domenica 17 novembre 2024
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News Ottobre 2014

Prendete il Vangelo se volete un sano brivido di paura. E’ quel che si chiama timor di Dio

31-10-2014

Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono gia macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perchè molti sono chiamati, ma pochi eletti». (Matteo 22, 1-14)Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sè olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. Poichè lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perchè le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perchè non sapete nè il giorno nè l'ora. (Matteo 25,1-13)

«Tassa ecclesiastica», il doping della Chiesa tedesca e della sua influenza sulla Chiesa intera

31-10-2014

La prosperità economica che alimenta il Paese e la grande macchina della Chiesa cattolica tedesca è la stessa prosperità materiale che ne svuota le chiese, al punto che molte delle grandi cattedrali del Paese sono oggi più visitate dai turisti che dai fedeli.

A suo tempo fu fermato, ma ora il «progetto gender» di Cagliari ricompare in altre scuole

31-10-2014

Alcune associazioni familiari sono riuscite a fermare l'introduzione a scuola di un corso LGBT per bambini, ma lo stesso viene ora ripresentato cammuffatto in altre forme

L’eroicità della vita umana tra le pieghe di una notizia di cronaca apparentemente come molte altre

31-10-2014

Lo vede anche un cieco qual è - sempre - la differenza tra la vita e la morte, tra la dignità di una vita e la drammaticità di una morte, tra il cuore gettato oltre l'ostacolo per affermare la vita e la docile presa di coscienza di cosa è la morte.

«Gay per il Regno». Cronaca del primo forum italiano dei cristiani omosessuali ad Albano Laziale

30-10-2014

E passato sotto relativo silenzio il primo Forum italiano dei cristiani omosessuali, ospitato nella casa dei padri Somaschi nella diocesi di Albano Laziale, la scorsa primavera. Di seguito la cronaca di quell'incontro fatta a suo tempo dall'agenzia ultra-progressista Adista.

Una parrocchia veramente cattolica: una delle grazie più belle per conoscere Dio camminando con i fratelli

30-10-2014

Una parrocchia veramente cattolica non fa notizia, ma è una delle grazie più belle per conoscere Dio camminando con i fratelli. Non è possibile incorporarlo in questa pagina, ma segnaliamo un video sulla parrocchia del Santo Nome di Dnver, in Colorado, guidata da padre Daniel Cardo SVC. Starring, la famiglia Rodriguez. Vale pià di molte parole.

L’ONU non è capace di fermare i genocidi. Lo dice mons. Auza, l’osservatore permamente vaticano

30-10-2014

L'arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ha detto: «E il momento delle decisioni coraggiose dopo le lezioni ricevute dalla nostra incapacità di fermare recenti orrori del genocidio e in questo momento di plateali, massicce violazioni dei diritti umani fondamentali e del diritto umanitario internazionale».

C’ è un villaggio ai confini dell’ecumene umano in cui lo stendardo di Maria garrisce al vento

30-10-2014

Madonnaville è un piccolo tesoro di bellezza e di fede concretissima (altro che certe teologie) da preservare, un avamposto nel deserto: il deserto di allora quando qui non c'era praticamente nessuno e il deserto di oggi in cui tutti sono passati e nessuno sta rimanendo…

«Mancano preti, ordiniamo viri probati»: sarà il Brasile ad aprire una breccia nel celibato ecclesiastico?

29-10-2014

Dal Brasile mi giunge una notizia che costituirebbe una vera rivoluzione nella Chiesa. E cioè che si sta cercando il modo, in dialogo con la Congregazione per il Clero, di ordinare «ad experimentum» «viri probati» per sopperire alla mancanza di sacerdoti nelle diocesi dell'Amazzonia, dove le distanze sono enormi, il numero dei sacerdoti sempre più scarso, e le possibilità per alcune comunità cristiane di avere i sacramenti estremamente ridotte. Il motore dell'iniziativa sarebbe il card. Claudio Hummes, già prefetto della Congregazione per il Clero, ora arcivescovo emerito di San Paolo, dove continua però, nonostante gli 80 anni appena compiuti, a essere attivo in un incarico diocesano analogo a quello di Vicario episcopale e che ha attinenza con la regione delle Amazonas. Claudio Hummes è il cardinale che Jorge Mario Bergoglio ha voluto accanto a sè quando è apparso subito dopo l'elezione alla Loggia della basilica di San Pietro. Secondo alcuni esperti sarebbe proprio Claudio Hummes uno dei principali fautori e organizzatori dell'elezione di papa Francesco.

Alla Lettonia il record di divorzi in Ue: 77%. Ma dei matrimoni in Chiesa solo il 14% finisce

29-10-2014

La Lettonia con il 77% dei divorzi (dati 2011), è il Paese che in Europa detiene un triste primato, ma «il numero di matrimoni celebrati in Chiesa che poi finiscono è solo del 14%. Quindi c'è una grande differenza rispetto ai matrimoni civili che non sono stati preceduti da un serio processo di preparazione»: lo spiega sulla pagina web della Chiesa lettone l'arcivescovo metropolita di Riga, mons. Zbignevs Stankevis, al rientro dal Sinodo sulla famiglia

La Regione Veneto contro l’OMS. OK alla Festa della famiglia. Il plauso del Papa. Un’altra piccola vittoria

29-10-2014

Il Veneto si prepara ad essere la prima regione in Italia ad istituire una Festa della famiglia naturale...

Zbignevs Stankevis: doveva essere abortito, ora è arcivescovo di Riga e difensore della vita

29-10-2014

A sua madre fu proposto d'interrompere la gravidanza a causa dell'età avanzata. Ma la donna rinunciò all'aborto senza tentennamenti. Oggi l'arcivescovo di Riga è uno dei massimi testimonial mondiali a favore del diritto alla vita

Sinodo, la diocesi di Udine si schiera contro la linea Kasper. Chapeau. E le altre 225 in Italia?

28-10-2014

L'arcidiocesi metropolitana di Udine - Chiesa patriarcale sub-apostolica in quanto continuazione sotto altro nome dell'antichissimo patriarcato di Aquileia (la fondazione risale all'evangelista Marco discepolo di san Pietro) di cui l'arcivescovo udinese è erede, ne porta, ad es., tuttora l'abito rosso patriarchino - ha preso posizione sul tema oggetto del Sinodo ribadendo la dottrina di sempre e così sconfessando la linea Kasper-Forte.Intervistato da Francesco Dal Mas sul settimanale diocesano La Vita Cattolica monsignor Guido Genero, vicario generale dell'arcidiocesi udinese e illustre docente presso il locale Studio teologico, ha posizionato la diocesi friulana decisamente nel campo di quanti si oppongono alla linea Kasper.

Argentina, quei martiri cattolici uccisi dal terrorismo comunista che nessuno ricorda

28-10-2014

Per coloro che vantano una certa conoscenza della storia dell'Argentina degli anni '70 il giorno 24 marzo sarà ricordato come quello in cui ebbe inizio quel regime militare che andò dal 1976 al 1984, che provocò migliaia di desaparecidos e violò sistematicamente le libertà ed i diritti civili. Difficilmente però saranno a conoscenza in molti delle numerose morti violente provocate in quegli stessi anni dalle azioni terroristiche di gruppi come i montoneros (peronisti di sinistra) piuttosto che l'ERP (Ejercito Revolucionario del Pueblo, formazione di orientamento trotzkista), quando la realtà tristemente poco nota è che, stando alle stime contenute nel saggio Los Otros Muertos - Las victimas civiles del terrorismo guerrillero de los 70 di Carlos A. Manfroni e Victoria E. Villarruel, 1.094 persone trovarono la morte a causa delle organizzazioni guerrigliere nella sola decade degli anni '70, anche prima quindi dell'avvento al potere dei militari. Tra queste vittime vi sono alcune figure di intellettuali cattolici (Carlos Alberto Sacheri e Jordàn Bruno Genta) e di un membro dell'Azione Cattolica (Raùl Alberto Amelong) che a parer mio meritano di essere presentate anche ad un pubblico italiano.

Anti-darwinismo = non scientificità , ecco il colpo da maestro del laicismo. Ma è solo una grande frode

28-10-2014

Credere in Dio o credere in Darwin? Questo dilemma accettato da quasi tutti, atei e credenti, studiosi e persone di ogni livello di istruzione, è il riuscitissimo tentativo di sviare il dibattito sull'evoluzione e nascondere i limiti della teoria neo-darwiniana. Un astuto modo di far pensare che le uniche critiche alla teoria dell'evoluzione di tipo neodarwiniano siano esclusivamente di natura religiosa, il modo perfetto per alzare steccati e impedire un pericoloso confronto.

Su «MicroMega» la prof.ssa di filosofia è Valentina Nappi, pornostar. Prima ora, lezione di aborto

28-10-2014

E una che ama pornacchiare in pace e filosofare di conseguenza. Come un mucchio di gente oggi. Sì, non meriterebbe un rigo se non fosse che è finita su MicroMega, immancabilmente poi ripresa da l'Espresso, armi di istruzione di massa…

Correva il 1986, l’ex Sant’Uffizio stigmatizzava l’omosessualità . Nel 2014 non è cambiato nulla

27-10-2014

«Come accade per ogni altro disordine morale, l'attività omosessuale impedisce la propria realizzazione e felicità perchè è contraria alla sapienza creatrice di Dio. Quando respinge le dottrine erronee riguardanti l'omosessualità, la Chiesa non limita ma piuttosto difende la libertà e la dignità della persona, intese in modo realistico e autentico»

«Non abbiate paura di andare nei luoghi pubblici, come i primi Apostoli. Non è tempo di vergognarsi del Vangelo»

25-10-2014

Giovanni Paolo II, 15 agosto 1993: «Non abbiate paura di andare per le strade e nei luoghi pubblici, come i primi Apostoli che hanno predicato Cristo e la Buona Novella nelle piazze delle città e dei villaggi. Non è tempo di vergognarsi del Vangelo. E tempo di predicarlo dai tetti. Non abbiate paura di rompere con i comodi e abituali modi di vivere, al fine di raccogliere la sfida di far conoscere Cristo nella moderna 'metropoli'. Dovete essere voi ad andare 'ai crocicchi delle strade' e a invitare tutti quelli che incontrate al banchetto che Dio ha apparecchiato per il suo popolo».

Le pressioni di Human Rights Watch sui magistrati italiani contro le Sentinelle in Piedi

24-10-2014

Entrata a gamba tesa di Human Rights Watch nell'attualità italiana. L'organizzazione con sede centrale a New York e che vanta tra i suoi sostenitori anche George Soros - che contribuirebbe con ben 100 milioni di dollari alla gestione dell'ong -, punta il dito contro le Sentinelle in Piedi.Nello specifico Human Rights Watch sta facendo pressione sulla magistratura italiana affinchè giustifichi le posizioni dei contromanifestanti. Judith Sunderland, ricercatrice di Human Rights Watch, si è espressa chiaramente: «Il Pubblico Ministero deve ritirare le accuse.»A fronte di tutto quello che è accaduto, comprese le aggressioni fisiche, oltre a disturbare il corretto svolgersi delle manifestazioni delle Sentinelle in Piedi e a tenere una manifestazione non autorizzata, pare decisamente eccessivo che una ong intervenga per sentenziare a riguardo.La lobby LGBT sta utilizzando tutti gli strumenti per promuovere la possibilità da parte delle varie sigle omosessualiste di poter contestare tranquillamente tutti coloro che si oppongono al matrimonio gay ed all'adozione di minori da parte di gay senza incorrere in alcun problema.In nuce il concetto che la ong vuole far passare è che le Sentinelle in Piedi esprimono una posizione fortemente omofoba e, quindi, è legittimo contestarle. In qualunque modo.

