«Dica a Garibaldi che quello che lui chiama il Vampiro del Vaticano oggi ha detto Messa per lui»
La carità è l'amor di Dio e l'amor del prossimo per amore di Dio, la «pastoralità» è la conduzione del gregge secondo quella prudenza soprannaturale che mira a portare il maggior numero di persone all'unico fine coi mezzi voluti da Dio e non dagli uomini. La carità di Pio IX s'esercitò dunque in primis nella verità, con la sua fermezza nella dottrina e nella politica, con le sue encicliche e i suoi documenti che in un'epoca di smarrimento riportarono la luce perenne e sempre nuova delle immutabili verità rivelate, basti citare lo sforzo della convocazione del Concilio Vaticano I, senza scordare tutta la mole di lavoro teologico-dottrinale che precedette e seguì il Concilio del Primato. Nulla è più santamente pastorale per il successore di Pietro che il «confermare i fratelli» nell'unica vera fede di Cristo, secondo le parole stesse del Redentore. E alla difesa della verità s'accompagna sempre il martirio, che non sempre è di sangue, ma che è spesso martirio dell'anima, martirio della reputazione, martirio per il dolore provato dai propri compagni di battaglia, che hanno condiviso quella che agli occhi del mondo è una disfatta, come in quel 20 settembre 1870. L'indomani Pio IX, affacciandosi per dare la sua benedizione agli zuavi pontifici - e qui si vede anche tutta la sua calda umanità - dovette ritirarsi dal balcone perchè non riusciva a trattenere le lacrime, facendo sua non solo la sofferenza della Chiesa, ma anche la pena di quei giovani valorosi che contro ogni speranza umana avevano voluto offrire a Pietro il proprio tributo. Ecco il Pastore amorevole, che fa di tutto perchè anche Vittorio Emanuele II - che oggettivamente aveva ben meritato la scomunica - possa morire riconciliato con Dio, se necessario revocando temporaneamente il provvedimento in punto di morte fino agli sperati segni di ravvedimento. Quella stessa carità pastorale che manda a dire a Garibaldi, allorquando scorrazza per il Lazio: «dica a Garibaldi che quello che lui chiama il «Vampiro del Vaticano» anche stamattina ha detto Messa per lui».
Chi puà fermare il cardinale Zen? A 82 anni, in piazza per difendere la libertà della sua Hong Kong
82 anni compiuti ha passato la notte in piazza con il movimento degli studenti. Tra i protagonisti delle proteste di queste ore, a Hong Kong, c'è ancora una volta il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, il battagliero vescovo emerito dell'ex colonia britannica. Dal 2009 ha ormai lasciato la guida della diocesi al suo ex ausiliare John Tong Hong, oggi anche lui cardinale; ma a manifestare il suo appoggio esplicito ai movimenti che si battono per la democrazia e i diritti umani in Cina non ha rinunciato. Soprattutto quando in gioco c'è la salvaguardia del principio «un Paese, due sistemi», in forza del quale - anche dopo il ritorno sotto la giurisdizione di Pechino nel 1997 - Hong Kong ha mantenuto spazi i suoi spazi di libertà. Anche nel braccio di ferro in corso sulle regole per le elezioni del 2017 - quelle a suffragio universale per il nuovo governatore, che Pechino vorrebbe restringere a un ballottaggio tra candidati «accettabili» - il cardinale Zen ha scelto, così, di spendere la sua autorevolezza. Già in giugno aveva dato vita a una marcia di tre giorni attraverso la metropoli, per sostenere il referendum per l'autonomia indetto dal movimento Occupy Central. E quando sabato gli studenti hanno dato il via all'occupazione pacifica del distretto finanziario, anche il porporato si è unito alla protesta. «E arrivato il tempo di mostrare veramente che vogliamo essere liberi e non schiavi», ha detto parlando alla folla. Poi, ieri notte, quando la polizia ha iniziato a utilizzare i lacrimogeni per disperdere la folla, il cardinale Zen ha invitato gli studenti a tornare a casa: «Una vittoria con il sacrificio di vite umane non sarebbe una vittoria». Ribadendo però che non si tratterebbe di una sconfitta e che la battaglia proseguirebbe sotto altre forme.
«Il processo di riconciliazione tra la FSSPX e Roma non avverrà in qualche stanza privata del Vaticano, ma dentro il cuore dei cattolici di entrambi gli schieramenti». Non dimentichiamolo mai.
'Cristiada', l'oramai famosissimo film sull'epopea dei cristeros messicani, approderà anche nelle sale cinematografiche italiane. Accadrà a partire dal 15 ottobre. Il merito è tutto della Dominus Production, la casa di distribuzione cinematografica fondata e diretta a Milano/Firenze da Federica Picchi che ne ha acquisito i diritti di doppiaggio e distribuzione nel nostro Paese.
Pubblichiamo l'omelia pronunciata dal cardinale Silvano Piovanelli alla Messa per la Giornata del Timone - Tsocana che si è tenuta a Staggia Senese (Siena) lo scorso 20 settembre.
Qualcuno si ricorderà come nel 2011 la diocesi di Orange, in California, sia stata protagonista di una delle operazioni immobiliari più onerose, audaci e discutibili per una diocesi negli ultimi anni: l'acquisto della imponente Chrystal Cathedral, realizzata nell'80 dall'architetto Philip Johnson e di proprietà della congregazione protestante Crystal Cathedral Ministries, fondata dal telepredicatore Robert Schuller, finita in una complessa procedura fallimentare. Il costo dell'operazione fu di 40 milioni di dollari, ma le perplessità furono dovute alla possibilità e all'opportunità di convertire al culto cattolico un edificio certamente spettacolare e suggestivo, ma progettato con criteri alieni a quelli della liturgia cattolica. Come ricorda wikipedia, «il Reverendo Robert Schuller, dopo aver fondato la propria congregazione cristiana protestante nel 1955, commissionò questa chiesa per diffondere il suo messaggio attraverso l'architettura. Egli fu ispirato dal legame della religione con la natura, infatti affermava che la spiritualità si esprimeva al meglio a contatto con il cielo e il mondo circostante, non in un ambiente chiuso da strutture pesanti. In risposta a questo Philip Johnson produsse una straordinaria struttura in vetro». Schuller che secondo alcuni sarebbe tra l'altro anche un altro grado della massoneria statunitense.In ogni caso, quello qui sopra è il video che mostra lo stato dei lavori di trasformazione della Chrystal Cathedral nella più anomala delle Cattedrali degli Stati Uniti.
