato grande lustro alla tradizione religiosa della Santa Russia, premia le famiglie numerose, non vuol sentir parlare di gender e ideologia Lgbt, finanzia e ricostruisce chiese e monasteri, ha perfino richiamato il Papa in mondovisione per essersi distratto dal bacio alla Vladimirskaya, l'icona della Madre di Dio protettrice di tutte le Russie...
Perchè è giusto dare l’unzione degli infermi anche a una persona non più consapevole
L'azione pastorale deve tendere a far vivere a tutti, personalmente e comunitariamente, una partecipazione consapevole, attiva e fruttuosa alle celebrazioni liturgiche. Ma il mistero di Dio e dei suoi doni è molto più grande della nostra consapevolezza.
La prima notizia storicamente accertata di un'apparizione risale a Gregorio di Nissa (335 392), che narra della visione della Vergine avuta da un altro vescovo greco, Gregorio Taumaturgo, nel 231. Ma la tradizione ci porta ancora più in là nel tempo. Il Santuario del Pilar a Saragozza, ad esempio, avrebbe avuto origine da un'apparizione di cui fu protagonista l'apostolo Giacomo, evangelizzatore della Spagna, nell'anno 40. Uno dei più grandi esperti viventi, l'abbè Renè Laurentin, nel suo monumentale Dizionario delle apparizioni della Beata Vergine Maria, pubblicato in italiano nel 2010, ha raccolto oltre duemila interventi straordinari della Madonna dagli inizi del cristianesimo a oggi.Una storia oltre modo complessa, nella quale spiccano le quindici apparizioni - un numero risicatissimo - che hanno avuto un riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa. Vale la pena di elencarle (di seguito il luogo, gli anni in cui si sono verificate e il nome dei protagonisti): Laus (Francia) 1664-1718, Benôite Rencurel; Roma 1842, Alfonso Ratisbonne; La Salette (Francia) 1846, Massimino Giraud e Melania Calvat; Lourdes (Francia) 1858, Bernadette Soubirous; Champion (Usa) 1859, Adele Brise; Pontmain (Francia) 1871, Eugène e Joseph Barbedette, François Richer e Jeanne Lebossè; Gietrzwald (Polonia) 1877, Justine Szafrynska e Barbara Samulowska; Knock (Irlanda) 1879, Margaret Beirne e diverse persone; Fatima (Portogallo) 1917, Lucia Dos Santos, Francesco e Giacinta Marto; Beauraing (Belgio) 1932, Fernande, Gilberte e Albert Voisin, Andrèe e Gilberte Degeimbre; Banneux (Belgio) 1933, Mariette Bèco; Amsterdam (Olanda) 1945-1959, Ida Peerdemann; Akita (Giappone) 1973-1981, Agnes Sasagawa; Betania (Venezuela) 1976-1988, Maria Esperanza Medano; Kibeho (Ruanda) 1981-1986, Alphonsine Mumereke, Nathalie Ukamazimpaka e Marie-Claire Mukangango. Ma cosa vuol dire riconoscimento ufficiale? «Significa che la Chiesa si è espressa favorevolmente attraverso dei decreti» spiega il mariologo Antonino Grasso, docente all'Istituto superiore di Scienze religiose di Catania, autore nel 2012 di Perchè appare la Madonna? Per capire le apparizioni mariane (Editrice Ancilla). «Secondo le norme emanate dalla Congregazione per la dottrina della fede nel 1978 - continua Grasso - la Chiesa demanda al vescovo l'esame dei fatti, con un'analisi accurata affidata a una commissione di esperti, dopo la quale sempre l'ordinario diocesano esprime un pronunciamento. A seconda della particolarità dell'apparizione e delle sue 'ricadute' può occuparsene anche una Conferenza episcopale o direttamente la Santa Sede». Tre sono i giudizi possibili: negativo (constat de non supernaturali-tate), 'attendista' (non constat de supernaturalitate, sebbene questa formula non sia citata nella normativa del 1978), positivo (constat de supernaturalite). «Un caso di pronunciamento negativo - dice Grasso - è quello che si è avuto lo scorso marzo, quando l'arcivescovo di Brindisi-Ostuni ha misconosciuto le apparizioni di cui si diceva protagonista un giovane del luogo, Mario D'Ignazio». Il mariologo ricorda anche la possibilità di una situazione «intermedia», quella in cui un vescovo non si pronunci ufficialmente sulle apparizioni ma riconosca la «bontà» della devozione che esse suscitano e autrorizzi il culto: «A Belpasso, arcidiocesi di Catania, la Vergine sarebbe apparsa dal 1981 al 1986. Nel 2000 l'arcivescovo ha elevato il luogo a Santuario diocesano e anche il suo successore vi si reca ogni anno, all'anniversario delle apparizioni».Infine non va dimenticato che ci sono due apparizioni riconosciute di fatto: «La prima è quella di Guadalupe in Messico. Non ci fu un decreto ufficiale, ma il vescovo di allora fece costruire una cappella là dove aveva chiesto la Vergine e il veggente Juan Diego è stato canonizzato. Poi il caso di santa Caterina Labourè a Parigi: ci fu solo una lettera pastorale del vescovo che autorizzava l'uso della medaglia miracolosa, non un suo decreto, perchè suor Caterina non volle farsi riconoscere, nemmeno dalla commissione d'inchiesta, alle domande della quale rispose solo tramite il confessore».