Dalla kippah alla croce. La storia di Jean-Marie Setbon e della sua irresistibile attrazione per Cristo

24-10-2014

Ogni anno ci sono decine di migliaia di conversioni al cattolicesimo. Sono dati ufficiali e conosciuti. In Corea del Sud, negli Stati Uniti, in vari Paesi dell'Africa, in ogni luogo. Molti convertiti provengono da Chiese cristiane non cattoliche e molti dal paganesimo, mentre sono più rare le conversioni dall'islam o dall'ebraismo. La violenza psicologica - e a volte fisica - che si esercita sul convertito è difficile da eludere.Ad ogni modo, si verificano anche queste conversioni. Ne è una prova la toccante storia contenuta nel libro «Dalla kippah alla croce» di Jean-Marie Élie Setbon, un ebreo convertito al cattolicesimo dopo un processo lungo e complicato, quasi snervante, indubbiamente un cammino di pura coerenza. Dall'età di otto anni, Jean Marc - che dopo essersi battezzato ha cambiato nome - è stato fortemente attratto dal crocifisso. Era un bambino ebreo francese, circondato da amici cristiani e da chiese e con una famiglia ebraica che praticava a malapena, ma lui è una persona molto religiosa, e malgrado le sue inclinazioni cristiane ha deciso di seguire una delle correnti ebraiche più radicali, diventando un rabbino convinto.«Da quando mi ricordo, mi sono sempre sentito attratto da Gesù. Durante l'adolescenza volevo convertirmi al cristianesimo, ma sapevo che sarebbe stato uno scandalo, perchè quando un ebreo si converte la sua famiglia, anche se non è religiosa, lo vive come un tradimento. Le vie di Dio sono misteriose: volevo essere cristiano, ma sono diventato un ebreo ultraortodosso e poi ebreo hassidico. Il mio cuore mi portava verso Gesù, ma la mia testa resisteva e la mia identità ebraica pesava di più. Un giorno, alla fine, dopo un lungo cammino, Dio ha tolto il velo dai miei occhi...»Nel 2004 sua moglie è morta di cancro, e Setbon è rimasto solo con sette figli. Sono stati anni di autentica precarietà materiale: il rabbino e i suoi figli hanno dovuto attendere tre anni prima di godersi un giorno, uno solo, di vacanze. E stato il 6 agosto 2007 su una spiaggia della Normandia.La visione del mare gli ha provocato strane sensazioni, che ha collegato alla morte, quello stesso giorno, del cardinale Jean-Marie Lustiger, che aveva intrapreso il cammino dall'ebraismo al cattolicesimo. Tornato a Parigi, le sensazioni si sono intensificate. Setbon non smette di farsi il segno della croce. Questa volta la sua conversione sarà definitiva.Inizia una preparazione al catecumenato presso le Piccole Sorelle di Betlemme a Parigi. Non è stato facile. Come ha dichiarato alla rivista Famille Chrètienne, voleva conoscere Cristo ma gli rispondevano: «Sì, ma la Chiesa pensa questo, e questo, e questo...» Allora ha elaborato una lista di obiezioni che ha presentato a Cristo: «Signore, il rabbino è stanco: o mi aiuti o lascio tutto». La risposta è giunta poco dopo, quando si è imbattuto in un'immagine della Sacra Sindone. Ha detto al Signore: «Smetti di giocare a nascondino o scoppio. Non mi muoverò da qui finchè non mi avrai dato un segnale». In quello stesso istante, il volto di Cristo lo ha guardato e... «E arrivata la Luce: ho creduto tutto, ho accettato tutto, anche la Chiesa: il Signore mi ha aperto all'intelligenza delle Scritture».Il 14 settembre 2008, Setbon è stato ammesso nella Chiesa mediante il sacramento del Battesimo.Si sa che nella vita si verificano gli interventi straordinari di Dio, ma è emozionante vedere la narrazione di un processo di incontro con tutti i dettagli. Il modo in cui Jean-Marc è arrivato a battezzarsi non è facile, e il protagonista lo racconta con la passione di chi sa che gli è stato affidato un tesoro prezioso. Alla fine ha maturato la sua fede e si è battezzato per pura convinzione. Un processo basato sull'amore di Dio, sul saldo desiderio di seguirlo da vicino, che è culminato nella conversione di tutti i membri della famiglia.

Il teologo moralista: «Gli atti omosessuali? Sono irragionevoli, oltre che ovviamente immorali»

24-10-2014

Proproniamo alcuni stralci del testo originariamente pubblicato in Livio Melina e Sergio Belardinelli (a cura di), 'Amare nella differenza. Le forme della sessualità e il pensiero cattolico' (Cantagalli-Libreria Editrice Vaticana, Siena-Città del Vaticano 2012). L'articolo era in origine un intervento a un convegno del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II di Studi sul Matrimonio e la Famiglia. L'autore è docente nella Pontificia Università della Santa Croce di Roma.

La Provincia di Trento ferma il «gender» nelle scuole. Ogni tanto qualche piccola vittoria

24-10-2014

Finalmente è stata smascherata la subalternità di un disegno di legge al politically correct che pretende di imporre a tutti lo stesso modello di pensiero (superficiale) e di convivenza, basato sul più assoluto soggettivismo e quindi sulla massima instabilità dei rapporti interpersonali. Esattamente il contrario di ciò di cui una società vitale ha bisogno per crescere.

La preghiera a san Giuseppe amata da Leone XIII. Il Papa che si affidà al custode della divina famiglia

23-10-2014

Questa preghiera fu apposta da Leone XIII in calce all'enciclica Quamquam pluries del 15 agosto 1889. La devozione a san Giuseppe, già dichiarato patrono della Chiesa universale dal beato Pio IX l'8 dicembre 1870, fu particolarmente sostenuta da Leone XIII che, eletto papa il 20 febbraio 1878, mise fin dall'inizio il suo pontificato «sotto la potentissima protezione di san Giuseppe, celeste patrono della Chiesa» (allocuzione ai cardinali del 28 marzo 1878). A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa.Deh! Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno, la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni.Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinchè a tuo esempio e mediante il tuo soccorso possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen.

Lejeune accusato di essere un «usurpatore». La moglie: non gli perdoneranno mai la condanna dell’aborto

23-10-2014

«A 87 anni esco dal mio silenzio per difendere Jerome Lejeune, mio marito, morto 20 anni fa». Comincia così la lettera che Birthe Lejeune, moglie del genetista che ha scoperto la sindrome di Down, ha deciso di scrivere al giornale francese La Croix per difendere il marito, di cui è in corso la causa di beatificazione, accusato in Francia di aver avuto un ruolo minore nella scoperta e di aver usurpato il lavoro di altri due ricercatori.

«Operazione commerciale spericolata e furbetta» quella di suor Cristina. Cosa dice l’agenzia dei vescovi

23-10-2014

L'agenzia per la stampa SIR, che fa riferimento alla Conferenza Episcopale Italiana, prende sonoramente le distanze dalla suora canterina.

Matrimonio? Indissolubile. E quello tra gay non esiste. Il card. Ruini non nutre nemmeno un dubbio

23-10-2014

In un'ampia e articolata intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, il cardinale Camillo Ruini, ex presidente della Conferenza Episcopale Italiana, precisa diverse questioni spinose. E non lascia spazio a dubbio alcuno.

22 ottobre, la Chiesa universale ricorda san Giovanni Paolo II. Non lo farà mai abbastanza

22-10-2014

22 ottobre, la Chiesa universale ricorda san Giovanni Paolo II. Non lo farà mai abbastanza

Franz Schraven, il vescovo missionario in Cina che prefera farsi bruciare vivo piuttosto che tradire i suoi

22-10-2014

Rientreranno a fine mese dalla Cina, dopo una permanenza di due settimane, 15 pellegrini olandesi accompagnati dal vescovo ausiliare di Roermond, mons. Everard de Jong. Il viaggio li porterà sui luoghi dove visse e fu ucciso il vescovo di origini olandesi Franz Schraven, bruciato vivo con altri otto compagni dai soldati giapponesi nel '37 perchè si era rifiutato di «concedere» oltre duecento giovani cinesi come «donne di conforto». Secondo il programma pubblicato dal sito della diocesi di Roermond, a Zhending, dove Schraven è stato vescovo per 16 anni e dove hanno lavorato una ventina di missionari olandesi, ci sarà un incontro con i membri anziani della comunità cattolica che serbano il ricordo di questi missionari e del vescovo. Si farà una visita alla pagoda dove i nove martiri sono stati torturati e arsi, al luogo dove i resti sono sepolti e alla ex-residenza dove mons. Schraven aveva raccolto oltre 5mila rifugiati durante l'invasione dell'esercito giapponese. Il pellegrinaggio si concluderà con un convegno internazionale sul massacro di Zhengding per fare luce sulla storia di questo martirio. «E la prima volta nella storia della Cina che si realizza una discussione a livello scientifico in pubblico su questo tema. Si tratta una di svolta», spiegano gli organizzatori. Il vescovo de Jong terrà il discorso di apertura della conferenza.

Più Barack Obama e il suo governo calpestano la religione, più gli Stati Uniti diventano religiosi

22-10-2014

Un recente sondaggio del prestigioso «Pew Research Center», in vista delle elezioni di medio termine del prossimo 4 novembre, ha rilevato che la popolazione americana desidera una maggior influenza della religione nella politica. Il 72% ritiene infatti che la religione stia perdendo influenza nella vita sociale e politica e la maggioranza di essi la vede come una cosa negativa, addirittura il 49% vorrebbe che le chiese esprimessero (di più) le loro opinioni sugli argomenti politici. Circa 6 punti percentuali in più rispetto alle elezioni di medio termine del 2010. Il 41% pensa che le espressioni di fede dei leader politici siano «troppo poche» e addirittura un 32% vorrebbe che le chiesa partecipassero in prima linea al sostegno dei candidati a cariche politiche.

«Prayer Pride» a Niguarda:
i «pro-lifer» pregano, gli «antagonisti» e le «simil-femen» insultano

22-10-2014

Da due anni si fronteggiano davanti all'ospedale di Niguarda, a Milano: ogni mese, al sabato mattina, femen caserecce e 'antagonisti' filoabortisti che, urlanti e intimidatori, inneggiano alla sodomia e alla masturbazione contro pro-lifer pacifici ma decisi che pregano e informano sui marciapiedi prospicenti l'entrata principale.

Gadecki: troppi smemorati, si vuol far credere che la misericordia nella Chiesa inizi ora, dopo 2000 anni

21-10-2014

Monsignor StanisA‚aw GA…decki, vescovo di PoznaA„ in Polonia e presidente dell'episcopato del suo Paese, si congratula con se stesso e con gli altri che la pensavano come lui per la decisa critica della relazione post disceptationem del Sinodo sulla famiglia. Il prelato polacco ha denunciato un netto distacco dall'insegnamento di Giovanni Paolo II in materia, oltre a una non chiara visione dello scopo del Sinodo stesso. Parlando ieri alla radio polacca GA…decki ha ribadito che molti dei padri sinodali condividevano i suoi sentimenti, considerando quel testo «fortemente ideologizzato, perchè guardava più il lato sociologico che quello teologico», ma soprattutto perchè «alcune sue tesi sembravano rovesciare l'insegnamento della Chiesa». «Ho l'impressione che se non avessi parlato, le cose sarebbero potute andare ancora peggio. Ritengo che ci fosse bisogno di dire qualcosa, perchè le voci che giungevano dalla famiglie, erano spaventate. Per non confermare alla gente la convinzione che stavamo per abbandonare l'insegnamento della Chiesa, si doveva dire qualcosa. Perchè tutto doveva avere una forma più seria, più precisa e analizzata». «Per fortuna - ha aggiunto il Prelato polacco - i circoli minori hanno svolto un lavoro più serio, analizzando parola per parola, e quello che è finito nel terzo testo è molto più serio, grazie a Dio».Il Presidente dei Vescovi polacchi ritiene che al recente sinodo «non è avvenuto niente di rivoluzionario». L'esortazione di Giovanni Paolo II del 1981 Familiaris consortio «l'aveva già descritto tutto molto prima». Solo che «tutti l'hanno dimenticata e adesso si ha come l'impressione che la Chiesa di punto in bianco sia diventata misericordiosa, mentre prima non lo era. Che sia diventata illuminata e prima non lo era». «Sono tutte illusioni, che nascono dalla miopia, dal fatto che noi guardiamo le ultime due settimane per esclamare: questo non c'era. Invece tutto questo c'era già. Non si può dare l'impressione che durante i due millenni nella Chiesa non ci sia stata la misericordia, che la misericordia appaia ora inaspettatamente. La misericordia ha senso se ha a che fare con la verità», ha dichiarato l'arcivescovo StanisA‚aw GA…decki alla Radio pubblica polacca.

BXVI: «Oggi avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, è etichettato come fondamentalismo»

21-10-2014

[...] Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare «qua e là da qualsiasi vento di dottrina», appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.Noi, invece, abbiamo un'altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. É lui la misura del vero umanesimo. «Adulta» non è una fede che segue le onde della moda e l'ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell'amicizia con Cristo. É quest'amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. Questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed è questa fede - solo la fede - che crea unità e si realizza nella carità. San Paolo ci offre a questo proposito - in contrasto con le continue peripezie di coloro che sono come fanciulli sballottati dalle onde - una bella parola: fare la verità nella carità, come formula fondamentale dell'esistenza cristiana. In Cristo, coincidono verità e carità. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verità e carità si fondono. La carità senza verità sarebbe cieca; la verità senza carità sarebbe come «un cembalo che tintinna» (1 Cor 13, 1). [...]

Mari Carmen, 9 anni: si consumà nel dolore dando la vita per il suo nemico nella Guerra di Spagna

21-10-2014

Ieri, 20 ottobre, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, amministratore apostolico dell'arcidiocesi Madrid, ha presieduto la cerimonia di traslazione alla parrocchia di Santa Maria de Canà a Pozuelo de Alarcón, comune della comunità autonoma Madrid, dei resti della piccola venerabile. Uan storia, la sua, divina. Indimenticabile. Commovente.

