Victorino Chua è stato condannato a un minimo di 35 anni di carcere prima di poter fare appello che nel linguaggio giuridico anglosassone significa la galera a vita. L'uomo è stato ritenuto colpevole di 33 capi di accusa, tra cui l'omicidio di due pazienti. Di origine filippina, l'uomo, 49 anni di età, padre di due figli, che tra le altre cose sembra sia riuscito a farsi assumere come infermiere in modo non regolare, ha ammesso in una lunga memoria scritta tutte le sue colpe, definendosi "un angelo diventato l'impersonificazione del male" e sottolineando come dentro di lui ci fosse un demonio. Gli episodi di cui è stato riconosciuto colpevole risalgono al 2011, quando iniettò dell'insulina in contenitori e fiale saline che poi venivano usate inconsapevolmente da altri infermieri causando una reazione a catena di danni ai pazienti. Due le persone morte di cui è stato possibile stabilire la causa alle sue azioni.
Riceverai direttamente a casa tua il Timone
Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone
© Copyright 2017 – I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l’adattamento totale o parziale.
Realizzazione siti web e Web Marketing: Netycom Srl