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Vescovo polacco e Greta: oracolo sfruttato ideologicamente
NEWS 2 Gennaio 2020    di Andrea Zambrano

Vescovo polacco e Greta: oracolo sfruttato ideologicamente

Un vescovo fa il suo mestiere e dice la sua. Contrariamente a quanto si possa pensare, Greta Thunberg, non è un’eroina alla Giovanna D’Arco rediviva. Ce n’eravamo quasi convinti visto come – specie in Europa – molti prelati sono letteralmente caduti ai piedi della adolescente svedese che da mesi gira il mondo, in versione sempre green e un po’ scroccona, per richiamarci alla fine del mondo per causa dell’inquinamento e dello sfruttamento della terra.

Che agli scienziati – quelli veri – la giovane non stia poi tanto simpatica, è cosa ormai già detta, ma ci voleva anche che un vescovo prendesse posizione visto che in tante parrocchie, poco ci manca che non si inizi la liturgia con un “dal Vangelo secondo Greta”.

Marek Jedraszewski, arcivescovo di Cracovia, in un’intervista concessa al media locale TV Republika, ha definito la ragazza un «oracolo». Per il vescovo dunque, l’adolescente «è diventata un oracolo per tutte le forze politiche e sociali» che cercano di «demolire tutta la tradizione cristiana». Il suo punto di vista, che ha sollevato la furia degli indignati difensori dell’ambiente, parte da una considerazione sull’ecologismo definito «un fenomeno molto pericoloso», come tutti quelli «imposti come una dottrina vincolante».

Nelle forme ideologiche dell’ambientalismo tutto, infatti, è improvvisamente rimesso in discussione: «In realtà, la nostra cultura è messa in discussione; l’intero ordine mondiale si inverte, partendo dal fatto che l’esistenza di Dio, il creatore, è messa in discussione; il ruolo e la dignità di ogni essere umano sono rimessi in discussione», ha affermato Jedraszewski.

Potranno non piacere le parole dell’arcivescovo, e la lista di indignati si è subito ingrossata, a partire dal vice presidente della Capitale Varsavia Paweł Rabiej, e tanti media nel mondo che hanno bersagliato il vescovo reo di lesa maestà, però i confratelli polacchi lo hanno difeso: «Siamo solidali con te per gli attacchi dannosi che il difensore della verità evangelica deve sopportare», perché «è sempre glorioso stare dalla parte dell’antropologia cristiana, che vede l’immagine di Dio nell’uomo».

Nell’intervista alla tv polacca l’arcivescovo, definendo la forma ideologica dell’ambientalismo, ha anche detto che «è apparsa una nuova forma di totalitarismo», che non è «qualcuno da eliminare fisicamente, ma certamente degrada spiritualmente».


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