Suor canterina canta «Like a Virgin» di «Madonna». Mah. «Parla dell’amore che rinnova le persone». Mah…

21-10-2014

Perchè non si è fermata all'incredibile successo televisivo che ha reso celebre più il suo bell'abito da consacrata che non lei (ed è una gran cosa)? Perchè è andata oltre? Ci sono cose che davvero non capiremo mai…

Se la Chiesa si vergogna di parlare della virtù della castità e di proporla come medicina al mondo

20-10-2014

Ora ci chiediamo: invece di prospettare soluzioni ambigue, che non fanno che disorientare i fedeli, perchè non è stata detta nessuna parola sulla «bellezza della castità», come valore autenticamente umano e cristiano? O forse che la castità non è più una virtù? O forse che la Chiesa non ha più il coraggio di indicare ai giovani, ai fidanzati e anche alle coppie sposate, il valore della castità e della verginità per il Regno di Dio? Non sarebbe questo il vero messaggio profetico per il nostro tempo? Del resto, i primi cristiani, che erano immersi in un mondo corrotto sotto tutti i punti di vista, si sono presentati proclamando da una parte la bellezza del matrimonio cristiano, monogamico e indissolubile, segno dell'unione di Cristo con la Chiesa, ma anche proponendo la superiore bellezza della verginità, abbracciata a motivo di Cristo e del Vangelo. Gesù non era vergine? E la Madre di Gesù, Maria, non è sempre stata proclamata «sempre vergine»? Certo, i tempi moderni esigono una presentazione adeguata alle problematiche di oggi. Ma è mai possibile che non esistano oggi teologi, pastori, medici, psicologi, sociologi, che sappiano illustrare la bellezza della castità come valore umano, e soprattutto la verginità per il Regno? Questo sarebbe il lavoro da fare, e speriamo che lo si faccia nell'anno della vita consacrata (novembre 2014-2015).Che il Sinodo abbia del tutto ignorato questo aspetto, sembra una cosa sconcertante e preoccupante. Se la Chiesa non sa più proporre integralmente il messaggio evangelico sulla sessualità, allora significa che la mentalità del mondo è entrata pure nella Chiesa. E volendo andare un po' a fondo alla questione, c'è un motivo di questo offuscamento, che è avvenuto da quando si sono volute livellare tutte le vocazioni, tutti i carismi, dicendo che la scelta della verginità per il Regno non è «migliore» della scelta matrimoniale. Non dice Paolo di «aspirare ai carismi più grandi» (1Cor 12,13)? E non dice forse che chi si sposa «fa bene», ma chi non si sposa per essere tutto del Signore «fa meglio» (cf. 1Cor 7,32-38)? E non è stata sempre questa la posizione della Chiesa cattolica nei suoi duemila anni di storia? O Dio non è libero di dare i suoi doni, e di offrire all'uno cinque talenti, a un altro due e a un altro ancora uno solo? Toccherà poi a ciascuno fare fruttare al massimo il dono ricevuto, e su questo il Signore valuterà la santità della persona.Tornando al Sinodo, dovrebbe essere chiaro che la crisi della famiglia è dovuta anche alla crisi della morale sessuale. Ora, invece di spruzzare un po' di acqua santa su situazioni oggettive di peccato (ed è stato notato come nella relazione-sintesi manchi proprio questo concetto), perchè non fare anche nei riguardi della sessualità quella proposta positiva che si vuole fare per la famiglia? In altre parole, ci sono due «bellezze» evangeliche da presentare: la «bellezza della famiglia», scuola di oblatività, di fecondità e di comunione, e la «bellezza della castità», scuola di autodisciplina e di elevazione dell'amore umano e cristiano. Se poi la riflessione sulla famiglia che andrà avanti fino al Sinodo ordinario dell'anno prossimo, si riducesse a copiare gli ortodossi per quanto riguarda la comunione ai divorziati risposati; a copiare i protestanti nel considerare il Vangelo come un ideale, lasciando alle coscienze dei singoli decidere nelle situazioni concrete; a copiare gli anglicani nell'intendere la sinodalità come un risolvere le questioni a forza di maggioranza, allora non si capisce dove stia quella «creatività» che è stata sollecitata da papa Francesco.

La sintesi di Brandmüller: «La verità del Vangelo non puà mutare a nostro piacimento»

20-10-2014

«La verità del Vangelo non può mutare a nostro piacimento, per esigenze cosiddette pastorali», avverte il cardinale tedesco di Curia, Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio comitato di Scienze storiche e canonico del capitolo della basilica di San Pietro. E' uno dei cinque porporati autori del volume «Permanere nella verità di Cristo: matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica» insieme a Muller, Burke, De Paolis e Caffarra. Un testo, pubblicato alla vigilia del Sinodo sulla famiglia, che è diventato il manifesto del fronte del no alla comunione ai divorziati risposati. «Chi vuole ricevere Cristo nella comunione eucaristica deve essere in sintonia con la sua parola», afferma escludendo che la discussione aperta dal Sinodo possa portare alla riammissione ai sacramenti di chi ha contratto seconde nozze...

Le scuole cattoliche sono davvero le migliori di tutte. Per questo lo Stato le premia. In Bangladesh…

20-10-2014

Il riconoscimento è assegnato dal ministero dell'Istruzione. La St. Philip's High School and College 'rappresenta l'istituzione educativa ideale', perchè fornisce un'educazione non solo accademica, ma anche 'morale e spirituale'. In Bangladesh il 90% degli studenti delle scuole cattoliche non sono cristiani.

Manif pour Tous Italia: pronti alla battaglia in ogni città contro le unioni civili del governo Renzi

20-10-2014

A breve anche l'Italia potrebbe avere la sua legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Secondo quanto trionfalisticamente riportato due giorni fa da Repubblica, entro la fine di ottobre il presidente Matteo Renzi si presenterà in Consiglio dei Ministri con un testo di legge sul tema. C'è chi dice no.

Cosa avrebbe detto Paolo VI al Sinodo: le severissime parole di Cristo non possono essere annullate

18-10-2014

«E necessario che ricordiamo le solenni parole del Vangelo a difesa della fedeltà coniugale. La legge divina, interprete e fondatrice delle più profonde esigenze umane, è, su questo punto, severissima. E un linguaggio che diventa strano e insolito per l'orecchio moderno, avvezzo alla casistica, sempre più varia e più ricca, della dissolutezza coniugale, e alle espressioni che ne ammorbidiscono con cortesi ipocrisie l'ignobile crudezza. Ma è il linguaggio che noi cristiani non possiamo sostituire: adultero dovremo chiamare chiunque infrange il vincolo che il matrimonio ha reso intangibile e sacro».

Cosa direbbe il cardinale Biffi al Sinodo? «Io sto con San Paolo e chi lo censura è pusillanime»

17-10-2014

Riguardo al problema oggi emergente dell'omosessualità, la concezione cristiana ci dice che bisogna sempre distinguere il rispetto dovuto alle persone, che comporta il rifiuto di ogni loro emarginazione sociale e politica (salva la natura inderogabile della realtà matrimoniale e familiare), dal rifiuto di ogni esaltata «ideologia dell'omosessualità», che è doveroso.La parola di Dio, come la conosciamo in una pagina della lettera ai Romani dell'apostolo Paolo, ci offre anzi un'interpretazione teologica del fenomeno della dilagante aberrazione culturale in questa materia: tale aberrazione - afferma il testo sacro - è al tempo stesso la prova e il risultato dell'esclusione di Dio dall'attenzione collettiva e dalla vita sociale, e della renitenza a dargli la gloria che gli spetta (cfr. Romani 1, 21).L'estromissione del Creatore determina un deragliamento universale della ragione: 'Si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti' (Romani 1, 21-22). In conseguenza di questo accecamento intellettuale, si è verificata la caduta comportamentale e teorica nella più completa dissolutezza: 'Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi' (Romani 1, 24).E a prevenire ogni equivoco e ogni lettura accomodante, l'apostolo prosegue in un'analisi impressionante, formulata con termini del tutto espliciti:'Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Egualmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poichè non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne' (Romani 1, 26-28).Infine san Paolo si premura di osservare che l'abiezione estrema si ha quando «gli autori di tali cose… non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa» (cfr. Romani 1, 32).E una pagina del libro ispirato, che nessuna autorità terrena può costringerci a censurare. E neppure ci è consentita, se vogliamo essere fedeli alla parola di Dio, la pusillanimità di passarla sotto silenzio per la preoccupazione di apparire non «politicamente corretti».Dobbiamo anzi far notare il singolare interesse per i nostri giorni di questo insegnamento della rivelazione: ciò che san Paolo rilevava come avvenuto nel mondo greco-romano, si dimostra profeticamente corrispondente a ciò che si è verificato nella cultura occidentale in questi ultimi secoli. L'estromissione del Creatore - fino a proclamare grottescamente, qualche decennio fa, la «morte di Dio» - ha avuto come conseguenza (e quasi come intrinseca punizione) un dilagare di una visione sessuale aberrante, ignota (nella sua arroganza) alle epoche precedenti.L'ideologia dell'omosessualità - come spesso capita alle ideologie quando si fanno aggressive e arrivano a essere politicamente vincenti - diventa un'insidia alla nostra legittima autonomia di pensiero: chi non la condivide rischia la condanna a una specie di emarginazione culturale e sociale.Gli attentati alla libertà di giudizio cominciano dal linguaggio. Chi non si rassegna ad accogliere la «omofilia» (cioè l'apprezzamento teorico dei rapporti omosessuali), viene imputato di «omofobia» (etimologicamente la «paura dell'omosessualità). Deve essere ben chiaro: chi è reso forte dalla luce della parola ispirata e vive nel «timore di Dio», non ha paura di niente, se non della stupidità nei confronti della quale, diceva Bonhoeffer, siamo senza difesa. Adesso si leva talvolta contro di noi addirittura l'accusa incredibilmente arbitraria di «razzismo»: un vocabolo che, tra l'altro, non ha niente a che vedere con questa problematica; e in ogni caso è del tutto estraneo alla nostra dottrina e alla nostra storia.Il problema sostanziale che si profila è questo: è ancora consentito ai nostri giorni essere discepoli fedeli e coerenti dell'insegnamento di Cristo (che da millenni ha ispirato e arricchito l'intera civiltà occidentale), o dobbiamo prepararci a una nuova forma di persecuzione, promossa dagli omosessuali faziosi, dai loro complici ideologici e anche da coloro che avrebbero il compito di difendere la libertà intellettuale di tutti, perfino dei cristiani?Una domanda rivolgiamo in particolare ai teologi, ai biblisti e ai pastoralisti. Perchè mai in questo clima di esaltazione quasi ossessiva della Sacra Scrittura il passo paolino di Romani 1, 21-32 non è mai citato da nessuno? Come mai non ci si preoccupa un po' di più di farlo conoscere ai credenti e ai non credenti, nonostante la sua evidente attualità?(Da: G. Biffi, 'Memorie e digressioni di un italiano cardinale', nuova edizione ampliata, Cantagalli, Siena, 2010, pp. 609-612)

Dolan: i vescovi africani ci ricordano che è la Chiesa a dover trasformare la cultura, non il contrario

17-10-2014

Così il cardinale Timothy Dolan in un'intervista rilasciata al Catholic News Service:«Noi delle Chiese d'Europa e del Nord America siamo spesso come in letargo, non è vero? Ma non in Africa! I vescovi africani sono profetici nel ricordarci che il ruolo della Chiesa è di trasformare la cultura, non di farsi trasformare dalla cultura.In Occidente finiamo spesso per dire: dobbiamo diluire certe cose o finiremo per perdere consenso, è ovvio che questo insegnamento venga rifiutato, Oddio non siamo popolari, ecc.. E gli africani dicono: Sai cosa? non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo essere popolari. Quello che dobbiamo fare è presentare la verità e invitare la gente, attraverso la gioia e l'amore che viene dalle nostre vite, ad abbracciarla. E guardate qui, funziona!».

Due lesbiche USA adottano a vicenda la rispettiva prole. E sbarcano in Italia, dove le attende il governo Renzi

17-10-2014

Mentre continuiamo a sperare che l'adozione di bambini da parte di persone omosessuali resti una chimera, proponiamo alla riflessione di tutti, omosessuali compresi, il caso agghiacciante di due poveri bimbi statunitensi che potrebbero anche diventare italiani.

Per certo la via non è il neoprogressismo. Lo dice perfettamente Paolo VI, che domenica diventerà beato

17-10-2014

Domenica Papa Francesco proclamerà beato Papa Paolo VI, il cui magistero andrebbe oggi riscoperto e ristudiato dentro e fuori la Chiesa. Se lo si facesse, si eviterebbero molti degli scandali e delle tristezze cui invece il fedele è quotidianamente costretto

Siria, profanazioni che non fanno notizia. Croci e manoscritti bruciati nel Monastero di Mar Behnam

16-10-2014

Ancora violenze da parte dei miliziani jihadisti dell'autoproclamato «Califfato Islamico»: i terroristi hanno tolto le croci e bruciato antichi manoscritti nell'antico Monastero di Mar Behnam, a dieci minuti dalla città di Qaraqosh, che avevano occupato dallo scorso luglio.A confermare le profanazioni è stato l'ex capo-villaggio di una frazione abitata contigua al monastero, che l'ha comunicata al sacerdote siro-cattolico Charbel Issa, che fino a tre anni fa era stato responsabile del Monastero. «Con i terroristi dello Stato Islamico c'è da aspettarsi di tutto. Distruggeranno tutto, se non vengono fermati», sottolinea all'agenzia Fides il sacerdote siro cattolico Nizar Semaan.Secondo quanto riportato dal sito lankawa.com, sulle mura del Monastero sono state tracciate scritte che lo segnalano come «proprietà dello Stato Islamico».I miliziani lo scorso 20 luglio avevano cacciato i tre monaci siro cattolici che lo avevano officiato fino al giorno prima, insieme anche ad alcune famiglie residenti presso il Monastero.Fin da allora erano state espresse preoccupazioni per il destino del patrimonio custodito nell'antico Monastero, risalente al IV secolo e dedicato al principe martire assiro Behnam e a sua sorella Sarah, che costituisce uno dei luoghi di culto più antichi e venerati del cristianesimo siro.