Un film sulla vita di Stephen Hawking, testimonial vivente contro l’eutanasia. Parla Enzo Pennetta
All'età di 21 anni Hawking, brillante studente di cosmologia, viene colpito da una grave patologia. Secondo i medici gli restano due anni di vita. Diventerà uno dei più famosi scienziati della nostra epoca, marito e padre di sei figli. Allo stesso modo in cui il suo corpo si indebolisce, la sua fama accademica sale alle stelle. Al di là di come oggi la pensa su Dio e le stelle, l'origine della vita e l'aldilà, colpisce dunque molto il fatto che, stando alla mentalità dominante, un genio indiscusso come quello di Hawking sarebbe in realtà una candidato perfetto per l'eutanasia.
«L’astrologia mi attira… ». Precisazioni doc sul perchè starne lontani e sul come evitare di caderci
Pillole di apologetica per tutti, ma soprattutto un bel vademecum su come comportarsi concretamente di fronte all'assalto di una delle tentazioni più diffuse del nostro tempo
Tre anni fa Mark Davies, vescovo di Shrewbury in Inghilterra, ha voluto affidare all'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote un prezioso tempio altrimenti destinato all'abbandono, il Santuario dei santi Pietro, Paolo e Filomena. Il Rito romano tradizionale e in particolare l'adorazione eucaristica hanno rigenerato in breve tempo la chiesa attirando fedeli e pellegrini. Il video che ripotriamo è l'ennesima testimonianza di come a poter ridare linfa e giovinezza alla Chiesa sia solo il ri-orientarsi integrale a Dio, ad Deum qui leatificat Iuventutem meam.
Il monaco ortodosso: «Cattolici, su divorziati e risposati state alla larga dalla pratica ortodossa»
Sono un monaco della Chiesa ortodossa, sulla via della conversione al cattolicesimo. Ho deciso percorrere questa strada per numerosi motivi, quasi tutti di tipo dottrinale. Benchè la mia presa di consapevolezza della verità del cattolicesimo sia stata un processo graduale, ci sono state comunque cose che subito mi hanno fatto capire che il cattolicesimo era da prendere sul serio...
Abbiamo bisogno di grandi teologi che difendano la fede dei piccoli. 11 nuovi candidati per l’Italia
Abbiamo parlato tempo fa della ripresa delle vocazioni dei domenicani in Gran Bretagna. Della loro vitalità nella provincia nord orientale degli Stati Uniti. Della loro vitalità anche intellettuale nel centro studi di Washington. Sul Timone dello scorso maggio abbiamo dato conto del successo in Irlanda dell'opera apologetica di padre McKevitt, il mensile Alive!. E di notizie incoraggianti che arrivano dalla famiglia dei Frati Predicatori se ne potrebbero aggiungere altre, da diversi Paesi. Qui ne riportiamo una che riguarda per una volta l'Italia:«Martedì 16 settembre 2014, giorno in cui si fa memoria di due campioni della fede San Cornelio papa e San Cipriano vescovo di Cartagine, un qualcosa di molto speciale è avvenuto sotto lo sguardo materno della Vergine dell'Arco (presso Napoli): La Vestizione di 11 nuovi frati.La vestizione è una cerimonia antica che trae le sue origini nel lontano medioevo, e che ha mantenuto intatto il suo fascino nonostante l'avvicendarsi dei secoli e dei cambiamenti.Durante il canto del Vespro i giovani aspiranti si presentano davanti al Priore Provinciale ed alla comunità dei frati e, una volta prostratisi per terra a forma di croce, chiedono la misericordia di Dio e dei fratelli. Questo è un gesto che ogni volta commuove chi lo vede, vi lascio immaginare lo stupore e l'emozione di parenti e amici! Esso è simbolo della presa di coscienza di una necessità impellente, che non ci fa andare avanti: la necessità di Dio.Dopo aver implorato la Misericordia ognuno di essi ha ricevuto l'abito di San Domenico per mano del proprio Priore Provinciale. Il nostro Priore Provinciale, fr. Aldo Tarquini, ha avuto la grazia di vestire il suo primo novizio, fr. Domenico Maria Vendemmiati, giovane ragazzo sardo già membro della fraternita laica (Terz' Ordine) di Arezzo.Questi 11 ragazzi hanno compreso che al centro del loro cuore non vi può essere spazio per le seduzioni del mondo ma che solo Dio li può rendere pieni di ogni ricchezza. Per questo motivo hanno lasciato tutto e tutti ed hanno bussato alla porta dell'Ordine Domenicano. E proprio con la vestizione dell'abito che comincia un periodo molto speciale chiamato Noviziato. In questo periodo di preghiera, studio e vita comune gli 11 novizi cercheranno di discernere la volontà di Dio su di loro e se proprio l'Ordine Domenicano può essere il mezzo terreno a loro adatto per giungere alla Vera Felicità che è Dio.La stupenda cerimonia si è conclusa con il tradizionale canto della Salve Regina secondo gli antichi toni propri dell'Ordine: una lunga schiera di domenicani in processione ha invocato la Vergine Santa, affinchè Ella possa volgere i suoi occhi misericordiosi su questi suoi nuovi figli.fr. Manuel Russo, O.P.»
Le persone più prudenti? Quelle che si rivolgono all’angelo custode. C’è tanto di studio scientifico
Su un campione di 198 persone che credono nell'angelo custode, il 68% assicura che questa convinzione influenza il comportamento. La maggior di loro dichiara di essere meno proponsa al rischio
La potenza della natura che ci sovrasta ci richiama al nostro imprescindibile ruolo di dominatori del creato.
Se Dio non punisse i malvagi sarebbe ingiusto, anche se è vero che Egli mostra il suo amore facendo misericordia. Tuttavia la vera misericordia non si attua a scapito della giustizia, ma operando, come dice giustamente Padre Serafino, meglio e al di sopra della giustizia, che comunque va sempre rispettata. Se un peccatore è perdonato e non è punito, ciò non è ingiusto, ma è un'opera divina.Non si deve opporre l'amore alla giustizia. Esiste infatti e deve esistere un amore per la giustizia. La punizione o l'uso della forza in se stessi non sono peccato, ma lo sono quando la pena è ingiusta, o troppo mite o troppo severa, e quando si usa la forza non in difesa del bene, ma per fare il male. Occorre dunque odiare l'ingiustizia e praticare la giustizia imitando la stessa giustizia divina...
Moda zombie, a Londra vendono un hamburger che cerca di ricreare il sapore della carne umana…
Una boutade, ovvio. Ma indica che il nostro cervello è oramai bollito. In salsa barbecue.
