Il 20 gennaio scorso l’edificio parrocchiale della Parrocchia Virgen de la Paloma, nel centro di Madrid (Spagna), è stato colpito da una grande esplosione. Sono morte quattro persone, tra cui un sacerdote.
Una scoperta nei giorni scorsi ha sorpreso molti, riguarda un’ostia consacrata rimasta intatta tra le macerie dell’edificio e le fiamme che lo hanno invaso. Secondo quanto riporta Aleluya, portale web della conferenza dei vescovi spagnoli, l’eucaristia è stata trovata intatta all’interno di un piccolo ostensorio d’oro (vedi foto in alto), senza danni, nonostante il tabernacolo fosse danneggiato.
Il portavoce della parrocchia Virgen de la Paloma, contattato da Aleluya, ha spiegato che il tabernacolo si trovava nella cappella dei sacerdoti: «Il tabernacolo è dalla cappella al sesto piano, cioè adiacente alla casa del parroco, dove sono saliti anche i sacerdoti del quinto piano». Inoltre, ha rimarcato che «quella ostia è consacrata».
Una hostia consagrada fue encontrada intacta tras la explosión de un edificio de la parroquia de la Virgen de la Paloma. El sagrario resultó roto https://t.co/JQOOagB7DB Fotos: Cortesía @archimadrid pic.twitter.com/rRlXZCLbGP
— David Ramos (@YoDash) January 28, 2021
L’Arcidiocesi di Madrid conferma che il tabernacolo è ora in arcidiocesi e l’ostia si trova riposta nel tabernacolo della cattedrale di Santa Maria la Real de la Almuneda.
Miracolo o meno il fatto ricorda il valore della presenza reale di Gesù Cristo nell’eucaristia. È «un cibo capace di rendere divino un uomo e di inebriarlo di divinità», diceva il cardinale Carlo Caffarra. «L’eucarestia non “ripete” la passione di Gesù, non “rinnova” la sua morte; e, d’altra parte, neppure consiste nel semplice ricordo o nella lode di un evento ormai del passato che ci si occupi a recuperare, o in un simbolo che lo evochi, ma sia sprovveduto della sua «realtà». Al contrario, nella memoria eucaristica emerge la presenza del Corpo e del Sangue di Cristo.
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