Il più bel castello è nella nostra anima. E santa Teresa è la migliore guida per esplorarlo

16-10-2014

Il castello interiore è un libro di santa Teresa d'Ávila scritto nel 1577. L'opera è un insegnamento spirituale offerto anzitutto alle carmelitane, poi a chiunque, laico o religioso.Teresa afferma che Dio dimora nel centro della nostra anima, ed è possibile raggiungerlo con una vita di orazione. Per questo, rifacendosi a una sua precedente visione, la santa utilizza l'allegoria dell'anima come un castello fatto di sette dimore o Mansioni.Il castello interiore descrive quindi un viaggio spirituale, il cui scopo è l'unione d'amore con Dio. Nella Positio per il conferimento alla santa del titolo di Dottore della Chiesa, l'avvocato della causa presentò un riassunto delle Mansioni, nel seguente modo:«Questa è la principale opera teresiana, e - secondo alcuni - anche di tutta la mistica cristiana […]. Il libro si divide in sette parti, o Mansioni, di cui ognuna ha vari capitoli, eccetto le seconde Mansioni, che ha un solo capitolo.Le prime Mansioni (2 capitoli) sono le anime che hanno desideri di perfezione, ma sono ancora immerse nelle preoccupazioni del mondo, da cui devono fuggire cercando la solitudine.Le seconde Mansioni (1 capitolo) sono per le anime che possiedono una grande determinazione di vivere in grazia e che si danno, pertanto, all'orazione e a qualche mortificazione, tuttavia tra molte tentazioni perchè non vogliono lasciare del tutto il mondo.Le terze Mansioni (2 capitoli) sono per le anime che esercitano le virtù e l'orazione, ma con un dissimulato amore per se stessi. Hanno bisogno di umiltà ed obbedienza.Le quarte Mansioni (3 capitoli) sono per le anime che sono già all'inizio delle realtà 'soprannaturali': l'orazione di quiete ed un principio di unione. I frutti non sono ancora stabili; le anime devono per ciò fuggire dal mondo e dalle occasioni.Le quinte Mansioni (4 capitoli) sono già in piena vita mistica, con l'orazione di unione che è soprannaturale e che viene concessa da Dio come quando vuole, benchè l'anima debba disporvisi. I veri segni di questa unione è che deve essere totale, che non manchi la certezza della presenza di Dio e che siano presenti tribolazioni e dolori in cui l'amore verso Dio sia messo alla prova. Qui è necessaria un'autentica fedeltà.Le seste Mansioni (11 capitoli). Si giunge ad un'alta purificazione interiore dell'anima, e tra le grazie che le vengono concesse, del tutto soprannaturali, ci sono le locuzioni, estasi, ecc. E presente un forte zelo per la salvezza delle anime, che porta ad abbandonare la propria solitudine. E necessaria la contemplazione dell'umanità di Cristo per arrivare agli ultimi gradi della vita mistica.Le settime Mansioni (4 capitoli) sono la vetta della vita spirituale, in cui si riceve la grazia del matrimonio spirituale ed un'intima comunicazione con la Trinità, da cui sgorga spontaneamente per l'anima una grande pace, rimanendone contemporaneamente attiva e contemplativa. Una contemplazione che non è solo soggettiva, ma che trascende l'uomo stesso, facendolo dimenticare di se stesso per donarsi totalmente a Cristo e alla Chiesa».

«L’emergenza omofobia non esiste». Se a dirlo è un uomo politico, e per di più di governo, c’è da crederci

16-10-2014

Più volte negli ultimi anni episodi enfatizzati come esempio di discriminazione omofoba si sono rivelate all'esito delle indagini vere e proprie bufale mediatiche, con episodi totalmente inventati.

Sinodo, il giorno dopo il terremoto. Müller: «Relazione vergognosa, totalmente sbagliata»

15-10-2014

«Indegna, vergognosa, completamente sbagliata». Condanna senza appello della relazione sulla prima settimana di lavori sinodali sulla famiglia (la Relatio post disceptationem) letta ieri davanti a papa Francesco dal cardinale ungherese Peter Erdo. L'ha pronunciata, intervenendo ad uno dei circoli minores (le commissioni), non un padre sinodale «qualsiasi», ma il custode dell'ortodossia della fede cattolica, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede (l'ex Sant'Uffizio), assurto negli ultimi giorni a voce di punta di quanti nel Sinodo contestano le annunciate aperture su divorziati risposati, unioni di fatto, convivenze, coppie omosessuali. Lo stesso cardinale che nel corso della passata settimana si è più volte lamentato pubblicamente su un presunto atteggiamento censorio del Vaticano nei confronti di quei relatori che hanno parlato in difesa della dottrina tradizionale cattolica, con particolare riferimento all'indissolubilità del sacramento del matrimonio. Posizioni che Müller ed altri 4 porporati avevano già espresso in un libro pubblicato alla vigilia del Sinodo, ma che nei giorni scorsi sono state ribadite in piene assise sinodali, trovando però - a parere dello stesso Müller - una eco piuttosto limitata nella Relatio letta dal cardinale Erdo. Da qui l'alzata di scudi del Prefetto dell'ex Sant'Uffizio, che nel suo intervento ai circoli minores ha bocciato severamente in particolare i capitoli della relazione dedicati alle aperture in materia di coppie omosessuali, convivenze, sacramenti ai divorziati risposati, esprimendo tutta la sua 'contrarietà per una relazione indegna e vergognosa'. Parole dette da Müller - ha tenuto a specificare sia oggi che nei giorni scorsi quando ha accusato i responsabili del Sinodo di censurare le voci contrarie alle aperture - nella sua veste di Prefetto della Congregazione della Dottrina delle fede e per questo potenzialmente destinate a mettere il freno a quanto riferito dal collega Erdo. Ma nella prima giornata di lavoro dei circoli minores non è stato solo Mueller a prendere le distanze dal documento di 'medio' termine». (Orazio La Rocca, Repubblica)«Se lunedì la conferenza stampa seguita alla lettura della Relatio post disceptationem del cardinale Peter Erdo era stata all'insegna dei parallelismi con il Concilio Vaticano II, ventiquattro ore dopo la Segreteria generale del Sinodo riteneva necessario emettere una dichiarazione ufficiale in cui si spiega a tutti, giornalisti e fedeli laici, che quella relazione è solo un documento di lavoro. Una bozza, insomma. Modificabile ed emendabile. Niente di definitivo. Anche perchè appena Erdo ha finito di leggere il testo da altri in gran parte scritto (notevole il ruolo che ha rivestito nella stesura il segretario speciale, mons. Bruno Forte) e le telecamere del Centro televisivo vaticano si sono spente, nell'aula il clima si è surriscaldato, con quarantuno interventi tesi per lo più a smontare la relazione. Pell, Ouellet, Dolan, Vingt-Trois, Burke, Müller, Scola, Caffarra: a loro non sono piaciuti i paragrafi sulle aperture ai matrimoni civili, alle convivenze e alle coppie omosessuali. E con loro hanno sollevato dubbi tanti vescovi africani, i quali hanno chiesto lumi su certi passaggi che in assemblea mai erano stati discussi. Qualche padre s'è pure accorto che nel documento «la parola peccato non è quasi presente». Così come è stato ricordato «il tono profetico delle parole di Gesù, per evitare il rischio di conformarsi alla mentalità del mondo presente».Durante il briefing quotidiano, il cardinale sudafricano Wilfrid Fox Napier ha usato l'accetta, avanzando perfino il sospetto che i responsabili del Sinodo siano impegnati a favorire «non le opinioni di tutto il sinodo, ma di un gruppo particolare». E poi, il testo di Erdo «non riflette il dibattito in assemblea», ha aggiunto. «La mia paura», ha osservato il porporato arcivescovo di Durban, è che «ciò che è uscito non corrisponda alla realtà»». (Matteo Matzuzzi, La Nuova Bussola Quotidiana)

Un lettore ci chiede aiuto: «La mia ragazza non riesce ad aprirsi alle novità di questo Sinodo»

15-10-2014

Cari amici del Timone, se capisco bene, secondo quanto emerso dalla prima parte di questo Sinodo una «situazione irregolare» (come può essere quella di due conviventi o di una coppia gay) deve essere considerata a partire dal bene che c'è in essa e non liquidata a partire dalla violazione della legge divina o morale che essa comporta.Va inoltre applicato il principio della gradualità: per far sì che tale situazione irregolare evolva verso il bene pieno, bisogna farla avvicinare un passo alla volta a tale bene, valorizzando sempre il positivo compiuto o contenuto in essa, non mettendola di fronte a una scelta del tipo «o tutto o niente».La Chiesa, insomma, mi sembra che voglia dire questo alla «situazione irregolare» e ai suoi protagonisti: «Coraggio, Dio è misericordia. Dio non vi condanna ma vi ama come siete. E vi aspetta, attende paziente che vi avviciniate a lui secondo le vostre forze, secondo i vostri ritmi, senza impuntarvi su precetti, norme o requisiti da rispettare, che sono importanti ma sono sempre superati dall'amore infinito di Dio».Queste indicazioni parziali del Sinodo mi hanno colpito, nel mio vissuto. Sono infatti fidanzato da quattro anni con una ragazza splendida che chiamerò Virginia. Ma da due anni sul posto di lavoro ho anche allacciato una relazione con una collega che chiamerò Samantha, di cui mi sono infatuato. Ho cercato di interrompere questa storia a più riprese, ma non ci sono mai riuscito fino in fondo. Io so che la mia strada è con Virginia, di questo ho una consapevolezza intima, ma non posso negare di provare qualcosa di speciale anche per Samantha. Non è qualcosa su cui possa costruire un futuro: è qualcosa che chiamerei passione, qualcosa di istintivo, difficile da reprimere e che lega.Sono stati due anni, come potrete capire, molto difficili per me ma le indicazioni dei padri sinodali mi hanno illuminato e dato fiducia per uscire dal cono d'ombra di una doppia vita.L'altra sera ho deciso quindi di parlare francamente con Virginia. Le ho confessato la mia «situazione irregolare». Le ho anche detto che, così come il Signore è buono e non giudica, ma guarda al bene (addirittura ai semi di santità) nei conviventi o nelle coppie di omosessuali e aspetta paziente che essi (con l'aiuto altrettanto misericordioso della Chiesa) facciano il loro cammino verso di lui, per gradi, senza dover affrontare scelte del tipo «o tutto o niente», così anch'io confidavo nel suo amore.Io mi sento orientato sinceramente verso il bene che è Virginia e che sarà un giorno, spero, il nostro matrimonio. E mi avvicinerò ad esso, ma passo dopo passo. Perchè a troncare la mia storia con Samantha, di netto, dall'oggi al domani, non riesco e non posso. La farei soffrire troppo.Il mio stupore, però, cari amici del Timone, è che Virginia non sembra aver capito per nulla l'ermeneutica del Concilio che i padri sinodali hanno proposto per l'amore umano. Con un gesto dal netto sapore pre-conciliare ha preso il posacenere che stava usando per fumare in salotto e me lo ha scagliato addosso, procurandomi un serio ematoma all'avambraccio sinistro. E lo ha fatto aggiungendo parole dal sapore pre-Concilio Vaticano I, che non oso riportare. Non paga di questo, la mattina dopo ha aspettato che Samantha uscisse di casa per venire al lavoro e, dopo averle rigato la macchina nuova con una chiave, scrivendole sul cofano una frase dal sapore pre-tridentino, meglio tomistico, turpiter facit meretrix in hoc quod est meretrix, l'ha riempita di botte.Ho provato allora a scriverle, a citarle testualmente il passo bellissimo della relatio post disceptationem del Sinodo che recita così: «Alcuni si domandano se sia possibile che la pienezza sacramentale del matrimonio non escluda la possibilità di riconoscere elementi positivi anche nelle forme imperfette che si trovano al di fuori di tale realtà nuziale, ad essa comunque ordinate». E le ho chiesto se non dovessimo essere considerati così anche io e Samantha, che oltretutto siamo ora una coppia ferita (Samantha con cinque punti in fronte) quindi ancora più meritevole di misericordia e di accoglienza secondo i padri sinodali.Ma Virginia non ha capito. Sembra inchiodata nel suo passato, addirittura veterotestamentario. Mi sono trovato la portiera della macchina rigata con queste parole: «Io ti amo, ma ricordati che come il Signore anch'io sono 'un Dio geloso' (Esodo 20,5)».Lettera firmata e inventata

Nel cuore del Vietnam comunista, centinaia di giovani studiano affascinati la Bibbia

15-10-2014

Rispondendo all'appello del Pontefice, un gruppo di giovani si è riunito per leggere e approfondire il testo sacro. Sacerdote vietnamita: «Fondamentale educare i giovani alle tematiche sulla famiglia». Negli anni la parrocchia, fondata sul sangue dei martiri, è divenuta un modello anche per le altre comunità cattoliche del sud.

