Roy Schoeman (nella foto in evidenza), classe 1951, è un ex professore di Harvard: nato e cresciuto in una famiglia ebrea, fino all’adolescenza era – afferma in un articolo apparso su CERC – «insolitamente devoto e appassionato di Dio e del giudaismo». Se non che, «ero spento da una certa sterilità e freddezza che vedevo in loro [negli ebrei, ndR] e che non parlava di vera intimità con Dio».
Ecco quindi che, una volta al college, Schoeman abbandona qualsivoglia confessione, aderendo alla corrente che allora andava per la maggiore di droga, sesso e rock and roll e cercando altri palliativi (dalla professione, allo sport), nel tentativo di dare una risposta all’abisso che sentiva dentro e che non lo lasciava tranquillo.
«Certamente Dio stava usando tutto nella mia vita per portarmi da Lui», afferma, «e presto avrebbe dato i suoi frutti». Sono infatti una serie di esperienze “mistiche” che lo portano a ricercare quel Signore cui non sapeva ancora dare un nome e a pregare di incontrarlo nella propria vita.
Finché una notte gli è apparsa una donna bellissima, che non ha avuto dubbi nell’identificare nella Santa Vergine Maria. Nel video qui sotto – sottotitolabile in italiano tramite le impostazioni – il professore descrive con queste parole quella visione:
«Quando mi sono trovato in Sua presenza tutto quello che volevo fare era onorarla apertamente. In effetti, il primo pensiero che mi è passato per la mente è stato: “Oh mio Dio. Vorrei almeno conoscere l’Ave Maria”. Ma non lo sapevo». L’orgoglio tuttavia lo frena nel chiederle di insegnarglielo: le domanda invece quale sia la sua preghiera preferita. La sua prima risposta è stata: «Adoro tutte le preghiere» e, dopo, sotto la sua insistenza, ha affermato essere: «O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te».
Dopo questa esperienza Schoeman si sveglia profondamente innamorato della Vergine. Eppure il suo pellegrinaggio non era ancora giunto al temine: «Non sapevo ancora nulla del cristianesimo», afferma infatti, «né della differenza tra la Chiesa cattolica e nessuna delle centinaia di denominazioni protestanti. Mi ci sono voluti altri due anni per trovare la mia strada per la Chiesa cattolica, guidata dal mio amore e rispetto per la Beata Vergine Maria». Sono infatti la sua devozione mariana, unita a un forte desiderio di ricevere la Santa comunione, a portarlo a celebrare i sacramenti del Battesimo, della Penitenza, dell’Eucarestia e della Confermazione, nel 1992.
Una tappa fondamentale, questa, che lo ha poi portato a interrogarsi sulla sua vocazione e a mettersi in tutto a servizio di Dio e del prossimo, con una costante opera di evangelizzazione e di preghiera. Preghiera che è forte anche nei confronti dei suoi fratelli ebrei, nei confronti dei quali nutre una profonda speranza, ossia «[…] che le persone con cui Gesù si è manifestato per la prima volta possano venire nella verità e nella pienezza della loro relazione con Lui nella Chiesa cattolica».
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