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27.12.2024

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Vita e famiglia, si riparte da Assisi, appuntamento con le Tavole
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10 Agosto 2023

Vita e famiglia, si riparte da Assisi, appuntamento con le Tavole

I tempi che viviamo sono strani, sono quelli in cui si scatena un vespaio perché all’ospedale Sant’Anna di Torino la Regione Piemonte e la sezione locale del Movimento per la Vita hanno realizzato uno spazio in cui fornire supporto alle donne che avevano valutato anche di abortire. Si tratta di una semplice stanza, in corsia, come ce ne sono state altre in Piemonte e come ce ne sono ancora in altre Regioni, a cui accedono le donne o le coppie che lo desiderano, ma è considerata inaccettabile da femministe, progressisti e da chi considera “l’interruzione di gravidanza” un diritto della donna (che però non può scegliere liberamente di andare a far due chiacchiere con un volontario del Mpv). Viviamo in tempi in cui nelle scuole italiane spopola un assurdo giuridico/scientifico chiamato “carriera Alias” per cui una persona può scegliere un nome e un sesso che non sono i suoi e forzare gli altri (compagni e professori) a farsi chiamare così. Viviamo in un mondo in cui una settantottenne già in fin di vita chiede –e ottiene – di morire attraverso il suicidio assistito mentre una coppia (di uomini, o anche uomo-donna) può andare all’estero a commissionare un bambino dietro pagamento e “acquistarlo” sfruttando il corpo di un’altra donna, povera, nell’indifferenza generale.

Per cercare di invertire la rotta nascono le Tavole di Assisi, una due giorni dedicata «al rilancio del pensiero cristiano, conservatore, identitario». Una riflessione a 360 gradi strutturata su nove tavole di lavoro con nomi del mondo ecclesiale, associativo, giornalistico e culturale all’ombra della Basilica di Santa Maria degli Angeli. «Le sfide che attendono l’Italia e l’intero Occidente sono ormai evidenti – scrivono gli organizzatori sul sito – dall’assalto alla vita e alla famiglia fino alla guerra, dalla dittatura del pensiero unico fino al controllo capillare dell’informazione, della vita più intima delle persone, dal soffocamento della libertà di pensiero fino al definitivo sradicamento delle radici cristiane. Sempre più spesso gli esponenti del mondo conservatore soffrono di una sorta di “inferiorità culturale” che li porta ad allinearsi al pensiero unico liberal, globalista, anticristiano e in definitiva anti-umano».

Aprirà la due giorni Mons. Gianpaolo Crepaldi, vescovo emerito di Trieste, poi sarà la volta delle prime tavole moderate dalla giornalista Costanza Miriano insieme a Simone Pillon, avvocato ed ex senatore. Si parlerà della sacralità della vita, della centralità della famiglia e dell’inverno demografico insieme a nomi da sempre impegnati su questo fronte: Massimo Gandolfini, presidente dell’Associazione Family Day, Maria Rachele Ruiu, del direttivo di ProVita& Famiglia, ci sarà poi Ettore Gotti Tedeschi, già presidente dello Ior, e Giancarlo Blangiardo, presidente dell’Istat, la giornalista Raffaella Frullone e Federica Picchi Roncali, anima della Dominus Production. Il pomeriggio, nelle tavole moderate da Toni Brandi, presidente di ProVita&Famiglia e Nausica Della Valle, giornalista, si parlerà di giovani e ideologie, ma anche di transumanesimo, di anima e trascendenza con l’avvocato Gianfranco Amato, Roselen Boerner Faccio, Pastore della Sabaoth Church, la giornalista Enrica Perucchietti, Marcello Foa, già presidente della Rai, e poi Martina Pastorelli, giornalista insieme a Mons. Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia Sanremo. La domenica ci sarà la terza ed ultima sessione, in cui si parlerà di civiltà occidentale tra rinascimento e decadenza con le tavole moderate dal giornalista Francesco Borgonovo e Andrea Biondo, a confronto ci saranno Benedetto Delle Site, direttore dell’Ucid, Francesco Giubilei, direttore di Historica edizioni, Adolfo Morganti, dell’Associazione Culturale Internazionale Identità Europea, Gianni Alemanno, già sindaco di Roma, il medico Giovanni Frajese e Enzo Pennetta. A chiudere la due giorni sarà un momento dedicato alla bellezza con Vittorio Sgarbi e Davide Rondoni.

«Le nostre radici – si legge ancora sul sito ufficiale dell’evento, dove ci sono le indicazioni per iscriversi – intrise di umanesimo cristiano, ci offrono risposte coraggiose e ragionevoli anche sul piano semplicemente umano per affrontare le sfide del nostro tempo. Basta saperle trovare ed alimentare, facendo tacere il frastuono di sottofondo e riscoprendo l’arte del pensiero, del ragionamento, della discussione finalizzata alla comprensione e non al prevalere».

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