Sproloquia il guru della medicina Umberto Veronesi: «Una canna fa meno male di una sigaretta»
Il medico più gettonato d'Italia, lo scenziato tra i più celebri dello Stivale, il gran luminare ritiene in piena coscienza medica e scientifica che una sigaretta faccia molto più male della droga. Per questo chiede a gran voce (e non da oggi) la legalizzazione degli stupefacenti. Stupefacente.
Questo è quello che il Cristo crocifisso raccomanda di fare al vecchio parroco sconcertato dalla follia moderna, in Don Camillo e don Chichì: «Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l'asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più; ogni giorno nuove anime inaridiscono perchè abbandonate dalla fede. Ogni giorno di più uomini di molte parole e di nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri. Uomini d'ogni razza, d'ogni estrazione, d'ogni cultura».
Made in Italy: Loppiano, quel pezzo di Chianti che da 50 anni esporta nel mondo fede e vino
«I pionieri ricordano che la prima avanguardia arrivò sulle colline del Chianti con una cinquecento, la prima domenica d'ottobre 1964 e non c'era praticamente nulla: casolari diroccati e terreni incolti a parte. 50 anni dopo, Loppiano è un centro internazionale che ha totalizzato oltre 1.200.000 presenze da tutto il mondo, si sostiene con attività economiche, conta una decina di scuole di formazione alla fraternità per giovani, adulti, famiglie, sacerdoti; ha assistito alla nascita del polo Bonfanti che ospita una trentina di aziende che aderiscono al progetto di Economia di Comunione; ha un santuario intitolato alla Madre di Dio, la Theotokos che fa parte di un complesso architettonico con centro congressuale, sale polivalenti e un Istituto Universitario, Sophia.L'apertura ufficiale di questo anno di festeggiamenti - con eventi che si snoderanno lungo tutto il 2015 - sarà sabato 4 ottobre 2014, all'Auditorium di Loppiano, a partire dalle ore 19.00. Ha annunciato la propria partecipazione, Maria Voce, neo eletta Presidente dei Focolari».
Forse che Scalfari voglia imbucarsi al Sinodo? Con la sua teologia da biscottino della fortuna?…
In una sua articolessa trita e ritrita tutta la «dottrina» del «papa laico». Piena di luoghi comuni, di problemi che non ci sono mai stati, di domande a cui si è già risposto (e bene) mille volte.
La legge italiana sul matrimonio non consente le 'nozze' tra persone dello stesso sesso. Per quanto lacunosa possa essere, difendiamola quella legge.
«Certamente nell'eucaristia, a determinate condizioni, è presente un aspetto di perdono, tuttavia essa non è un sacramento di guarigione. La grazia del mistero eucaristico attua l'unità della Chiesa come sposa e corpo di Cristo e questo esige in chi riceve la comunione sacramentale l'oggettiva possibilità di lasciarsi incorporare perfettamente a lui. Alla luce di questo intrinseco rapporto si deve dire che ciò che impedisce l'accesso alla riconciliazione sacramentale e all'eucaristia non è un singolo peccato, sempre perdonabile quando la persona si pente e chiede a Dio perdono. Ciò che rende impossibile l'accesso a questi sacramenti è invece lo «stato» (condizione di vita) in cui coloro che hanno stabilito un nuovo vincolo vengono a trovarsi. Una condizione che domanda di essere cambiata per poter corrispondere a quanto si attua nei due sacramenti».
Da 700 anni se ne stavano lì, ancora mano nella mano, sotto un metro di terra nella campagna del Leicestershire, in Inghilterra. In quello che era il cimitero di un'antica cappella. Si tratta quasi certamente di una coppia di sposi che neanche la morte è riuscita a separare fino in fondo. A scoprire i due, che se ne sarebbero stati in pace e in intimità probabilmente per altri secoli ancora, sono stati degli archeologi dell'università di Leicester.
Bashar al-Assad non è il massimo, ma i suoi nemici… Sono i leader cristiani siriani a dirlo agli USA
«I ribelli? Non chiamateli 'combattenti per la libertà'», dice mons. Armash Nalbandian, primate della Chiesa armena di Damasco.
Sinodo/2: De Paolis sui divorziati “risposati”: «In gioco una legge divina, proclamata da Gesù»
«La prassi è fondata sulla dottrina. Non si può cambiare una prassi se questo cambiamento contraddice la dottrina. Spesso ci si appella alla pastoralità in opposizione alla dottrina, che sarebbe astratta e poco aderente alla vita concreta. E una visione errata della pastorale, dal momento che una pastorale in contrasto con la verità creduta e vissuta dalla Chiesa si trasformerebbe facilmente in arbitrarietà nociva alla stessa vita cristiana».
Marini nuovo prefetto della Congregazione per il culto divino? Per qualcuno non ci sono più dubbi
Sarà monsignor Piero Marini il nuovo prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti? Secondo un alto prelato non ci sono dubbi: la scelta è caduta su di lui, manca solo l'annuncio. Marini, 72 anni, arcivescovo, è stato maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, dal 1987 al 1º novembre 2007.Prenderebbe il posto del cardinale Antonio Cañizares Llovera, nominato lo scorso 28 agosto arcivescovo di Valencia.
Secondo appuntamento del pomeriggio ieri a Tirana è stata la celebrazione dei Vespri nella Cattedrale di San Paolo con i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i movimenti laicali. Il Papa, visibilmente commosso per le toccanti testimonianze di un sacerdote e di una religiosa che hanno vissuto la persecuzione comunista, ha messo da parte il discorso scritto e ha parlato a braccio.Due testimonianze molto forti: un sacerdote diocesano, don Ernest, racconta i suoi 18 anni di prigione sotto il regime comunista ateo, i 10 anni di lavori forzati, le torture. Suor Maria, religiosa stimmatina, dice: «non so come abbiamo fatto a sopportare tanto, ma Dio ci ha dato forza, pazienza e speranza». Il Papa si commuove, fino alle lacrime, e li abbraccia con affetto. Commentando la Lettura dei Vespri, afferma: «non sapevo che il vostro popolo avesse sofferto tanto! Un popolo di martiri».
Sarà in libreria davevro a breve con il titolo Permanere nella verità di Cristo: Matrimonio e Comunione nella Chiesa cattolica e pubblicato dalle edizione Cantagalli di Siena. Che su questo argomento decisivo annunciano persino l'uscita di altre due opere: Il Vangelo della famiglia nel dibattito sinodale. Oltre la proposta del Cardinal Kasper di don Juan Josè Pèrez-Soba e del prof. Stephan Kampowski, prefazione del cardinale George Pell; e Divorziati «risposati». La prassi della Chiesa primitiva di padre Henry Crouzel S.J. (1918-2003), con prefazione del cardinale Carlo Caffarra.
