Detto fatto, Donald Trump sembra voler riconoscere ai cattolici che lo hanno sostenuto e votato alcuni ruoli chiave nella sua amministrazione. Diversi i nomi che sono già stati assegnati ad altrettanti incarichi, altri ancora saranno annunciati nei prossimi giorni. Non ci si aspetta certo la bacchetta magica, anche perché dentro l’etichetta di “cattolico”, come abbiamo visto, di qua e di là dall’oceano, come il presidente uscente Biden mostra, ci stanno le cose più diverse, ma non si può non prendere atto di uno spazio decisamente più ampio e la restituzione del diritto di cittadinanza ad una fede che molti avrebbero preferito relegata in un angolo.
Kennedy, il salutista ribattezzato “no vax”
I media mainestram lo chiamano con sprezzo “il complottista no vax” dopo la sua nomina a capo del Dipartimento della Salute e dei servizi umani, che supervisiona 10 agenzie, tra cui la Food and Drug Administration (FDA) e i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Robert F. Kennedy Jr, avvocato ambientalista e figlio dell’ex senatore Robert F. Kennedy, nonché nipote del presidente John F. Kennedy, è stato da sempre democratico, fino a quando ha lanciato la sua candidatura indipendente prima di appoggiare la corsa di Donald Trump. Pur non opponendosi all’aborto si dice cattolico e attribuisce ad una profonda illuminazione spirituale la sua liberazione dalla tossicodipendenza in gioventù. Critico nei confronti delle grandi aziende farmaceutiche che influenzano le normative e l’impatto che gli alimenti trasformati hanno sulla salute della nazione, si prepara a dare una sterzata alle politiche di chi lo ha preceduto.
Rubio, l’ex rivale diventa Segretario di Stato
Senatore della Florida dal 2011 e in precedenza era nella Camera dei rappresentanti della Florida, Marco Rubio, si prepara a il quarto in linea di successione nel caso in cui contemporaneamente il presidente, il vicepresidente, lo speaker della Camera dei rappresentanti e il presidente pro tempore del Senato morissero. Figlio di immigrati cubani, fin dalla più tenera età è stato educato alla fede cattolica, anche se mentre era ancora bambino, la sua famiglia ha avuto un breve periodo mormone. “Sotto la guida del presidente Trump, porteremo la pace attraverso la forza e metteremo sempre gli interessi degli americani e dell’America al di sopra di tutto il resto”, ha promesso.
Stefanik, l’ambasciatrice in lotta contro l’antisemitismo
Moglie, madre e laureata ad Harvard, a soli 30 anni – oggi ne ha 55 – diventa la donna più giovane mai eletta al Congresso in quel momento. Ferma sostenitrice dell’azione militare israeliana nella Striscia di Gaza palestinese e nel Libano meridionale, è cattolica anche se parla poco pubblicamente della sua fede. Si oppone all’aborto, ma è più morbida sul tema il matrimonio tra persone dello stesso sesso. «Sarà un’ambasciatrice incredibile alle Nazioni Unite, che porterà la pace attraverso la forza e le politiche di sicurezza nazionale America First», ha garantito Donald Trump. Se inizialmente ha sostenuto gli aiuti americani all’Ucraina, in seguito vi si è opposta, così come ha cambiato idea sull’iniziale placet a sostegno dell’adesione dell’Ucraina alla Nato.
Attesa per la Santa Sede
E come ambasciatore per la Santa Sede? Ancora le riserve non sono state sciolte, un possibile candidato potrebbe essere, secondo alcuni, l’ex senatore Rick Santorum. Da sempre al fianco di Trump sui temi legati all’immigrazione, è un forte sostenitore del movimento pro life. Padre di otto figli, tra cui uno affetto da trisomia 18, e uno nato prematuramente e morto poco dopo il parto.«La vita inizia dal concepimento», ha detto più volte, «i bambini non nati meritano il meglio». (Fonte foto: Imagoeconomica)
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