Una chiesa parrocchiale cattolica nel nord del Colorado, nota per il suo attivo ministero pro-vita, è stata vandalizzata con graffiti pro-aborto durante il fine settimana. La parrocchia di San Giovanni XXIII a Fort Collins, a circa un’ora a nord di Denver, è stata l’ultimo obiettivo in Colorado di alcuni vandali, già entrati in azione con graffiti simili in una parrocchia di Boulder il 3 maggio. Le immagini mostrano scritte come «My Body My Choice» e il simbolo dell’anarchia. La polizia ha detto che l’incidente è avvenuto intorno all’1:15 di sabato 7 maggio, rilevando come siano state rotte anche delle finestre.
La parrocchia è vicino al campus della Colorado State University e ha servito molti studenti cattolici del college sin dalla sua fondazione negli anni ’60, e si trova proprio dietro l’angolo rispetto a una clinica per aborti Planned Parenthood. Luke Hecker, un project manager della parrocchia, ha detto che la parrocchia è nota per la sua difesa della vita, con i parrocchiani che attraversano spesso la strada per protestare pacificamente fuori dalla clinica per aborti, direttamente di fronte al college.
Hecker si è detto «rattristato, ma non eccessivamente sorpreso» dal fatto che la parrocchia sia stata presa di mira. «È molto evidente per la comunità che Giovanni XXIII è una parrocchia molto pro-vita», ha detto, osservando che la parrocchia sta attualmente raccogliendo fondi con Catholic Charities e Marisol Health per aprire un centro per la gravidanza pro-vita in un edificio vuoto che possiede lì vicino.
Mark Haas, un rappresentante dell’arcidiocesi di Denver, che sovrintende alle chiese, ha scritto in una e-mail che l’arcidiocesi incoraggia le parrocchie a lavorare con le forze dell’ordine locali sulla sicurezza, aggiungendo che «È deludente vedere di nuovo vandalizzate le nostre parrocchie, ma non è certo una sorpresa», ha detto di questo incidente. «Non sono del tutto sicuro di cosa sperano di ottenere i vandali, perché la Chiesa cattolica ha una posizione immutabile contro l’aborto da 2000 anni e di certo non saremo intimiditi da questi atti».
L’incidente arriva meno di una settimana dopo che una prima bozza di sentenza della Corte Suprema è trapelata al pubblico rivelando la decisione anticipata della corte di ribaltare Roe v. Wade e Planned Parenthood v. Casey, precedenti sentenze della Corte Suprema che hanno sostenuto il diritto costituzionale all’aborto. Nella bozza di sentenza, che non riflette la decisione finale della corte, scritta dal giudice associato Samuel Alito, si legge: «Roe aveva terribilmente torto fin dall’inizio», e: «Riteniamo che Roe e Casey debbano essere annullate». [Leggi di più QUI]
La polizia di Fort Collins ha annunciato un’indagine sull’incidente e ha affermato che, a causa della posizione e della natura del contenuto dei graffiti, si sta indagando sull’incidente come un crimine motivato da pregiudizi. «Usare la paura e la distruzione per affermare un’opinione è del tutto inaccettabile. Se vuoi far sentire la tua voce, fallo scambiando pensieri e idee, non commettendo atti criminali», ha detto il capo della polizia Jeff Swoboda in una nota diffusa dopo gli ultimi eventi.
L’aspetto e lo stile dei graffiti sembrano simili a quelli apparsi su un’altra chiesa cattolica nella vicina Boulder pochi giorni prima. La parrocchia del Sacro Cuore di Maria è stata deturpata con slogan pro-aborto la sera del 3 maggio, in meno di un anno è la seconda volta che questa parrocchia viene presa di mira con graffiti di questo tipo.
Il Colorado ha alcune delle leggi sull’aborto più permissive della nazione, codificate dal governatore Jared Polis all’inizio di quest’anno. Lo Stato consente l’aborto fino al momento della nascita. Boulder, a circa un’ora a sud di Fort Collins, è anche il luogo in cui Warren Hern, un prolifico abortista che ha eseguito migliaia di aborti tardivi, possiede e gestisce la sua clinica.
Il portavoce Mark Haas ha aggiunto che l’arcidiocesi di Denver ha registrato almeno 30 episodi di vandalismo, distruzione di proprietà e furto dal febbraio 2020. La Basilica Cattedrale dell’Immacolata Concezione a Denver, ad esempio, è stata presa di mira con slogan anticattolici nell’ottobre 2021. Ruth Sent Us, un gruppo pro-aborto, aveva minacciato di interrompere le messe cattoliche con proteste pro-aborto domenica scorsa, festa della mamma. La sede di un’organizzazione pro-vita di Madison, Wisconsin Family Action, è stata data alle fiamme in un apparente incendio doloso, ha detto domenica la polizia. Nessuno è rimasto ferito. I graffiti lasciati fuori dall’edificio dicevano: «Se gli aborti non sono sicuri, non lo sei nemmeno tu».
Le segnalazioni di vandalismo nelle chiese e in altri siti cattolici sembrano essere aumentate negli ultimi anni, tra la pandemia, le proteste politiche e i disordini civili. Mentre alcuni crimini contro le chiese sembrano essere commessi da persone che soffrono di malattie mentali o da minorenni, altri sembrano essere motivati da animosità anticattolica o da sostegno all’aborto, due atteggiamenti che, quasi sempre, vanno assieme.
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