A gennaio Papa Francesco si recherà in visita apostolica in Sri Lanka, l'antica Ceylon. Con tutta probabilità canonizzerà il beato Giuseppe Vaz, avendo già dato il «via libera». Una storia, quella del beato Vaz, gloriosa ed esemplare.
Il «regalo di nozze» di Dio all’umanità
Per il card. Gerhard Ludwig Müller l'obiettivo principale del'imminente Sinodo sulla Famiglia dev'essere il ricupero pieno dell'idea sacramentale del matrimonio. Solo così si può (ri)dare finalmente speranza autentica a un mondo sbalestrato, a partire dai più giovani. Per gentile concessione dell'editore, proponiamo alcuni stralci decisivi del libro La speranza della famiglia (trad. it. Ares, Milano, 2014) in cui Carlo Granados intervista il Prefetto della Congregazione della Dottrina della fede. Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE w:LsdException Locked="false" Sem
Chi fa la guerra al Papa? Breve cronistoria di un tentativo di mescolare le carte e la dottrina
La strategia è chiara: far passare quanti difendono la dottrina tradizionale della Chiesa in fatto di famiglia e matrimonio - vescovi, cardinali, teologi - come «nemici del Papa», che tramano nell'ombra con strategie senza precedenti, come addirittura un libro in cui riaffermano la validità della visione della Chiesa contro i tentativi di trasformarla in qualcosa di simile a una denominazione protestante. Loschi figuri che vogliono discutere pubblicamente di cose di cui si dovrebbe parlare soltanto durante il Sinodo, e che impongono una discussione soltanto sulla comunione ai divorziati risposati quando il Sinodo dovrebbe occuparsi di tante altre sfide che riguardano la famiglia. Ieri avevamo già commentato l'editoriale sul Corriere della Sera di Alberto Melloni, (clicca qui) ma il Corriere insiste, stavolta con Massimo Franco, che cerca di ricostruire ancora più precisamente questo clima da congiura di palazzo contro lo spirito innovatore di papa Francesco. E a dare man forte ci pensa anche La Stampa, che addebita ai cardinali «conservatori» un clima da guerra da cui ovviamente il cardinale Walter Kasper rifugge, lui - si confessa a Vatican Insider - ha posto solo delle questioni, peraltro «in accordo con il Papa»: nessuna volontà di cambiare la dottrina, ci mancherebbe, ma solo domande su come aiutare persone e coppie nei casi complessi...
«A differenza di quanto succedeva solo un anno fa, c'è un popolo disposto a mobilitarsi e a metterci la faccia per la libertà di espressione, di educazione, di coscienza. Mentre il relativismo dilaga e molti sembrano rimanere indifferenti c'è una rete da Nord a Sud che non solo informa e forma, ma che è pronta a farsi vedere, uscendo dalle sale dei convegni e dalle sagrestie, uscendo allo scoperto per rivolgersi al cittadino comune e svegliare le coscienze sopite.Il fatto che il Ddl Scalfarotto sia in qualche modo congelato (anche grazie alla nostra azione di piazza) non ci farà cadere nel tranello di credere che allora la nostra libertà non sia in pericolo: il Governo da tempo ha annunciato un testo sulle unioni civili che equiparerà le unioni stesse al matrimonio e quindi renderà accessibile a tutti, anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso, l'adozione di bambini, nelle scuole l'educazione sessuale gender oriented viene imposta all'insaputa dei genitori, i giornalisti restano imbavagliati dalle linee guida e la Strategia dell'Unaar, che porta il timbro della Presidenza del Consiglio, è stata recepita e viene applicata costantemente. Non solo, a colpi di sentenze la magistratura di fatto apre la strada alla «produzione» di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso e come sapete, dirsi contrari a solo una di queste aberrazioni, oggi viene considerata omofobia.Le Sentinelle in Piedi non ci stanno.Per questo domenica 5 ottobre si scenderà in piazza tutti insieme. Sarà un evento unico poichè non esiste un'altra rete libera, oggi in Italia, pronta a scendere in piazza per difendere il cuore dell'uomo. E' la prima forma di resistenza pacifica del nostro paese e la stiamo portando avanti tutti insieme!»
Tre giovani neolaureati, Antonio Losa, Mattia Conti e Gabriele Lodi Pasini, hanno deciso di realizzare un cortometraggio, Le Prepersone, ispirato all'omonima opera dello statunitense Phil K. Dick, uno scrittore di fantascienza frequentatissimo dal cinema. Tutto senza scopo di lucro, con i pochi mezzi a diposizione. La storia da cui i tre giovani registi italiani hanno tratto ispirazione per Le Prepersone descrive un mondo in cui i bambini fino all'età di dodici anni, cioè finchè non sono in grado di risolvere equazioni matematiche di secondo grado, non vengono considerati giuridicamente «persone», ma solo appunto «pre-persone», con conseguente limitazione dei loro diritti ivi compreso quello alla vita. Le pre-persone possono dunque essere tranquillamente eliminate senza che ciò costituisca reato o scandalo, e questo vale ovviamente anzitutto per i bambini ancora nel grembo materno. Questa visione distopica, forse più reale di quanto possa sembrare a prima vista, viene messa in scena da Losa, Conti e Lodi Pasini in modo avvincente il cui scopo dichiarato è proprio quello di far riflettere: forse che il nostro mondo assomigli sempre di più forse all'incubo allora futuribile descritto a suo tempo da Dick?
Sacerdote in eterno. La commovente ordinazione di William Carmona sul suo letto di morte
William Carmona, 51 anni, seminarista della diocesi di Nashville (Usa) all'ultimo anno di teologia, è stato ordinato diacono e sacerdote lo scorso 8 settembre, nel suo letto d'ospedale a San Antonio, dove è morto due giorni dopo.Pochi mesi prima gli era stato diagnosticato un cancro inguaribile. Con il peggioramento improvviso delle sue condizioni di salute il vescovo di Nashville, David R. Choby, aveva deciso di ordinarlo immediatamente. Alla Messa Carmona non era più in grado di rispondere, ma aveva precedentemente espresso il suo assenso alle domande canoniche per ricevere il sacramento dell'Ordine.Carmona era originario della Colombia, primo di 13 fratelli. La sua era stata una vocazione adulta - aveva studiato economia aziendale e lavorato nel settore della sicurezza per il governo colombiano, prima di approdare negli Usa - ma aveva sentito il desiderio di diventare prete già all'età di 12 anni.La televisione dell'arcidiocesi di San Antonio ha ripreso il rito della consacrazione. Immagini tanto inusuali quanto toccanti, che parlano nel modo più potente, come ha detto il vescovo Choby nell'omelia, del «mistero Pasquale, nel quale le nostre vite si trasformano nella morte e risurrezione di Gesù», il nostro Sommo Sacerdote.
