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Stop a maternità surrogata, piano antitratta e tavolo europeo Ong/imprese. Le richieste di Steadfast all’Europa
NEWS 16 Maggio 2024    di Redazione

Stop a maternità surrogata, piano antitratta e tavolo europeo Ong/imprese. Le richieste di Steadfast all’Europa

Le elezioni europee non hanno mai interessato tanto i cittadini come quelle che si terranno il prossimo giugno. Lo ha rivelato un nuovo sondaggio secondo cui il 60% delle persone sono interessate al voto: ben 11 punti in più rispetto al precedente appuntamento elettorale del 2019. Tutto ciò, se da una parte conferma appunto l’importanza di questo voto – al quale non a caso il Timone di questo mese ha dedicato la copertina -, dall’altro fa sì che siano più importanti di altre volte, le richieste che possono essere rivolte ai futuri eurodeputati.

Si inseriscono in questo quadro i sette punti programmatici che l’organizzazione umanitaria in difesa dei diritti umani Steadfast «pone all’attenzione di ogni candidato e gruppo politico». «Riteniamo che essi siano dei suggerimenti da prendere in considerazione e da attuare con il prossimo governo che si insedierà a Bruxelles», ha dichiarato Emmanuele Di Leo, che lettori del nostro mensile hanno potuto leggere sul numero di aprile, quando ha raccontato la grande fede cristiana della popolazione della Nigeria, Paese che Di Leo, proprio per questo impegno umanitario, visita spesso.

Tornando ai punti programmatici che stanno a cuore a Steadfast, non si può che riscontrare come essi tocchino molteplici e rilevanti aspetti: dal ruolo delle ambasciate – con l’auspicio inclusione dei migranti in collaborazione tra ambasciate appunto, terzo settore e istituzioni locali dei paesi terzi quali, ad esempio, l’organizzazione di corsi professionalizzanti e corsi di lingua italiana – a quello dei fondi alla cooperazione internazionale per microprogettualità, dall’avvio di un tavolo europeo Ong/imprese a maggiore impegno sul tema dei migranti e della tratta di esseri umani, dallo stop alla maternità surrogata al contrasto al regolamento sul riconoscimento transfrontaliero della filiazione, fino al fine vita, per il quale si chiedono più cure palliative.

«Sono sette punti», spiega sempre Di Leo, «che offrono un orientamento agli eurodeputati che interverranno nella prossima legislatura. Sette punti che offrono agli elettori legati alla nostra organizzazione, una chiave di lettura ai programmi proposti dalle liste e un successivo orientamento al voto. Auspichiamo che l’Europarlamento che si insedierà dopo il 9 giugno, possa avere un nuovo inizio, privo di pressioni ideologiche, basato sul bene comune e fondato sul concetto di persona come valore assoluto. In questo tempo di campagna elettorale saremo a disposizione dei candidati e delle liste per un dialogo proficuo sulle ragioni e le proposte da noi avanzate» (Fonte foto: Imagoeconomica)

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