Il cardinale arcivescovo di Colombo, Malcolm Ranjith, ha condannato in modo netto i brutali attentati che hanno colpito lo Sri Lanka nella mattina di Pasqua. Chiedo «al governo», ha dichiarato, «di condurre un’inchiesta molto dura e imparziale per scoprire chi sono i responsabili dietro questo atto, e anche di punirli senza pietà, perché solo degli animali possono comportarsi in questo modo. Desidero anche condannare questo atto nel modo più forte possibile, e chiedo a tutti i nostri cittadini dello Sri Lanka di non prendere la legge nelle loro mani e di mantenere la pace e l’armonia in questo paese».
Erano le 9 del mattina, le 6 in Italia, quando sei bombe, più altre due esplose tre ore dopo, hanno falciato la vita di 207 persone e ferite oltre 500. Le sei bombe esplose in simultanea sono deflagrate in tre chiese, Sant’Antonio a Colombo, San Sebastiano a Negombo e un’altra chiesa a Batticaloa, e in tre hotel tutti ubicati nella capitale Colombo. Il ministro della difesa Ruwan Wijewardene, come riporta The Guardian, ha parlato di atti di “terrorismo” compiuti da estremisti religiosi, ma non ci sono state rivendicazioni da parte di nessuno. Sono state arrestate 13 persone sospette. Il primo ministro Ranil Wickremesinghe in un tweet ha dichiarato: «Condanno fermamente gli attacchi vigliacchi contro la nostra gente»; proclamato il coprifuoco e oscurati i social network.
«È un giorno molto triste per tutti noi», ha detto ancora il cardinale Ranjith. «Desidero esprimere la mia più profonda tristezza e vicinanza a tutte quelle famiglie che hanno perso qualcuno e anche a coloro che sono stati feriti». Quindi ha invitato alla preghiera, «affinché tutti coloro che sono feriti possano essere guariti presto e tutte quelle famiglie che hanno perso un loro caro possano essere consolate».
Papa Francesco al termine della benedizione pasquale Urbi et orbi di ieri ha ricordato la tragedia dello Sri Lanka. «Ho appreso con tristezza e dolore la notizia dei gravi attentati che, proprio oggi, giorno di Pasqua, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese e altri luoghi di ritrovo dello Sri Lanka. Desidero manifestare la mia affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, colpita mentre era raccolta in preghiera, e a tutte le vittime di così crudele violenza. Affido al Signore quanti sono tragicamente scomparsi e prego per i feriti e tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento».
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