Ufficio delle Letture di ieri, mercoledì 17 settembre Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino [...] Vedete come lo stesso Paolo aveva ricevuto dal buon popolo di Dio un indumento di tal genere, quando diceva: «Mi avete accolto come un angelo di Dio. Vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati anche gli occhi per darmeli» (Gal 4, 14. 15). Ma, benchè gli fosse stato tributato un onore così grande, risparmiò forse i peccati degli erranti, per timore che gli venisse tolto quell'onore e gli fosse diminuita la lode per i rimproveri che loro faceva? Se avesse agito così, si sarebbe messo tra coloro che pascono se stessi e non il loro gregge....
Domenica si apre l’anno centenario dedicato a san Luigi Guanella. Lui apra le braccia a san Pio X
Domenica 21 settembre si apre ufficialmente l'anno centenario di don Luigi Guanella (1842-1915), che durerà fino al 2015. Fondatore delle congregazioni dei Servi della Carità e delle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza, si è sempre distinto per l'annuncio sincero di Cristo praticato attraverso la pronta sollecitudine verso i poveri.
Dimostrano una fede e una determinazione nel mantenerla che per noi europei figli della secolarizzazione può sembrare una cosa del passato, superata, una memoria di tempi antichi.
il cardinale Burke spiega il «chi sono io per giudicare» alla luce del catechismo e della Tradizione
Il cardinale Raymond Burke, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, ha rilasciato una lunga intervista televisiva in cui rettifica le errate interpretazioni del «Chi sono io per giudicare?» di papa Francesco, citazione che frequentemente è stata usata per insinuare un cambiamento dell'insegnamento della Chiesa in materia di omosessualità.L'intervistatore, Thomas McKenna, del Catholic Action Insight, ha chiesto a Burke di indicare qualche caso in cui si possano esprimer giudizi alla luce del «Chi sono io per giudicare?» di Francesco.«Io devo giudicare gli atti, lo devo» ha risposto il cardinale. «Tutti i giorni noi giudichiamo certi atti; questa è la legge naturale: scegliere il bene ed evitare il male».Il cardinale ha aggiunto che, mentre possiamo giudicare atti gravemente peccaminosi, non possiamo invece affermare che una particolare persona sia in istato di peccato grave, perchè «forse si commettono quegli atti perfino senza aver conoscenza della loro grave peccaminosità o forse si commettono senza pieno consenso, chi può saperlo?». «Questa enunciata è solo una parte del giudizio, ma gli atti, sì, dobbiamo giudicarli, altrimenti non potremmo condurre una vita buona e morale» ha aggiunto.McKenna ha proseguito affermando che sarebbe errato interpretare la frase del Papa sostenendo che si tratta di un appoggio al matrimonio omosessuale, e Burke ha condiviso. Il cardinale allora ha toccato il tema della tolleranza e dell'intolleranza, che è al cuore del dibattito.«Io non sono intollerante verso coloro che si sentono attratti da persone dello stesso sesso», ha detto. «Ho una profonda compassione per loro e specialmente a causa della nostra odierna società in cui molti giovani sono trascinati alla pratica omosessuale, in cui non sarebbero caduti nel passato, per via della totale rilassatezza della morale e della corruzione dei costumi».«Io ho una profonda compassione per loro ma questa compassione significa che io voglio ch'essi conoscano la verità, per evitare atti peccaminosi per il loro bene e per la loro salvezza; è così che si cerca di aiutare una persona» ha aggiunto. «Oggi tale posizione è contestata da un'aggressiva propaganda omosessualista ma questo non significa che non sia il retto approccio da perseguire».Burke ha ammonito che ove noi rimanessimo in silenzio di fronte alle pressioni di un'aggressiva campagna omosessualista «contribuiremmo alla distruzione della nostra società». Per il cardinale l'approccio non è solo teorico ma anche pratico. Racconta che un giorno, dopo una Messa di Confermazione, una madre gli si avvicinò accusandolo di aver parlato «male» di sua figlia. Quando chiese a cosa lei si riferisse, la signora rispose che si trattava di articoli che egli aveva scritto per un giornale diocesano sulla tradizionale definizione di matrimonio. Sua figlia, disse la donna, era «sposata» con un'altra donna.«No», rispose Burke, «sono gli atti che commette tua figlia ad essere cattivi, non è tua tua figlia, ma lei ha bsogno di arrivare a comprendere la verità sulla sua situazione».Il prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica ha sostenuto che oggi vi sono molti equivoci in merito «e tristemente questo induce un gran numero di brave persone a non fare ciò che dovrebbero per aiutare qualcuno che soffre in una simile condizione».
Novantatre carmelitane scalze, da 24 Paesi diversi, unite in un coro virtuale per celebrare i 500 anni della nascita di santa Teresa D'Avila (nel 2015). E' il progetto realizzato dall'americano Scott Haines, che è riuscito a far cantare insieme le religiose disseminate nei cinque continenti. Il testo del canto è il famoso «Nada te turbe», la melodia è stata composta da sister Claire Sokol, del Carmelo di Reno, in Nevada, ispiratrice dell'iniziativa.Le suore hanno potuto scaricare via internet la musica, con tutti i sussidii necessari. Hanno registrato in un file audio la loro parte e l'hanno inviata ad Haines. Il quale ha montato il tutto in un coro al di fuori dello spazio e in un video che è un bellissimo omaggio alla mistica spagnola e alle sue figlie.
