Un successo arrivato in silenzio. E forse non poteva che essere così. Una specie di piccolo miracolo televisivo che si ripete ogni giorno, alle 18. Tra telefilm, telegiornali e sitcom c' è una rete che fa registrare ascolti da generalista: Tv2000. L' emittente della Conferenza episcopale italiana diretta da Paolo Ruffini è in continua crescita: in un anno (dal 2014 al 2015) gli ascolti sono aumentati del 16,2%. Ma il vero caso nel caso è rappresentato dal rosario mandato in diretta da Lourdes.
È in quel momento che lo share della rete fa clamorosi passi in avanti, andando molto spesso a battere gli ascolti di canali, non solo nativi digitali (Rai Movie, La5, Real Time, per dire), ma anche i primissimi tasti del telecomando. Nel 2015 la media del «Rosario» è stata del 4,12%, con un picco del 6,79%. Numeri a cui farebbe volentieri la firma La7, ad esempio, da anni in affanno nel suo pomeriggio al momento affidato a serie non proprio tra le più accattivanti come «L' ispettore Barnaby» e «Il commissario Cordier», che si stabilizzano il più delle volte tra l'1 e il 3% (scarso). Ma anche percentuali che mettono spesso in difficoltà reti come Rai2, Italia 1 e Rete4. Il fenomeno poi diventa ancora più sorprendente se si considera la semplicità dell' idea: un paio di telecamere (letteralmente due) che – senza particolari sforzi di regia – inquadrano la famosa grotta per mezz'ora, durante il Rosario, appunto. Un altro segno che – sarà per l' argomento, sarà per il pubblico – la religione in tv funziona. Non solo su Tv2000, che oltre al caso piuttosto clamoroso del Rosario, ha toccato il 2,15% anche con un programma come «Sulla strada», alla cui guida c' è don Dino Pirri, il prete che per primo ha spiegato il Vangelo sui social network (è suo anche il libro Cinguettatelo sui tetti – Il Vangelo di Marco su Twitter). E che vede una crescita sproporzionata degli ascolti ogni volta che segue il Papa (ad esempio: quando lo scorso 21 giugno era a Torino, si è arrivati al 5,29% di share). Il fatto che la religione in tv sia fonte di ascolti lo si deduce anche dall' esperimento riuscito di un programma come «La strada dei miracoli» (Rete4), o dal successo di una fiction come «Don Matteo», con Terence Hill. Chissà se senza quella tonaca sarebbe stato lo stesso.