Una mucca al posto dell’immagine del Sacro Cuore di Gesù. A cotanta bassezza e blasfemia si è arrivati, nello show di Capodanno, nel corso del noto programma tv spagnolo El Grand Prix – trasmesso su La 1 di TVE -, per opera di uno sketch dei “comici” David Broncano e Lalachus. I quali hanno pensato bene, poco prima della mezzanotte, d’esibire un santino con, appunto, la testa di un facilmente identificabile animale al posto di quella di Cristo. Immediate, come inevitabile, le reazioni del mondo cattolico. «Mi rattrista che con l’alibi della libertà di espressione e gli eccessi delle feste», ha commentato il capo dei vescovi spagnoli, monsignor Luis Argüello, «TVE si prenda gioco del simbolo del Cuore tanto amato da tutti i cattolici. La cosa più triste è che i responsabili non sono ben consapevoli di ciò che stanno facendo». Furioso l’arcivescovo di Siviglia, monsignor Meneses, che si è chiesto per quanto tempo si approfitterà della pazienza dei cattolici. Questo per stare al mondo ecclesiale.
C’è poi l’associazione cattolica Hazte Oír, passata direttamente ai fatti. Sono stati infatti denunciati sia David Broncano e Lalachus, sia lo stesso presidente dell’emittente pubblica, José Pablo López. «Ciò che è stato trasmesso il 31 dicembre sera sulla tv pubblica non solo offende i cristiani», è l’accusa dell’associazione, secondo quanto dichiarato dal suo portavoce, Miguel Tomas, citato da El Mundo, «ma mina anche i principi fondamentali di rispetto e tolleranza che dovrebbero governare una televisione pubblica finanziata da tutti i contribuenti». C’è da augurarsi che l’iniziativa legale abbia presto seguito, dal momento che tra non molto potrebbe, comunque la si pensi, non averne affatto. Va difatti anche registrato come, dopo questo fatto, il socialista Félix Bolaños – Ministro della presidenza, della giustizia e dei rapporti con le Corti generali della Spagna – su X abbia espresso solidarietà ai protagonisti dello show, a suo dire vittime di «intimidazioni», promettendo: «Nel 2025 promuoveremo la riforma del reato di offesa alla religione per garantire la libertà di espressione».
Fortunatamente, anche al di fuori del perimetro ecclesiale e strettamente cattolico, c’è però chi ha notato la gravità di quanto andato in onda su TVE. Per esempio, Javier Tebas Medrano – presidente della Lega calcio professionistica – ha paragonato quanto accaduto con quanto accaduto durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi: «Il 27 luglio ho descritto lo show di apertura dei Giochi Olimpici come inaccettabile, irrispettoso e infame. Oggi valuto allo stesso modo RTVE per aver utilizzato un’immagine del Sacro Cuore di Gesù. Dov’è finito il rispetto per le credenze religiose?». Bella domanda: dov’è finito il rispetto per la religione, in particolare per quella cattolica?
Sarebbe opportuno chiederselo ma, di certo, meglio non chiederlo al presidente di RTVE, il già citato López, che il quale ha perfino elogiato la performance dei due presentatori; e la cosa che fa più male, apprendendo del suo assurdo elogio, è scoprire come López abbia diretto per anni 13TV, la rete televisiva di proprietà della Conferenza episcopale spagnola. Un’esperienza professionale che, evidentemente, non ha saputo trasmettergli molto; di certo – ed è ampiamente sufficiente per gridare allo scandalo – non gli ha insegnato il rispetto per Gesù Cristo (Fonte foto X).
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