Le strane priorità di Amnesty International. Le “nozze gay” in Italia non il massacro dei curdi in Siria

15-10-2014

L'ammiraglia dell' umanitarismo occidentale ha realizzato una 'guida per docenti' delle scuole superiori, visto che 'in Italia la condizione delle persone Lgbt non ha conosciuto nessun miglioramento'. L' obiettivo di Amnesty è quello di 'eliminare ogni forma di discriminazione nella legislazione sul matrimonio civile per le coppie omosessuali e garantire pari diritti ai figli e alle figlie delle persone omosessuali'. Dunque l' approvazione anche nel nostro paese delle nozze omosessuali. E l'introduzione di una legislazione punitiva dei 'crimini motivati da discriminazione per orientamento sessuale' (il ddl Scalfarotto).

Burke: dai lavori del Sinodo emerge un allontanamento preoccupante dalla verità della fede

14-10-2014

Piace poco o nulla al mondo, il cardinale Raymond Leo Burke. E, se possibile, piace ancora meno alla chiesa che piace al mondo. D'altra parte, questo americano di sessantasei anni di Richland Center, Wisconsin, ha fatto di tutto per riuscire cattolicamente nell'intento di ustionare le coscienze cristiane troppo inclini alla tiepidezza. Partecipa alle marce per la vita, dice che non va data la comunione ai politici che sostengono leggi abortiste, denuncia il rapido progredire dell'agenda omosessualista, fa sapere a Papa Francesco che la difesa dei principi non negoziabili non è una moda sottoposta agli umori dei pontefici, sostiene la messa in rito tradizionale. Recentemente ha firmato il libro collettivo «Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica», scritto in aperta polemica con le misericordiose aperture del cardinale Walter Kasper su famiglia e comunione ai divorziati risposati. Nulla di strano, quindi, se il rimpasto curiale pensato da Bergoglio prevede che, da prefetto della Segnatura Apostolica, ora venga esiliato alla carica di cardinale patrono del Sovrano Ordine di Malta. Ma intanto, al Sinodo sulla famiglia, questo finissimo canonista figlio dell'America rurale ha assunto il ruolo di oppositore, verrebbe da dire di katechon, al cospetto della svolta attribuita, senza smentite, alla mens papale. Come recita l'antica «Bibbia poliglotta» aperta sul leggìo del suo studio alla pagina dell'Ecclesiaste: «Ogni cosa ha il suo tempo (…) c'è un tempo per tacere e un tempo per parlare».D. Cosa si vede oltre la cortina mediatica che avvolge il Sinodo?R. Emerge una tendenza preoccupante perchè alcuni sostengono la possibilità di adottare una prassi che si discosta dalla verità della fede. Anche se dovrebbe essere evidente che non si può procedere in questo senso, molti incoraggiano per esempio pericolose aperture sulla questione della comunione concessa ai divorziati risposati. Non vedo come si possa conciliare il concetto irreformabile dell'indissolubilità del matrimonio con la possibilità di ammettere alla comunione chi vive una situazione irregolare. Qui si mette direttamente in discussione ciò che ci ha detto Nostro Signore quando insegnava che chi divorzia da sua moglie e sposa un'altra donna commette adulterio.D. Secondo i riformatori questo insegnamento è diventato troppo duro.R. Dimenticano che il Signore assicura l'aiuto della grazia a coloro che sono chiamati a vivere il matrimonio. Questo non significa che non ci saranno difficoltà e sofferenze, ma che ci sarà sempre un aiuto divino per affrontarle ed essere fedeli sino alla fine. […]R. Io non so come sia concepito il briefing, ma mi pare che qualcosa non funzioni bene se l'informazione viene manipolata in modo da dare rilievo solo a una tesi invece che riportare fedelmente le varie posizioni esposte. Questo mi preoccupa molto perchè un numero consistente di vescovi non accetta le idee di apertura, ma pochi lo sanno. Si parla solo della necessità che la chiesa si apra alle istanze del mondo enunciata a febbraio dal cardinale Kasper. In realtà, la sua tesi sui temi della famiglia e su una nuova disciplina per la comunione ai divorziati risposati non è nuova, è già stata discussa trent'anni fa. Poi da febbraio ha ripreso vigore ed è stata colpevolmente lasciata crescere. Ma tutto questo deve finire perchè provoca un grave danno per la fede. Vescovi e sacerdoti mi dicono che ora tanti divorziati risposati chiedono di essere ammessi alla comunione poichè lo vuole Papa Francesco. In realtà, prendo atto che, invece, finora non si è espresso sulla questione. D. Però sembra evidente che il cardinale Kasper e quanti sono sulla sua linea parlino con il sostegno del Papa. R. Questo sì. Il Papa ha nominato il cardinale Kasper al Sinodo e ha lasciato che il dibattito proseguisse su questi binari. Ma, come ha detto un altro cardinale, il Papa non si è ancora pronunciato. Io sto aspettando un suo pronunciamento, che può essere solo in continuità con l'insegnamento dato dalla chiesa in tutta la sua storia. Un insegnamento che non è mai mutato perchè non può mutare. […]D. Ammettere alla comunione i divorziati risposati mina il sacramento del matrimonio, ma anche quello dell'eucaristia. Non le sembra una deriva che tocca il cuore della chiesa?R. Nella Prima Lettera ai Corinzi, al capitolo 11, san Paolo insegna che chi riceve l'eucaristia in stato di peccato mangia la propria condanna. Accedere all'eucaristia significa essere in comunione con Cristo, essere conformi a lui. Molti oppongono l'idea che l'eucaristia non è il sacramento dei perfetti, ma questo è un falso argomento. Nessun uomo è perfetto e l'eucaristia è il sacramento di coloro che stanno combattendo per essere perfetti, secondo quando chiede Gesù stesso: di esserlo come il Nostro Padre che è in cielo (Mt 5, 48). Anche chi combatte per raggiungere la perfezione pecca, certo, e se è in stato di peccato mortale non può comunicarsi. Per poterlo fare deve confessare il suo peccato con pentimento e con il proposito di non commetterlo più: questo vale per tutti, compresi i divorziati risposati. […]

Il presidente dei vescovi polacchi: il documento di metà sinodo? Confusione e cedimento al mondo

14-10-2014

In un'intervista rilasciata alla sezione in lingua polacca della Radio Vaticana, il presidente dei vescovi della Polonia, l'arcivescovo di Poznan StanisA‚aw Gadecki, non ha esitato a dire che la relazione riassuntiva della prima settimana di lavori del Sinodo sulla famiglia, presentata ieri mattina dal cardinale Peter Erdo, si discosta dall'insegnamento di Giovanni Paolo II sulla famiglia e perfino che in esso si possono riscontrare tracce di un'ideologia anti-famiglia. Per Gadecki il testo mette in luce la mancanza di una chiara visione (leggasi confusione) da parte dell'assemblea sinodale).«Il fine di questo Sinodo pastorale - si è chiesto Gadecki - è quello di supportare le famiglie in difficoltà o il suo scopo è quello di studiare dei casi particolari? Il nostro obiettivo principale è supportare la famiglia pastoralmente, non di colpirla, esponendo ituazioni difficili che esistono, ma che non costituiscono il nucleo dell'esperienza familiare; questi casi particolari non possono far dimenticare il bisogno di supporto che hanno le famiglie buone, normali, ordinarie, che lottano non tanto per la sopravvivenza ma per la fedeltà». «In riferimento al matrimonio e alla famiglia - ha continuato l'arcivescovo - certi criteri che vengono applicati sollevano dei dubbi. Per esempio il criterio della gradualità. E possibile trattare la convivenza in modo graduale, come un sentiero verso la santità? Oggi la discussione ha inoltre messo in evidenza che la dottrina presentata nel documento è caratterizzata da un peccato di omissione. Come se la visione del mondo prevalesse e tutto fosse imperfezione che conduce alla perfezione… si parli delle eccezioni, ma abbiamo anche bisogno di presentare la verità. Inoltre, i punti in cui si parla dei bambini affidati a coppie dello stesso sesso sono formulati come se la situazione fosse da elogiare! Questo è un altro difetto di questo testo, il quale dovrebbe essere un incentivo alla fedeltà, a riconsiderare i valori della famiglia, mentre sembra accettare tutto così così com'è. Si ha l'impressione che l'insegnamento della Chiesa sia stato senza misericordia fino ad ora, e che la misericordia inizi solo ora».

Roberto Benigni torna in tv con i Dieci Comandamenti. Ripassiamoceli, prima che la ripassata ce la dia lui

14-10-2014

In ben due serate speciali, su Raiuno, il 15 e il 16 dicembre «l'attore toscano rivisita» il Decalogo, ed è lì che noi già tremiamo. Capita oggigiorno, infatti, che nemmeno più certi teologi e certi confessori ricordino bene quanti siano i Comandamenti e quali siano i Comandamenti. A scanso di equivoci, allora, li riportiamo qui, proponendo alla letture a alla considerazione di ognuno subito quel che ne dice il Catechismo della Chiesa Cattolica. Non c'è bisogno di aspettare metà di dicembre per ripassare la materia.

Ruini: la comunione ai divorziati risposati non è possibile. Il magistero è chiaro e non modificabile

13-10-2014

Quella cellula fondamentale della società che è la famiglia sta attraversando un periodo di straordinariamente rapida evoluzione.Ormai appaiono ovvi i rapporti prematrimoniali e pressochè normali i divorzi, molto spesso come conseguenza della rottura della fedeltà coniugale. Ci allontaniamo così dalla fisionomia tradizionale della famiglia, nei paesi e nelle civiltà segnati dal cristianesimo.Negli ultimi decenni poi, almeno in Occidente, siamo entrati in territori inesplorati. Si sono fatta strada, infatti, le idee del 'gender' e dei «matrimoni omosessuali».Alla radice di tutto ciò vi è il primato, e quasi l'assolutizzazione, della libertà individuale e del sentimento personale. Perciò il legame familiare deve essere plasmabile a piacere e comunque non impegnativo, fino a scomparire o ad essere praticamente irrilevante.Nella medesima logica questo legame deve essere accessibile a ogni tipo di coppia, sulla base della rivendicazione di una totale uguaglianza che non accetta le differenze, soprattutto quelle riconducibili a una volontà esterna, sia essa umana (le leggi civili) o divina (la legge naturale). Rimane forte e diffuso, tuttavia, il desiderio di avere una famiglia e possibilmente una famiglia stabile: desiderio che si traduce nella realtà di tante famiglie «normali» e anche di numerose famiglie autenticamente cristiane. Queste ultime sono certo una minoranza, ma consistente e assai motivata.La sensazione che la famiglia propriamente intesa stia scomparendo è dunque in buona parte frutto della distanza tra il mondo reale e il mondo virtuale costruito dai mezzi di comunicazione, sebbene non si debba dimenticare che questo mondo virtuale influisce potentemente sui comportamenti reali...

Divorzio e “risposati”. Di ambiguità e di opinionismo teologico alla fine si perisce. Parola di teologo

13-10-2014

Contro l'infausta idea che la dottrina sta da una parte e la pastorale dall'altra. Qualcosa come «i commenti separati dalle notizie», come dicevano i settimanali politici di un tempo

Padre Gheddo: «Oggi l’Anticristo è diventato il referente imprescindibile di tutti i governi occidentali»

13-10-2014

L'idea centrale che fu di Friedrich Nietzsche si sta realizzando. La convinzione basilare era questa: «Io definisco il cristianesimo l'unica grande maledizione, unica grande intima perversione, unico grande istinto di vendetta, per il quale nessun mezzo è abbastanza velenoso, occulto, sotterraneo, piccino. Io lo definisco: l'unico imperituro marchio di abominio dell'umanità». Appunto

«Tutti nasciamo come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie»

11-10-2014

Il 12 ottobre di otto anni fa moriva a Milano per una leucemia fulminante Carlo Acutis. Aveva solo 15 anni. Figlio di una famiglia benestante, la sua vita fu attraversata da una tensione misteriosa. Così lo ha ricordato la madre. «La figura di Carlo è possibile riassumerla in questa sua frase: l'Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo. Mio figlio sin da piccolo, e soprattutto dopo la sua Prima Comunione, non ha mai mancato all'appuntamento pressochè quotidiano con la Messa e il Rosario, e con un momento di adorazione eucaristica. Nonostante questa intensa vita spirituale, Carlo ha vissuto pienamente i suoi 15 anni, lasciando in coloro che lo hanno conosciuto una profonda traccia». E stata avviata la causa di beatificazione.