Il sogno dell’indipendenza scozzese passa attraverso gay, eutanasia ai bambini e altre cose cosa…
Aleggia presso molti cattolici una sorta di «mito scozzese». La Scozia, infatti, è presentata come una sorta di «Ultima Thule» della fede, un bastione della tradizione, una terra martire conculcata da un vicino potente che l'ha soggiogata e da cui sogna da sempre, ma non può, di liberarsi. La realtà però è un bel po' diversa
Domenica il Papa sarà a Tirana, in Albania. Preghiamo per lui senza scordare i martiri di Scutari
Scutari è considerata, a ragione, la roccaforte del cattolicesimo albanese, e una vera e propria terra dei martiri. Patì le angherie e le distruzioni operate dai turchi musulmani, poi è stata ricostruita e da ultimo è stato il comunismo ha scatenarsi con ferocia
Avevamo segnalato tempo fa l'intervento di una delle figure più autorevoli della Chiesa statunitense, il cardinale Francis George. Nonostante i gravi problemi di salute, l'arcivescovo di Chicago continua a tenere la sua rubrica sul sito del giornale diocesano, con immutato piglio di pastore. Questo un passaggio del suo ultimo scritto:[…] Negli anni recenti abbiamo assistito all'approvazione sociale e legale di ogni tipo di relazione sessuale che una volta era considerata «peccaminosa». Dal momento che la visione biblica di ciò che significa l'umano ci dice che non ogni tipo di amore o amicizia può essere espresso in una relazione sessuale, l'insegnamento della Chiesa su questi temi è visto come una prova di intolleranza nei confronti di ciò che la legislazione tutela e perfino impone. Quello che una volta era una questione di «vivi e lascia vivere», oggi è diventata una richiesta di approvazione. La classe dirigente - chi plasma l'opinione pubblica in politica, nella scuola, nel mondo della comunicazione, nell'intrattenimento - sta usando la legge per imporre la sua forma di moralità a ognuno […]Nuotare controcorrente significa oggi limitarsi l'accesso a posizioni di prestigio e di potere nella società. Significa che coloro che sceglieranno di vivere secondo la fede cattolica non saranno candidati a ruoli politici di livello nazionale, non saranno ai vertici dei maggiori quotidiani, non saranno di casa nelle maggiori università, non avranno carriere di successo come attori e uomini di show. Nemmeno i loro figli, che saranno visti con sospetto. Dal momento che tutte le istituzioni pubbliche, non importa chi ne sarà a capo, saranno agenti governativi e conformi alla richieste della religione ufficiale, lavorare come medici o in ambito legale diventerà più difficile per i cattolici fedeli. In alcuni Stati significa già che chi ha delle attività deve piegarsi a questa sorta di religione o venire sanzionato, così come i cristiani o gli ebrei sono sanzionati per la loro religione nei Paesi in cui vige la legge islamica, la sharia. […]
Verità rimosse: il ruolo del «darwinismo sociale» dietro la mattanza della prima guerra mondiale
Nel centenario dello scoppio della prima guerra mondiale, poco o nulla è stato scritto dell'impatto del darwinismo sociale sulla crescita del bellicismo alla fine dell'800 e all'inizio del '900, su come lo struggle for life, la lotta per la vita e la selezione del più adatto, vista come regola dello sviluppo della realtà biologica e quindi anche umana, abbia contribuito al furore che ha preceduto la Grande Guerra.Richard Weikart, docente di storia alla California State University, autore nel 2004 di From Darwin to Hitler, Evolutionary Ethics, Eugenics and Racism in Germany (Da Darwin a Hitler. Etica evoluzionistica, eugenica e razzismo in Germania), ha appena inaugurato un sito omonimo, da tenere segnato. Ospita un filmato dedicato appunto al link tra darwinismo e militarismo nella Germania del secondo Reich e non solo. Da vedere, anche se per ora è disponibile solo in inglese.
Ha i capelli biondi, lunghi. Si dipinge di rosso le labbra e dello stesso colore le unghie. Solo che fa il meccanico e ogni tanto la manicure va a pallino. Si chiama Pino e quando si traveste diventa Beatrice. Ha sposato Marianna, la badante rumena di sua mamma. Fanno un film, don Giusepep Cestone si commuove e dice che Gesù avrebbe fatto lo stesso.
«In fondo, è una specie di riabilitazione della vituperata 'Humanae vitae'», commenta Lucetta Scaraffia
Sinodo bollente: i vescovi tedeschi si schierano con Kasper. I cardinali Ouellet e Scola contro
I vescovi tedeschi appoggiano la svolta sulla questione della comunione ai divorziati risposati, secondo la via indicata dal cardinale Walter Kasper all'ultimo concistoro. E lo hanno voluto dire direttamente a uno dei più strenui oppositori di questa svolta - il cardinale e loro connazionale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della congregazione per la dottrina della fede - in un colloquio che è avvenuto nelle settimane scorse a Roma. A recarsi nella Città eterna è stata per la precisione una delegazione capeggiata dal vescovo di Osnabrück Franz-Josef Bode, ovvero i membri di un gruppo di studio organizzato dalla Conferenza episcopale tedesca. A riferire l'episodio è stato nei giorni scorsi il cardinale e arcivescovo di Monaco Reinhard Marx. Marx che parteciperà al Sinodo in qualità di presidente dei vescovi di Germania e, ha detto, porterà con sè un testo firmato dalla maggioranza dei presuli del proprio Paese.In merito al Sinodo arriva invece un segnale opposto da Oltre Atlantico, dall'edizione inglese della rivista teologica Communio. L'ultimo numero, uscito in questi giorni e intitolato Marriage: Theological and Pastoral Considerations, è articolato come una lunga critica a più voci del «teorema Kasper». Tra gli autori si distinguono i cardinali Marc Ouellet e Angelo Scola.
Primo forum internazionale sulle «famiglie numerose, futuro dell’umanità ». Dove? Al Cremlino…
«Immaginate una terra dove vita, famiglia, fede e cultura siano promosse dal governo. Dove le famiglie numerose non siano trattate come una piaga del pianeta, ma come il «futuro dell'umanità»». Così scrive John Henry-Weston su LifeSiteNews, il principale portale pro life al mondo, di cui è cofondatore, parlando del Forum internazionale che si tenuto mercoledì e giovedì scorso a Mosca; per la precisione al Cremlino. Tema, appunto, «La famiglia numerosa futuro dell'umanità». A organizzarlo sono state due fondazioni ortodosse e il governo russo ha dato il suo patrocinio.Circa 1000 i delegati da vari Paesi del mondo, esponenti di primo piano del mondo pro-vita. Tra le autorità russe presenti, il ministro della cultura, il vice presidente della Duma e il presidente della commissione parlamentare per la scienza, l'educazione e la cultura. Tra quelle religiose, il patriarca di Mosca Kirill, mentre è intervenuto in video-conferenza l'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. In apertura dei lavori è stato letto un saluto del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin che ha ribadito come, mentre «la crisi della famiglia imperversa in molti paesi, la Russia vuole proteggere la famiglia e i diritti dei bambini... affinchè la famiglia numerosa diventi la norma».Presente anche Gergely Prohle, Sottosegretario di Stato ungherese per gli affari internazionali e dell'Unione Europea, che, dopo aver ricordato come l'Ungheria sia stata tra i paesi maggiormente colpiti dall'inverno demografico, ha esposto alcune delle soluzioni che il Governo ungherese ha deciso di adottare (ad esempio: protezione della famiglia e della vita, a partire dal suo concepimento, a livello costituzionale).