Da Hollywood all’omicidio di suor Mainetti: il principe delle potenze dell’aria si muove… via etere
Mentre sono al lavoro per l'edizione in lingua inglese, che fa seguito a quelle francese e polacca, del mio manuale sul satanismo, mi è capitato di chiedermi se l'argomento sia ancora così interessante da giustificare un libro che, di edizione in edizione a partire dalla prima del 1994, è arrivato intorno alle cinquecento pagine. Oggi si parla certamente di più del fondamentalismo islamico o di «sette» nate alle periferie del cristianesimo, e il satanismo sembra un po' passato di moda. A rassicurarmi è intervenuta una clamorosa causa legale negli Stati Uniti, dove un'organizzazione chiamata Tempio di Satana si è rivolta ai tribunali chiedendo in nome del pluralismo religioso che in Oklahoma, dove davanti al parlamento statale c'è una stele con i Dieci Comandamenti, questa sia affiancata da una statua «alternativa» del Diavolo che indottrina due bambini, che il gruppo «satanista» ha già bell'e pronta e che ha fatto vedere ai giornalisti in una conferenza stampa a Detroit.Lo scorso 30 giugno la Corte Suprema dell'Oklahoma ha deciso che non può obbligare lo Stato a collocare di fronte al Parlamento la statua di Satana, ma può costringerlo a rimuovere la stele con i Dieci Comandamenti, per non violare la libertà religiosa dei satanisti e di altri che non si riconoscono nella tradizione giudeo-cristiana (leggi qui la sentenza). Una richiesta di riesame presentata alla Corte Suprema dall'avvocato generale dello Stato dell'Oklahoma è stata respinta il 28 luglio. Il Tempio di Satana canta vittoria: afferma di avere ottenuto quello che voleva, e che collocherà la sua statua altrove. Torna dunque il satanismo? Per modo di dire.Il Tempio di Satana è diretto da un certo Lucien Greaves, ignoto fino a qualche mese fa agli studiosi del satanismo, sino a quando non è emerso che ha cambiato nome. In precedenza si chiamava Doug Mesner, nome che corrisponde a uno dei tanti discepoli del fondatore del moderno satanismo americano, Anton Szandor LaVey, che si sono poi messi in proprio fondando minuscole organizzazioni. La pubblicità della vicenda dell'Oklahoma ha indotto la Chiesa di Satana fondata da LaVey a San Francisco a pubblicare un duro comunicato stampa firmato dal suo attuale leader Peter Gilmore, secondo cui il Tempio di Satana non ha le centinaia di membri di cui si vanta, anche se ha un po' di denaro, non rappresenta l'autentica tradizione satanista e neppure la capisce, e forse a rigore neppure esiste ma è il risultato di uno scherzo giocato ai media creduloni (clicca qui). Lasciando queste beghe a Greaves e a Gilmore, possiamo chiederci che cosa rappresenta il satanismo oggi.Il satanismo moderno inizia con il cineasta underground di Hollywood, Kenneth Anger, e con il suo amico Anton Szandor LaVey, fondatori nel 1961 di un'organizzazione chiamata Magic Circle e nel 1966 della Chiesa di Satana. Negli stessi anni Mary Ann Maclean e suo marito Robert de Grimston Moor fondano a Londra The Process, un'organizzazione oggi non più esistente costruita intorno a una teologia «luciferiana» particolarmente sofisticata. I primi anni della Chiesa di Satana di LaVey sono quelli del maggiore successo giornalistico, grazie all'adesione di personalità di Hollywood. La Chiesa di Satana è peraltro piagata, sin dalle sue origini, da problemi interni ed esterni. All'interno si sviluppa una tensione tra il satanismo «razionalista» di LaVey, che interpreta sostanzialmente Satana come il simbolo di una rivolta razionalista e atea contro la religione e la morale, e un'ala «occultista», il cui leader è il luogotenente stesso di LaVey, Michael Aquino, all'epoca colonnello dell'esercito americano, specializzato in guerra psicologica e disinformazione). Queste tensioni portano nel 1975 a uno scisma e alla fondazione da parte di Aquino del Tempio di Set.Quanto alla Chiesa di Satana, sopravvissuta con difficoltà alla morte di LaVey nel 1997 e alle successive dispute anche giudiziarie sulla sua eredità, ha avuto una sorta di