Sinodo, Müller: «Tutti i cristiani hanno il diritto di essere informati sugli interventi dei loro vescovi»

10-10-2014

Il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Müller, si è espresso contro la censura imposta agli interventi dei partecipanti al Sinodo. Secondo quanto riporta l' AP, il porporato tedesco ha detto a una delle televisioni cattoliche presenti in alcuni momenti dei lavori che «Tutti i cristiani hanno il diritto di essere informati sugli interventi dei loro vescovi». Attualmente invece l'informazione sul Sinodo è fornita dal Direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi, coadiuvato da un sacerdote anglofono e da uno ispanofono. Nel briefing si offre un panorama generico della giornata, indicando i temi, ma non gli interventi in maniera citabile, nè chi è autore degli interventi. Ed è un peccato, perchè certamente ci sono stati interventi che meriterebbero di essere conosciuti più in dettaglio. Così, per esempio, un vescovo ha criticato duramente la proposta del card. Kasper di dare l'eucaristia ai divorziati risposati, affermando che si tratta di «Un rimedio peggiore della malattia». Mentre un altro ha osservato che la pastorale per i divorziati deve ricordare che si tratta di già sposati, e che ci sono stati Papi anche prima del 2014, e che non si può dire che non fossero misericordiosi. Un altro ha osservato che oltre a dire sempre misericordia dobbiamo evangelizzare di più; ci si riferisce spesso alla formazione, ma la si disattende per paura di non essere capiti. Al che il card. Kasper ha ripetuto che sì, lui ha preso l'iniziativa, ma che prima aveva chiesto al Papa…

Da Beslan al Michigan: quando il sangue degli innocenti diventa seme di nuovi cristiani

10-10-2014

Il sangue degli innocenti, come quello dei martiri, diventa seme di nuovi cristiani o comunque sempre seme di bene. E un pensiero che viene spontaneo accostando queste due storie, nei due Paesi che oggi riscoprono motivi antichi di contrapposizione, per usare un eufemismo.Scriveva Asianews pochi giorni fa: «La chiesa ortodossa costruita a Beslan, Ossezia del Nord, sul luogo della strage dei bambini della scuola n° 1, ha ora la sua croce sulla cupola più alta. La cerimonia di benedizione e posa della croce - presieduta dall'arcivescovo di Vladivkavkaz, Zosima - si è svolta il 3 ottobre, in concomitanza con una commemorazione religiosa delle vittime dell'attentato, in cui nel 2004 rimasero uccisi oltre 180 bambini. 'E' un evento che ha un grande significato storico', ha detto l'arcivescovo parlando agli abitanti di Beslan riunitisi sul luogo di quella che era la palestra della scuola, dove i terroristi per tre giorni tennero in ostaggio oltre mille persone. 'Nel luogo dove dieci anni fa fu versato il sangue di bambini innocenti, grazie alla buona volontà di molte persone, è stata costruita una chiesa - ha detto ancora l'arcivescovo - La croce che oggi vi viene posta proteggerà Beslan e l'Ossezia da ogni male. Dio vi benedica'».

La presenza della Chiesa fa un gran bene allo Stato italiano. Fa addirittura guadagnare denaro

10-10-2014

Sì, il Vaticano un po' all'Italia costa. Ma i guadagni che la Santa Sede induce nella Penisola sono assai di più. Una recente inchiesta documenta come la presenza della Chiesa Cattolica nel nostro Paese faccia risparmiare almeno 11 miliardi di euro l'anno.

Brittany ha il cancro. Come non commuoversi? Il primo novembre si ucciderà . Resta solo la preghiera

10-10-2014

Malata terminale di cancro al cervello a 29 anni, il 1° novembre si ucciderà. Incominciamo a pregare subito per lei. Preghiamo il Signore affinchè, per l'intercessione della beata Vergine Maria e di tutti i santi di cui Ella è regina, Brittany cambi idea,

Diocesi di Maiduguri, Nigeria: in due mesi 185 chiese incendiate da Boko Haram e 190mila sfollati

09-10-2014

Sono 185 le chiese incendiate, oltre 190.000 le persone costrette alla fuga. E il bilancio delle violenze perpetrate da Boko Haram negli ultimi due mesi nella diocesi di Maiduguri, il cui territorio comprende gli Stati della Nigeria settentrionale di Borno, Yobe e alcune aree di quello di Adamawa. Lo rende noto il Direttore delle Comunicazioni Sociali della diocesi, don Gideon Obasogie. Negli ultimi due mesi 11 città comprese nel territorio della diocesi sono cadute nelle mani di Boko Haram (secondo il Vescovo del luogo, Mons. Oliver Dashe Doeme, la setta islamista controlla in tutto 25 città nel nord della Nigeria). «Trenta giorni fa, le comunità cattoliche di Gulak, Shuwa, Michika, Bazza ed altre, sono state saccheggiate dai crudeli attacchi dei terroristi di Boko Haram» afferma il Direttore delle Comunicazioni Sociali.«Gwoza e Magadali sono sotto il controllo dispotico e tirannico dei terroristi da 60 giorni» sottolinea don Obasogie. «I nostri sacerdoti sono sfollati, mentre i cittadini, che si suppone dovessero celebrare l'indipendenza come nazione libera, invece piangono i loro morti e sono ridotti allo stato di sfollati interni. Dov'è allora la libertà?» si chiede il sacerdote. Don Obasogie descrive le terribili condizioni nelle quali sono costretti a vivere gli sfollati, accolti nelle abitazioni di parenti e amici (anche 60-70 persone alla volta), oppure in strutture improvvisate a Maiduguri, Mubi, Yola, Uba, Gombe, Biu e Damaturu. Il pensiero degli sfollati va a coloro che non sono riusciti a fuggire, persone anziane o malate ma pure giovani. Le donne sono vittime di violenze sessuali mentre si diffondono le pratiche di decapitare gli ostaggi dei terroristi, come è successo ad un pilota militare che è stato catturato dopo essersi lanciato dal suo aereo abbattuto da Boko Haram l'11 settembre. Il 7 ottobre, si è aperto a Niamey, capitale del Niger, un vertice regionale per la lotta contro Boko Haram, che sta minacciando anche i Paesi limitrofi, come dimostrato dalla morte di 7 persone nel nord del Camerun, uccise da un razzo sparato dagli integralisti nigeriani.

Dietro il Big Bang, l’Essere. Perchè con il vuoto non si riempiono neppure i vasi di marmellata

09-10-2014

Il modello più accreditato riguardo al Big Bang postula una singolarità iniziale. La sua origine dipenderebbe dunque «da un momento inaccessibile, dal quale non è possibile estrarre alcuna informazione che permetta di imbastire una storia razionale e completa del mondo». Così il cosmologo Màrio Novello in un libro intitolato «Qualcosa anzichè il nulla». Novello sostiene che «se l'universo ha avuto un'origine singolare distante da noi un intervallo finito di tempo, possiamo trarre la conclusione che non esiste la possibilità di una storia razionale e completa che parta dall'inizio». Vi sono «condizioni iniziali inaccessibili»? Per Novello questo non è, a priori, possibile: occorre ipotizzare «un universo eterno, senza singolarità, creato spontaneamente dall'instabilità di un remoto stato di vuoto, che ha sperimentato una fase di collasso fino a raggiungere il suo volume minimo e iniziato il processo di espansione che viviamo oggi». La conseguenza sarebbe che «alla domanda centrale della metafisica», «perchè esiste qualcosa anzichè il nulla», potremmo rispondere che la cosmologia avrà la risposta perchè «l'universo era condannato ad esistere», ed «è molto difficile, è quasi impossibile non esistere».L'argomento è interessante: da subito il Big Bang, respinto in origine da molti per il suo «odore» creazionista (fu teorizzato da un prete cattolico), è al centro di un dibattito sia scientifico che filosofico. La domanda è: l'Universo ha un' origine precisa in un istante zero di tempo (ciò richiederebbe una Causa divina), oppure è eterno (il che sarebbe più compatibile, a prima vista, con una visione atea, senza però escluderne una creazionista).L'argomentazione di Novello è filosoficamente confusa.Vediamo il primo punto: la domanda centrale della metafisica non è affatto «perchè esiste qualcosa e non il nulla». Dal momento che già i presocratici danno per certo che una realtà fisica esista, la loro domanda è un'altra: qual'è il principio unitario di questa realtà? Con Parmenide e Melisso la domanda si precisa: poichè l'Essere esiste, e il nulla non esiste, quali sono gli attributi dell'Essere? Parmenide rende chiaro che l'Essere deve esistere, e che esso può identificarsi o con un Universo esso stesso divino, eterno, incausato, o con la Causa eterna di un universo che invece è diveniente e non necessario. La conclusione di Novello, che il mondo era «condannato ad esistere, semplicemente perchè… è quasi impossibile non esistere», è forse una battuta, ma non un pensiero con dignità filosofica. Qualcosa deve esistere, non per un'alta probabilità, ma per necessità: perchè il nulla non è. La domanda è un' altra: qual'è l'Essere in se subsistens, esistente per se stesso?La risposta di Novello è a priori: l'Universo. Di qui la conclusione, illogica, secondo cui una singolarità iniziale, essendo inaccessibile alla scienza sperimentale, sarebbe «irrazionale». Irrazionale è, al contrario, il presupposto per cui la nostra ragione dovrebbe essere in grado di afferrare scientificamente la totalità e il senso dell'Essere necessario. Il quale sarebbe, se così fosse, più piccolo dell'essere non necessario, l'uomo, che cerca di attingerlo. Del resto, anche se la singolarità iniziale fosse per noi intelleggibile, resterebbe inevasa la domanda: donde la sua intelleggibililità, ed un soggetto che sappia leggerla?A ciò si aggiunga che le singolarità sono altre due: oggi noi non riusciamo affatto a penetrare nel perchè della nascita, dalla materia inorganica, della vita, nè nel perchè della comparsa della vita intelligente e cosciente (l'uomo). Di più: ci sfugge non solo il perchè di questi avvenimenti, come il perchè ultimo dell'universo, ma anche il come.Dunque, ricordato che il vuoto quantico non è il nulla, ma qualcosa, e che il suo esistere avrebbe a sua volta bisogno di un spiegazione, possiamo chiederci se la verità non sia quella di una causa invisibile, che non significa irrazionale, del visibile. Se cioè, con un testo di migliaia di anni fa chiamato Genesi, non sia necessario postulare, a livello di ragione, un Dio Creatore, unico vero Essere in sè sussistente, capace di creare un universo originato, diveniente, contingente.Ipotizziamolo. Ogni suo atto creativo (universo, vita, intelligenza) sarebbe di per sè inafferrabile, perchè unico e irripetibile. L'atto creativo implica istantaneità, relazione, differenza ontologica, incommensurabilità, tra Causa ed effetto. Finchè la ragione e la scienza non negheranno il salto ontologico tra nulla e materia, tra materia e vita, tra vita non umana e unicità umana… nulla di più logico che credere che l'universo, nato, ordinato ed abitato, non sia affatto figlio del nulla, ma di un Dio ordinatore, vivente ed intelligente. Nascita dell'universo, ordine, vita e ragione chiedono spiegazioni, serie. Come ha scritto Roy Varghese «La vita, la consapevolezza, la mente, l'io possono provenire solo da una Fonte che è viva, consapevole, pensante. Se noi siamo dei centri di coscienza e di pensiero in grado di conoscere, amare, di avere intenzioni e di attuarle, non riesco a capire come tali centri possano giungere in essere da un qualcosa che è esso stesso incapace di compiere tali attività». Con il nulla, invece, non si riempiono neppure i vasi di marmellata. (Il Foglio, 2/10/2014)

C’è un sindacato che tutela chi perde il lavoro per avere cercato di salvare vite umane dall’aborto?

09-10-2014

Si è dimessa Margherita Ulisse, la giovane infermiera dell'ospedale di Voghera (Pavia) che nei giorni scorsi era finita al centro delle cronache per avere negato per ben due volte l'accesso al reparto di ginecologia ad altrettante ragazze ventenni che volevano farsi prescrivere la cosiddetta «pillola del giorno dopo», quella che consente di evitare la gravidanza entro le 72 ore da un rapporto sessuale praticando un aborto chimico

Sinodo: «Le unioni di fatto presentano elementi di santificazione». Noi qui non capiamo proprio. Spiegateci

09-10-2014

I grandi organi d'informazione ciurlano nel manico smozzicando pezzi e parole provenienti dalla sala stampa vaticana. Bisogna invece spiegare tutto bene per filo e per segno. Infatti, «è essenziale guardare innanzitutto agli elementi positivi»

Il liturgista Grillo oltre Kasper: per i divorziati pieno riconoscimento delle seconde nozze

08-10-2014

Sandro Magister ha definito Andrea Grillo, docente di teologia sacramentaria al Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma e presso l'Istituto di Liturgia Pastorale di Padova, «il numero uno dei liturgisti italiani», intendendo la figura più rappresentativa dei liturgisti di orientamento «progressista». Sicuramente lo è per preparazione e profondità di pensiero. Dal 1996 al 2000 ha fatto anche parte della Commissione Cei incaricata di tradurre e adattare il nuovo rito del sacramento del matrimonio. Per questo fa non poca impressione vedere quali sono le conclusioni a cui arriva, in merito alla questione dei divorziati e risposati, in un suo recente libro pubblicato dalle edizioni Cittadella. Di seguito un estratto da un'intervista rilasciata da Grillo all'agenzia Adista, di cui consigliamo la lettura integrale, proprio per capire dove possa portare, e con consequenzialità, una teologia in cui di fatto Dio ha perso il suo primato sul mondo.«… Grillo parte dalle intuizioni espresse nella sua ultima intervista dal card. Carlo Maria Martini, quella in cui l'arcivescovo emerito di Milano parlava dei 200 anni di ritardo accumulati dalla Chiesa nel suo rapporto con la modernità, per poi entrare con decisione nel dibattito suscitato dalla relazione del card. Walter Kasper al Concistoro dello scorso febbraio. La proposta del cardinale tedesco di un percorso penitenziale per i divorziati risposati che possa permettere a queste persone di tornare ad accostarsi ai sacramenti viene analizzata da Grillo, che la accoglie per superarla, suggerendo cioè alla Chiesa, oltre alla riammissione dei divorziati dopo un periodo penitenziale, anche il pieno riconoscimento delle seconde nozze. Proposta coraggiosa, anticipata in qualche modo dal titolo stesso del libro, che richiama il celebre testo del teologo Hans Küng, Infallibile?, in cui ad essere contestato era il dogma dell'infallibilità del papa. Anche qui, in una qualche forma, sempre di dogma si tratta. Non tanto della dottrina dell'indissolubilità, che nella sostanza Grillo accetta e non contesta, quanto del modo con cui essa è stata sinora ostinatamente e «dogmaticamente» declinata, in modo da divenire impermeabile a qualsiasi riformulazione. Perchè se la sostanza resta la stessa, i modi con cui essa viene comunicata possono, anzi devono cambiare, in sintonia con i tempi e le necessità storiche. E siccome oggi per le coppie cattoliche non è più possibile continuare a proporre-imporre la teoria classica dell'indissolubilità, o si cercano scappatoie come quella dei processi per nullità o la finzione di una seconda unione vissuta in castità perpetua, oppure si affronta la questione con coraggio».