Bianca nacque 32 anni fa come Jason, Nick 27 anni fa come Nicole. Sono i Bowser, una coppia di Washington formata da due transgender che non hanno cambiato chirurgicamente sesso solo perchè non hanno i soldi per farlo. Nel 2011 hanno deciso di avere dei figli. Quella che ora i piccoli chiamano 'mamma' è dunque il papà e quello che chiamano 'papà' è invece la donna che li ha portati in grembo per nove mesi. Vogliono raccontare tutti ai figli. La Rivoluzione totale.
Se nessuno deciderà di mettersi a fare il bene imitando la tenacia, la pervicacia e la dedizione con cui i Radicali fanno il male, più prima che poi l'Italia avrà pure l'eutanasia legale. Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE w:L
Lo dicono gli anticlericali e hanno ragione: l’unica Chiesa che illumina è quella che brucia
E un fatto pienamente comprovato nella vita di alcuni santi che la violenza dell'amore verso Dio si manifesta alle volte sotto forma di fuoco che riscalda e brucia persino materialmente la carne e le vesti vicine al cuore. San Pietro d'Alcantara per l'ardore della carità non poteva rimanere nella sua cella: si metteva allora a correre per la campagna per smorzare con l'aria fresca il fuoco che lo divorava. La carità che infiammava santa Caterina da Genova era tanto intensa che non si poteva avvicinare la mano al suo cuore senza sperimentare un calore intollerabile.
I cattolici del Paese protestano a gran voce. 'E peccato attribuire a una persona umana qualità o azioni che sono proprie solo di Dio', ha sottolineato l'arcivescovo di Caracas
Quest'anno va ancora così, ma magari già dal 2015 Miss Italia potrebbe ammettere in concorso pure i trans. Lo dice Patrizia Mirigliani, patron del concorso, dopo la recente polemica scatenata da Vladimir Luxuria che si è rifiutato di figurare tra i giurati del concorso di bellezza proprio perchè chiuso ai trans.
L’estremismo indù impone l’apostasia a 23 convertiti al cristianesimo. Lo chiama «ritorno a casa»
Le persone coinvolte avevano scelto il cristianesimo due anni fa. La cerimonia di 'riconversione' è stata organizzata da due associazioni estremiste.
Due amiche liceali vengono scambiate per una coppia omosessuale. Decidono allora di lasciarlo credere a tutti, entrano nella parte, ma alla fine tra loro la passione gay scoppia davvero. COntemporaneamente una delle due fra breccia nel cuore di un ragazzo intriganto dalla conquista di una lesbica. Ed è subito triangolo. Oggi la 'tivù dei ragazzi' è fatta così.
E finalmente anche in Italia esce il bel film «Cristiada». Ma per favore basta con le copie “pirata”
'Cristiada', il film sull'epopea dei cristeros messicani,del regista statunitense Dean Wright (con Andy García, Eva Longoria e Peter O'Toole) è stato finalmente doppiato anche in lingua italiana. Uscirà a metà ottobre, per la precisione il 15. Tutto a posto, allora? No, non proprio.
In ottobre esce Remaining in the Truth of Christ: Marriage and Communion in the Catholic Church (Ignatius Press, San Francisco) con scritti di mons. Walter Brandmüller, mons. Raymond Leo Burke, mons. Carlo Caffarra, mons. Velasio De Paolis, mons. Gerhard Ludwig Müller, padre Robert Dodaro OSA (che è anche il curatore generale dell'opera), padre Paul Mankowski S.J., il professor John M. Rist e mons. Cyril Vasil S.J. Come afferma l'editore, «in nessuno di questi casi, o biblici o patristici, questi studiosi trovano sostegno per quel tipo di 'tolleranza' dei matrimoni civili successivi al divorzio sostenuta dal cardinale Kasper»
La diocesi di Baton Rouge chiede alla Corte Suprema USA di difendere il segreto del confessionale
In maggio lo Stato della Louisiana ha stabilito che il confessionale di don Jeffrey Bayhi a Zachary può essere violato per raccogliere prove contro un laico oggi defunto della parrocchia, accusato di avere abusato di una ragazza allora 14enne. Ma consegnare un potere così in mano alla politica e ai tribunali significa scoperchiare il vaso di Pandora. E poi un prete che infrange il segreto del confessionale viene scomunicato. Ovvio che il vescovo di don Bayhi parta lancia in resta
E stata la diocesi di Peoria, in Illinois, che la causa di beatificazione l'ha proposta e sostenuta, a decidere la sospensione perchè la diocesi di New York non concedere il trasferimento della salma del vescovo sepolta nella cripta della cattedrale di St. Patrick. Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE w:LsdExcep
Nel secolo XVII diversi sacerdoti italiani chiesero al Pontefice di bandire per sempre la 'bevanda di Satana' di cui facevano largo impiego i musulmani. Ma il Papa fece di meglio. Sottrasse al demonio il caffè, e lo 'arruolò' fra le cose buone di Dio
Due notizie diverse ma analoghe, Due pugni nello stomaco. Due fotografie inquietanti del mondo in cui viviamo. Le agenzie per la stampa le battono in contemporanea, i giornali le riprendono in simultanea e il quadro che ne esce è da brivido.
Della non arbitrarietà del culto vi sono nell'Antico Testamento numerose e impressionanti testimonianze. In nessun altro passo, però, questo tema si manifesta con tanta drammaticità come nell'episodio del vitello d'oro (o meglio, del torello). Questo culto, guidato dal sommo sacerdote Aronne, non doveva affatto servire un idolo pagano. L'apostasia è più sottile. Essa non passa apertamente da Dio all'idolo: si vuole onorare Dio e si crede di poter rappresentare in modo appropriato la sua misteriosa potenza nell'immagine del torello. In apparenza tutto è in ordine e presumibilmente anche il rituale procede secondo le prescrizioni. E tuttavia è una caduta nell'idolatria.