revival negli anni 2000 ed è ampiamente presente su Internet. Oggi la sua influenza appare particolarmente diffusa nell'area scandinava, dove interagisce con un'ampia subcultura musicale satanista. Nonostante il successo in Scandinavia il satanismo organizzato resta comunque un fenomeno minuscolo, con non più di qualche migliaio di seguaci in tutto il mondo. Da questo satanismo degli adulti, che si articola in gruppi che hanno una continuità dottrinale e rituali, capi identificabili, sedi, talora anche pubblicazioni si deve distinguere un satanismo giovanile, talora chiamato satanismo «acido», per la sua associazione assai frequente con la droga. Quest'ultimo è composto da gruppuscoli di giovani, privi di una continuità organizzativa e rituale e di contatti con i gruppi del satanismo organizzato, che mettono in scena rituali satanici «selvaggi» o caserecci sotto l'influsso di film, trasmissioni televisive, fumetti, musica. I due filoni - adulto e giovanile - hanno tra loro collegamenti solo indiretti. Ma degli eccessi del secondo il primo non può dirsi innocente, perchè gioca il tipico ruolo del «cattivo maestro».Nei gruppi giovanili è più facile che sia completamente perso il senso del limite fra metafora e realtà, e che quindi - spesso sotto l'influsso della droga - si trascenda in atti di violenza carnale, e in casi molto rari (ma non inesistenti) si verifichino anche sacrifici umani, come mostra il gravissimo episodio italiano delle Bestie di Satana venuto alla luce in Lombardia nel 2004 con la scoperta di almeno tre omicidi perpetrati da un gruppuscolo di satanisti del Varesotto. Il caso di Varese è un monito per tutti quelli che dimenticano che il satanismo - se rischia talora di essere sopravvalutato nelle sue dimensioni quantitative - non è però mai innocuo. In Italia, prima del caso delle Bestie di Satana, un campanello d'allarme era del resto già suonato il 7 giugno 2000 con il caso di Chiavenna (Sondrio), quando una religiosa della congregazione delle Figlie della Croce - Suore di Sant'Andrea, suor Maria Laura Mainetti, era stata uccisa da tre ragazze, tutte minorenni, che avevano dichiarato di voler sacrificare la suora a Satana. La religiosa - di cui è iniziato nel 2005 il processo di beatificazione - era morta chiedendo a Dio di perdonare le sue assassine. Le tre ragazze non erano in contatto con nessun gruppo organizzato di satanisti, e avevano tratto da Internet i loro rituali fai da te.Neppure le Bestie di Satana facevano parte, peraltro, di potenti network nazionali o internazionali di satanisti: i processi lo hanno esplicitamente escluso. Forse i media farebbero bene a sottolinearlo, perchè ipotizzando fantasiosi complotti mondiali dietro questi drammi dello squallore giovanile il rischio è che qualcuno - specie tra i giovani psicologicamente e culturalmente più deboli - rimanga non solo spaventato ma affascinato. Il modo più efficace di mettere in guardia i giovani è quello di mostrare questi satanisti per quello che sono: perdenti senza onore e senza idee, con pochi seguaci, non potenti principi delle tenebre ma - molto letteralmente, e nel senso peggiore del termine - poveri diavoli. Spiace che la Corte Suprema dell'Oklahoma li abbia presi sul serio. O forse è il collegamento del piccolissimo Tempio di Satana con l'attivismo Lgbt che ha fatto, come spesso accade, la differenza.
E san Francesco disse ai suoi: «Fratelli, voglio mandarvi tutti in Paradiso!»
Le fonti narrano che una notte dell'anno 1216, san Francesco è immerso nella preghiera presso la Porziuncola, quando improvvisamente dilaga nella chiesina una vivissima luce ed egli vede sopra l'altare il Cristo e la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Essi gli chiedono allora che cosa desideri per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco è immediata: «Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe». «Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli dice il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza».
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