Sentinelle in Piedi: in Italia si puà bestemmiare e urlare di tutto, ma non dire in silenzio «mamma» e «papà »

08-10-2014

Sul Giornale, in prima pagina, Marcello Veneziani scrive che «da una parte c'erano i cannibali, gli incivili, gli antidemocratici, gli omofobi» che manifestavano «inermi e silenziosi». Dall'altra c'erano «gli umanitari, i libertari, i civili, i democratici, gli omolatri, gli antifascisti, che li aggredivano, lanciavano uova e preservatici pieni d'acqua». Eppure sono le Sentinelle a essere considerate «dei mostri con manie sadomaso». Anche se quel che semplicemente tentano di difendere è la famiglia, la maternità, la vita; «Principi non offensivi nè aggressivi ma d'amore e protezione. E sostenuti senza arroganza ma con educazione, parola cancellata nel gergo corrente e pratica dimenticata nei comportamenti degli Evoluti. Ma che volete, il reato di famigliofobia non è previsto…».Su Libero Mario Giordano, in un articolo dal tono ironico, scrive: «La regola in Italia è questa: se scendi in piazza in assetto di guerra, hai via libera per fare quello che vuoi. Se invece scendi in piazza da pacifico cittadino con un libro in mano, devi sloggiare. Non l'hanno ancora capito le Sentinelle? Già il fatto che vogliono stare fermi è sospetto: nemmeno una carica? Nemmeno un assalto? Nemmeno un salto doppio con lancio di petardo? Come si permettono?». «Ci sono parole che è vietato pronunciare: insulti? Minacce? Bestemmie? Cori contro la polizia? Ingiurie violente? Macchè: le cose che non si possono dire sono «mamma» e «papà»».

Pellegrini del «Summorum Pontificum» a Roma e a Norcia: grazie Dio per la Messa straordinaria

08-10-2014

Dal 23 al 26 ottobre si svolge anche quest'anno la 'marcia della fede' a Roma e a Norcia per ringraziare Dio della santa Messa. Il popolo del Summorum Pontificum sara accompagnato dei cardinali George Pell e Raymond L. Burke. Qui il programma completo.

Parliamo di donne, dice «Panorama», e di teologhe. «Il rischio è che il nostro modello resti Maria». Sic

08-10-2014

Sì, avete letto bene: «il rischio è che il nostro modello resti per sempre Maria, madre, vergine e obbediente». Parola di Marinella Perroni. Teologa, docente di Nuovo Testamento nel Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma, dove è professore straordinario. Straordinario.

Se la «missio ad gentes» si riduce a promozione sociale non interessa a nessuno. Ci sono già le Ong

07-10-2014

La «missione alle genti» significa annunziare e testimoniare Cristo ai popoli non cristiani (5 miliardi sui 7 dell'umanità) e il danno peggiore di questa decadenza dello spirito e della missione ad gentes sta nel dato di fatto che la Chiesa italiana, presa nel suo assieme, sta percorrendo il cammino opposto a quello che dichiarano i testi del Concilio Vaticano II, dei Papi e della stessa CEI (Conferenza episcopale italiana): si proclama una cosa e se ne fa un'altra. E questo avviene nella Chiesa di Cristo, che vuol essere autentica, trasparente, efficace immagine di Cristo Salvatore.

Dall’età della scienza a quella del mito. Se il «riscaldamento globale spiega tutto, anche l’Isis

07-10-2014

Anticamente i miti fornivano delle spiegazioni di fantasia sull'origine e la natura delle cose, poi è venuta la scienza.Oggi i miti sono tornati, e sono più insidiosi di prima.… il mito è la riduzione narrativa di momenti legati alla dimensione del rito, insieme al quale costituisce un momento fondamentale dell'esperienza religiosa volta a soddisfare il bisogno di fornire una spiegazione a fenomeni naturali o a interrogativi sull'esistenza e sul cosmo. WikipediaE' la natura umana che ha bisogno di cercare una spiegazione ai fenomeni naturali o risposte sul perchè delle cose, una spiegazione che è stata anticamente trovata con le narrazioni mitologiche e relativi riti, ma che poi da Galilei in poi ha trovato un metodo per capire il 'come' delle cose. Adesso, dopo quattro secoli di onorato servizio il metodo scientifico sta perdendo il suo ruolo per lasciare spazio ad un nuovo bisogno di miti che spieghino tutto possibilmente in modo semplice.Non si tratta di un'ipotesi ma di una constatazione che scaturisce da alcune notizie susseguitesi negli ultimi tempi, il caso in questione è quello della teoria del Global Warming Antropico la cui insistente pubblicizzazione ha portato ad un condizionamento di massa così consolidato che non esiste attualmente argomento che non possa essere spiegato ricorrendo al riscaldamento globale. E a complemento del mito abbiamo il rito, come quello celebrato il 21 Settembre scorso con la Climate March. Ecco una serie di fenomeni che ultimamente sono stati collegati ai cambiamenti climatici:A- L'epidemia di Ebola: leggendo il Washington Post del 5 Agosto abbiamo appreso, seppur in forma dubitativa, che l'epidemia di Ebola potrebbe essere stata resa più grave dai cambiamenti climatici: «Will climate change worsen Ebola outbreaks?«. Salvo poi come rimedio consigliare come rimedio acqua pulita e fognature, non la riduzione delle emissioni di CO2.B- Perturbazioni gravitazionali del pianeta: l'ESA ha diffuso la notizia secondo la quale nella parte ovest del continente la perdita di ghiaccio sarebbe stata tale da modificare la gravità della zona. Senza però dire che nel complesso l'Antartide ha accumulato ghiaccio negli ultimi anni e che quindi la perdita della zona ovest (sempre che significhi qualcosa gravitazionalmente) è stata ampiamente compensata.C- 35.000 trichechi sono stati spinti su una spiaggia dell'Alaska: ebbene sì, dopo aver provato con scarso successo con pinguini e orsi polari adesso è la volta dei trichechi ad essere strumentalizzati per la causa. Ma anche stavolta, nonostante l'intervento del WWF, la notizia è stata ricondotta alle giuste dimensioni da un'esperta che ha fatto osservare che il fenomeno non è nuovo ed è del tutto naturale: «Mass haulouts of Pacific walrus and stampede deaths are not new, not due to low ice cover«.D- l'ISIS è stata favorita dai cambiamenti climatici: anche questa notizia, che a prima vista sembrerebbe provenire da «Lercio» o altre testate goliardiche, è invece stata pubblicata sull'Huffington Post in «How Climate Change Helped ISIS«. No comment.Questo proliferare di spiegazioni che tendono a ricondurre qualunque cosa accada alla causa dei cambiamenti climatici sono come i sintomi di una malattia che ha colpito la scienza. Dove le affermazioni dovevano essere sostenute da solide documentazioni e prove si è fatto strada il senso del 'verosimile', della persuasione anzichè della verità, si insiste infatti sul presunto consenso del 97% degli esperti per convincere i dubbiosi.La scienza reale non giunge nemmeno al grande pubblico, e le notizie che invece trovano spazio sui media giungono a persone che non sono più in grado di valutarle criticamente.Nuovi miti si fanno strada e sono più tirannici di quelli antichi, a differenza di quest'ultimi non ammettono dubbi, sotto la minaccia dell'infamante accusa di 'negazionismo' pretendono di essere creduti senza l'onere della prova.Se un antico greco poteva dire senza grossi problemi di non credere che fosse Giove a lanciare i fulmini, i contemporanei non possono godere della medesima libertà verso le calamità causate dalla CO2. Queste le conseguenze della mitologia post-scienifica.

Sinodo/1-Il card. Caffarra: «Preferirei che si dicesse che ho l’amante piuttosto che sono contro il Papa»

07-10-2014

Il tema è quello caldo della Comunione ai divorziati 'risposati' di cui tratterà il Sinodo staordinario per la Famiglia. «Io sono nato papista sono vissuto da papista e voglio morire da papista!», dice l'arcivescovo di Bologna.

Sinodo/2-Per Cacciari è «la sagra dell’opinionismo». Oggi si potrebbe parlare, che so, di eutanasia…

07-10-2014

Un vero e proprio 'Concilio Vaticano III' in cui ognuno può infilare nella cassetta dei desideri il pizzino giusto per aprire la sarabanda dei 'secondo me'.

Vacche e boia. I cristiani nel mirino dei fondamentalisti indù anche per il commercio delle mucche

06-10-2014

'I crescenti assalti contro trasportatori di bovini in Karnataka da parte dei radicali indù sono un problema che va fermato al più presto'. Lo dice ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), dopo l'ultimo episodio avvenuto il 2 ottobre scorso a Bantwal.Un gruppo di militanti del Sangh Parivar ha inseguito e mandato fuori strada un camion, che trasportava delle vacche, e aggredito chi vi era a bordo. Le vittime, Basheer e Siddiq, sono ricoverate in condizioni critiche in un ospedale privato di Mangalore.Da diversi mesi in India i radicali indù chiedono al governo - che ora è targato Bjp (Bharatiya Janata Party), braccio politico dei movimenti nazionalisti violenti - di vietare la macellazione e la vendita di bovini in tutta la nazione. Nell'induismo, la mucca è considerata sacra ed è proibito ucciderla e consumarla. Essendo però uno Paese laico per Costituzione, in alcuni Stati dell'India non c'è il divieto di macellazione.Nonostante questo, per il momento la National Democratic Alliance - la coalizione alla guida governo centrale, capeggiata dal Bjp - non sembra essere disponibile ad attuare un simile divieto. Secondo il ministero dell'Agricoltura, l'esecutivo preferirebbe 'una protezione effettiva per le mucche, invece che imporre un bando sulla macellazione'.Tra questi, anche il Karnataka. 'Non ci sono restrizioni nel trasporto di bovini - spiega Sajan George - tuttavia le autorità sembrano essere cieche e non vedere i numerosi attacchi fisici contro questi lavoratori. La maggior parte di queste aggressioni vengono perpetrate da una 'polizia morale' prima ancora che intervenga la vera e propria polizia'.

Comunione ai “risposati”? Si puà fare di più… Dal Cile la richiesta al Sinodo di superare la Humanae Vitae

06-10-2014

La Humanae Vitae di Paolo VI? Roba vecchia e superata, un'enciclica smentita nella sostanza da decenni di mancata applicazione da parte del popolo di Dio. Un incidente di percorso che ora, con il Sinodo straordinario e poi ordinario sulla famiglia, si può sperare venga finalmente superato. E' questo il senso di una lettera pubblicata dal principale quotidiano cileno, El Mercurio, scritta da un esponente di punta dei gesuiti nel Paese, padre Jorge Costadoat, docente alla Pontificia Università Cattolica del Cile, dove dirige il Centro Teologico Manuel Larraín. Costadoal ipotizza che dal Sinodo possano uscire tre posizioni in merito ai deficit della Humane Vitae: attribuire il suo fallimento all'ignoranza dei fedeli e puntare alla loro formazione; aggiornare la dottrina morale della Chiesa, dichiarando lecita la contraccezione; sottolineare l'importanza del ruolo della coscienza del credente, che se da una parte ha la dottrina come riferimento ideale, deve avere la libertà di declinarla nella prassi nel modo da lui ritenuto più opportuno.Ovviamente il gesuita caldeggia le ultime due opzioni. «Siamo in molti, sacerdoti e laici, a sperare che il Sinodo offra al Papa idee nuove, che permettano di superare lo scisma bianco dei molti cattolici che non seguono più la dottrina ufficiale sulla sessualità e di frenare lo scisma rosso di coloro che hanno abbandonato la Chiesa per sempre. Speriamo che si usi di nuovo quella creatività dottrinale-pastorale che caratterizzò il Concilio Vaticano II». Questa presa di posizione ha suscitato dure repliche, sempre su El Mercurio.Ma la polemiche sono nate anche perchè da mesi Costadoal sta insistendo su questo tema dalla sua cattedra universitaria, distribuendo agli studenti come materiale di studio le risposte raccolte da alcune conferenze episcopali al famoso questionario in preparazione del Sinodo. Solo però le risposte di quelle che Conferenze che convergono con le sue personali posizioni, fa notare il giornalista Andrès Beltramo Álvarez.«Le persone sono dei fini e le dottrine dei mezzi» ha detto Costadoal in risposta alle critiche, «la Buona Novella non cambia» mentre «la dottrina a volte deve rinnovarsi», perchè se «il Vangelo non è per tutti, non è per nessuno».