Se per Google Maps la Trinità non è più santissima, ma una strada statale qualunque…
Sappiamo tutto di Twitter e di Facebook, e non c'è niente di male. Ma se un dì perdiamo la strada, e così decidiamo d'interrogare il famoso (e oggettivamente utile) stradario fornito gratuitamente all'universo mondo da Google, il motore di ricerca (e oramai il provider di servizi online) più famoso del mondo, e in questo modo scopriamo che le indicazioni fornmiteci relativamente a una certa località italiana scambiano disinvoltamente via S.S. (=santissima) Trinità per una strada statale qualsiasi finisce che ci cascano le braccia.... Possibile che nessuno si sia accorto del ridicolo errore?...
Il mondo dele scommesse di William Hill allunga l'elenco dei prodotti che vogliono imporsi nelle nostre case imponendoci il conformismo omosessualista
La grande testimonianza del beato Pietro To Rot (1912-1945), martire in Papuasia, che, padre di famiglia e catechista, fu ucciso con una iniezione letale di veleno dai giapponesi durante la Seconda guerra mondiale per avere difeso strenuamente l'unicità e l'indissolubilità del matrimonio iniezione di veleno letale.
L'Internazionale d'Arte Lgbte che, si svolgerà a Torino nella prima metà di settembre, si fa pubblicità con la foto di una donna nuda e obesa che calpesta icone di Gesù e di Maria, evoca sin troppo chiaramente la galassia lesbo-gay-bisex-trans e inneggia apertamente ai sette vizi capitali Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true" Name="B
La Chiesa nemica della scienza? Ma facciamo il piacere. San Giovanni Paolo II per esempio…
«Vi invito a scoprire, nell'integrale e grandiosa unità interiore dell'uomo, il criterio al quale debbono ispirarsi l'attività scientifica e lo studio, per poter procedere in armonia con la realtà profonda della persona, e quindi al servizio di tutto l'uomo e di tutti gli uomini» (san Giovanni Paolo II agli studenti universitari, aprile 1980)
Finendo la gravidanza in questo periodo, centinaia di donne cinesi decidono di ricorrere al cesareo per fare nascere i bambini prima del 1° settembre, data oltre la quale i figli potrebbero cominciare la scuola un anno più tardi. La legge, infatti, stabilisce che i bambini che compiono sei anni prima di quella data possono iscriversi alle elementari, mentre quelli nati dopo devono attendere un altro anno. Solo che questa pratica fa aumentare vorticosamente la percentuale di bambini che vengono al mondo prematuri, con tutte le difficoltà e i rischi che questo comporta.
E possibile impedire che «opere» così vengano esposte al pubblico, come si vuol fare ora ad Ajaccio, in Corsica? Noi crediamo fermamente di sì
«Di tutto c’era bisogno tranne che questa proditoria sentenza sulle adozioni alle coppie gay»
Non lo dice un vescovo di Santa Romana Chiesa, un moralista famoso, un filosofo di grido. Lo dice nientemeno che Simone Valiante, deputato del PD
Fra Samuel Heimler, 49 anni, della provincia tedesca dei Frati Minori, inizia la sua giornata con il Qi Gong, una serie di pratiche collegate alla medicina tradizionale cinese e in parte alle arti marziali che prevedono la meditazione, il controllo della respirazione e particolari esercizi psicofisici. Nei mesi estivi dorme in una piccola capanna in giardino, dove può sentire maggiormente il contatto con la natura rispetto alla sua classica cella.Heimler dà l'esempio alla sua comunità: è infatti il frate guardiano del convento francescano di Dietfurt, in Baviera, che da 34 anni ha virato verso l'Oriente nella sua ascetica, apprpfondendo il Qi Gong, il Tai-Chi Ch'uan, l'Ikebana, la danza sacra, ma soprattutto la meditazione zen, con la costruzione di un centro ad hoc in stile buddista giapponese.E sono quasi 2.000 le persone che partecipano ai 48 corsi che si tengono durante tutto l'anno: laici, religiosi, credenti e non credenti. Il boom di richieste è stato tale che se prima erano solo i frati a fare da guide alla meditazione, ora arrivano anche dall'estero maestri di Zen di riconosciuto prestigio.Spiega suor Paola, una frequentatrice assidua dei corsi: «Prima ero come un recipiente pieno. Seguivo le prediche durante la Messa con attenzione ma non riuscivo più a trattenere nulla. Le parole rimanevano solo parole. Attraverso lo zen ho vuotato quel recipiente e all'improvviso la Parola di Dio si è manifestata con una chiarezza e una profondità che da tempo non sperimentavo».
«Sub tuum presidium»: il legame dei cristiani con Maria era già fortissimo agli inizi della Chiesa
La più antica e famosa preghiera rivolta a Maria, Sub tuum praesidium, è stata trovata in un papiro egiziano, copto, che secondo molti studiosi risale al 111 dopo Cristo, quindi in epoca antichissima.Ed è una preghiera, una richiesta di intercessione rivolta dai primi cristiani alla Vergine Maria. Ascoltiamo questa preghiera antichissima: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta».Dunque, se noi cattolici invochiamo Maria e le chiediamo di intercedere presso Dio, di proteggerci e di liberarci dai pericoli, facciamo quello che hanno sempre fatto i veri cristiani, dalle origini e fino ai nostri giorni. In terzo luogo, noi cattolici prestiamo culto a Maria cercando di imitarne le virtù.
«Benvenuti in Giordania. In Giordania visse Gesù, in Giordania vivono ancora dei cristiani»
La Giordania porta ancora le impronte fisiche di Gesù. Lì Gesù fu battezzato dal cugino Giovanni, nelle acque del fiume appunto Giordano. Il 6% della popolazione giordana attuale è cristiana, soprattutto ortodossa e cattolica. Non tutti gli arabi sono musulmani. Non dimentichiamoli, non abbandoniamoli.
E qualcuno già fa il nome dell’integerrimo cardinal Gerhard Ludwig Müller come prossimo Pontefice
Cristallino, fermo, sempre pronto a dire pane al pane e vino al vino, il prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede è un grande leader della Chiesa di cui la Chiesa ha bisogno. Lo dice il noto commentatore cattolico Filip Mazurczak
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«Ratzinger ci ha esortato ad arrivare alla verità delle cose»
Un contributo su Benedetto XVI di Matthew J. Ramage, docente di teologia al Benedictine College
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Sono liberi dalle preoccupazioni mondane, spogliati di tutto, per rivestirsi soltanto di Dio, per confidare solamente in Lui
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«Nella fede una diversità ragionevole non può trasformarsi in relativismo»
Leggendo l’ultimo libro del cardinale cinese Joseph Zen abbiamo immaginato una intervista con il porporato. Le risposte sono le sue parole presenti nel testo