Occhio a Twitter. Oltre che di promesse di governo, è colmo anche di materiali pedopornografici

06-10-2014

Sono centinaia gli account di tutto il mondo che usano il diffusissimo social network per condividere foto pornografiche di minori. Un giro di pedofili tutto alla luce del sole, non protetto da password o da altri accorgimenti, fin troppo facile da raggiungere. E che da mesi continua le sue operazioni indisturbato

Matrimonio, il card. Pell: «Dobbiamo parlar chiaro. Un cambiamento della dottrina è impossibile»

06-10-2014

«Secondo alcuni, il compito primario della Chiesa è fornire una scialuppa di salvataggio ai naufraghi del divorzio. E le scialuppe di salvataggio dovrebbero essere a disposizione di tutti, specie delle vittime innocenti di queste tragedie. Ma dove devono dirigersi queste scialuppe di salvataggio? Verso gli scogli, verso le paludi o verso un porto sicuro, che si può raggiungere soltanto con difficoltà? Secondo altri, un compito ancor più importante per la Chiesa è fornire una guida e delle buone mappe per ridurre il numero dei naufragi. Entrambi i compiti sono necessari, ma qual è il miglior modo di svolgerli?» Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUs

«Sono le anime che si offrono vittime all’amore di Dio a fare da argine all’impeto di Satana»

04-10-2014

Dai Quaderni di Maria Valtorta: «Così dice Gesù... L'amore è il sacrificatore eterno... L'anima vittima è sicura, come fosse già chiusa nel mio eterno Regno, d'esser salva, poichè ogni suo palpito, moto, parola, sentimento, azione, è santificata dall'amore che la preserva tutta da inquinamenti umani.L'anima'‘vittima ôra anche se non prega. E la sua vita, orazione...L'anima vittima è stesa su un aculeo i cui vertici sono dolore e amore. Dolore per non vedere Dio amato come il loro eroismo d'amore ha loro permesso di vedere che Dio debba essere amato».

Problemi antichi: quando Cicerone denunciava il relativismo e il desiderio che si fa diritto

03-10-2014

Se il diritto si costituisse solo sulle decisioni dei popoli, attraverso i decreti dei principi, per le sentenze dei giudici, allora ci sarebbe il diritto di rubare, di commettere adulterio e di falsificare i testamenti, qualora questo fosse approvato attraverso i decreti o le votazioni delle masse. Ma se le deliberazioni e gli ordini degli stolti potessero avere così tanto potere da essere in grado di stravolgere l'ordine della natura attraverso il loro verdetto, perchè allora non decidono anche che ciò che è nocivo e pericoloso deve essere ritenuto buono e salutare? Oppure, se la legge positiva può rendere l'ingiusto giusto, perchè non può fare di ogni male un bene? In realtà noi non possiamo distinguere una legge buona da una cattiva in nessun altro modo se non in base ad una norma della natura; non solo il giusto e l'ingiusto vengono distinti per natura, ma anche tutto ciò che è buono e ciò che è turpe [...] pensare che queste cose siano frutto dell'opinione e non poste dalla natura, è da pazzi.

Deriva Agesci: i vertici confermano l’apertura omosessualista dell’associazione

03-10-2014

A metà agosto ProVita aveva sollevato un caso che, nel giro di pochissimi giorni, aveva assunto dimensioni nazionali: quello dell'apertura alle teorie omosessualiste da parte del mondo degli scout dell'AGESCI.Il dibattito si è incendiato immediatamente: innumerevoli siti web hanno affrontato l'argomento e la nostra redazione è stata letteralmente sommersa di commenti ed email. Anche il Fatto Quotidiano ha trattato la questione - ovviamente criticando la posizione di ProVita nei confronti di questo cambiamento di rotta del mondo scout.Tutto è partito dai contenuti della cosiddetta Carta del Coraggio, documento curato da un gruppo di giovani scout riuniti a San Rossore di Pisa. Questi giovani, che si autodefiniscono «generazione che vuole essere protagonista di un cambiamento nella società», chiedono all'Agesci di «allargare i propri confini affinchè tutte le persone - indipendentemente dall'orientamento sessuale - possano vivere l'esperienza scout', anche assumendo un ruolo educativo.Non solo. Si chiede esplicitamente che l'Agesci si faccia portavoce presso le Istituzioni ecclesiastiche e statali di questo progetto gay friendly: la Chiesa dovrebbe «mettersi in discussione e rivalutare i temi dell'omosessualità» mentre allo Stato viene chiesto di riconoscere giuridicamente le unioni gay, facendo poi riferimento ad un non meglio specificato diritto all'adozione nazionale.Poi il documento - com'è di normale prassi - è stato revisionato dai vertici dell'Agesci che hanno lasciato invariato il contenuto fortemente omosessualista dato dal gruppo di giovani scout a San Rossore.Ora si sta procedendo celermente alla diffusione della Carta del coraggio a tutti i gruppi scout Agesci in Italia che avranno il compito di incontrare le Istituzioni locali ed ecclesiastiche per renderle partecipi del loro percorso.Anche questo fronte - quello del mondo scout - è stato colonizzato dall'ideologia imperante. Avanti il prossimo.

«I documenti riportino il sesso cui uno ambisce». Lo chiede il trans «infiltrato» in prima serata RAI

03-10-2014

L'ennesima starlette della RAI è un uomo che dice di sentirsi donna da che aveva 17 anni e che sbarca il lunario truccando gli altri. Sta diventando il beniamino del pubblico grazie al programma «Pechino Express» dove però tutti evitano di parlare della sua omo-transessualità

L’abito non fa il monaco, ma il monaco porta l’abito. Cosa faccia anche il prete, diceva san Giovanni Paolo II

03-10-2014

«Nella moderna città secolare dove si è così paurosamente affievolito il senso del sacro, la gente ha bisogno anche di questi richiami a Dio, che non possono essere trascurati senza un certo impoverimento del nostro servizio sacerdotale. In forza di queste considerazioni, sento il dovere, come Vescovo di Roma, di rivolgermi a lei, signor Cardinale, che più da vicino condivide le mie cure e sollecitudini nel governo della mia diocesi, perchè, d'intesa con le Sacre Congregazioni per il Clero, per i Religiosi e gli Istituti Secolari e per l'Educazione Cattolica, voglia studiare opportune iniziative destinate a favorire l'uso dell'abito ecclesiastico e religioso, emanando a tale riguardo le necessarie disposizioni e curandone l'applicazione».

Sinodo, l’umile verità che ricordava Wojtyla: la famiglia che prega unita il Rosario, resta unita

02-10-2014

La famiglia che prega unita, resta unita. Il Santo Rosario, per antica tradizione, si presta particolarmente ad essere preghiera in cui la famiglia si ritrova. I singoli membri di essa, proprio gettando lo sguardo su Gesù, recuperano anche la capacità di guardarsi sempre nuovamente negli occhi, per comunicare, per solidarizzare, per perdonarsi scambievolmente, per ripartire con un patto di amore rinnovato dallo Spirito di Dio.

La Germania è cosa dai tempi di Lutero: culla di ribelli e di tosti difensori della Chiesa. Come Stefan Oster

02-10-2014

Quello dell'ostia ai divorziati risposati è un bel problema che infiamma gli spiriti e scatena battaglie teologiche come da tempo non si vedevano. Ma è un problema soprattutto per la Germania e l'occidente secolarizzato dove le chiese spesso si trasformano in musei o mercati, dice monsignor Stefan Oster, giovane vescovo quarantanovenne di Passau, in Baviera. Allievo del filosofo Ferdinand Ulrich all'Università di Ratisbona (dove nel 1994 ha conseguito il Magister artium), chi lo conosce lo descrive come abile comunicatore e uomo capace di analisi raffinata. Teologo, professore di Dogmatica e di Storia del dogma, in passato perfino giornalista, è la figura emergente dell'episcopato che, guidato da Marx, promette battaglia ed è pronto a calare su Roma con un documento innovatore recante in calce le firme dei numerosi sottoscrittori favorevoli e fedeli alle proposte misericordiose del cardinale Walter Kasper.Lui, Oster, sta dall'altra parte...

La fidanzata di Berlusconi apre ai gay. Andrà bene all’Italia bigotta, non certo a quella cattolica

02-10-2014

Mons. Biffi: «La concezione cristiana ci dice che bisogna sempre distinguere il rispetto dovuto alle persone, che comporta il rifiuto di ogni loro emarginazione sociale e politica, dal rifiuto di ogni esaltata 'ideologia dell'omosessualità', che è doveroso»

Le «calamitose procelle» scatenate da Mazzini & soci contro la Chiesa e l’Italia.
A ricordarle torna Pio IX

02-10-2014

Si studia poco nelle nostre scuole, soprattutto nelle sue verità innegabili, ma la Repubblica Romana fu una vera sciagura.

Badare ai figli in chiesa e non riuscire a seguire la Messa? E’ un allenamento prezioso alla vita di fede

01-10-2014

Quella partecipazione ultra-attiva alla Messa (altro che la «actuosa participatio» richiesta dalla Sacrosanctum Concilium ndr...) che è il dover badare come genitori a dei figli piccoli tra i banchi della chiesa, significa il non poter mai, e dico mai riuscire a recitare una preghiera fino in fondo senza interruzioni: Agnello di Dio… smetti di dare a fastidio a tua sorella!... abbi pietà di noi. I contemplativi o i mistici vivono senza problemi l'interruzione delle proprie estasi. Ma chi mistico non è e si ritrova continuamente a dire al Signore «dov'eravamo rimasti»? Beh, così è la vita cristiana.Arriverà un tempo, quando sarete vecchi e di nuovo soli, in cui avrete bisogno di re-imparare l'arte dei lunghi colloqui con Dio. E non ne sarete capaci se non siete passati prima per la scuola della distrazione. Andare a Messa con i figli piccoli ci insegna questo: a ricordare Dio. A non dimenticarlo mai, anche quando tutto cospira per cercare di farcelo dimenticare.

Marino: «Sono fortemente attirato da qualunque sostanza stupefacente. Ma non le ho mai utilizzate»

01-10-2014

«Se ho mai fatto uso di droghe? Sono fortemente attirato da qualunque sostanza stupefacente, ma non ne ho mai utilizzata nessuna, perchè ho paura da un punto di vista medico». E netto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ospite in diretta a 'Un giorno da Pecora' in onda su Radio 2, rivelando però un interrogativo che si è posto: «Mi sono molto interrogato, quando abbiamo avuto in città i Rolling Stones, vedendo il batterista, a quasi 75 anni, suonare senza interruzione con un'energia incredibile. Diventa poi difficile spiegare ai tuoi figli che non devono utilizzare sostanze», ha aggiunto.

Si apre il Sinodo, esce il libro «oltre Kasper» dei «cinque cardinali». Un invito alla lettura. Di entrambi

01-10-2014

«Il cardinale Kasper ha proposto un cambiamento nella dottrina e disciplina sacramentale della Chiesa, tale da permettere, in casi limitati, a cattolici divorziati e risposati civilmente di poter ricevere la comunione eucaristica dopo un periodo di penitenza. Lo scopo di questo volume è quello di rispondere all'invito del cardinale Kasper ad un'ulteriore discussione. I saggi qui pubblicati confutano la sua proposta specifica di una forma cattolica di oikonomia in alcuni casi di persone divorziate e risposate civilmente, in quanto essa non può essere riconciliata con la dottrina cattolica sull'indissolubilità del matrimonio e rafforza, pertanto, idee fuorvianti sia della fedeltà che della misericordia»

Torna l’«altra Hollywood». Ecco «The Song», un nuovo bel film tutto cristiano. Ispirato al re Salomone

01-10-2014

Un altro, un nuovo, ennesimo film dell'altra Hollywood': quella bella, coraggiosa, ovvero l'universo della cinematografia indipendente, cristiana senza vergognarsene, professionale, di grande respiro.The Song, diretto da Richard Ramsey, è al cinema, purtroppo per ora solo negli Stati Uniti. Noi lo vedremo mai dalel nostre parti? E una grande storia d'amore sincero che si svolge tutta al suono di musica buona e bella, e che un giorno deve fare i conti con la dura realtà tentatrice: o il successo, o la famiglia. un'allegoria per l'oggi, una grande occasione per riflettere sull'unicità e sulla bellezza del matrimonio, in specie se cristiano. Una storia ispirata al Cantico dei cantici del re biblico Salomone che farebbe bene a tutti.