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Santa Teresa: «Quei predicatori prudenti che non scaldano nessuno, cosa legati al proprio onore»
NEWS 24 Marzo 2017    

Santa Teresa: «Quei predicatori prudenti che non scaldano nessuno, cosa legati al proprio onore»

di santa Teresa d'Avila, da Il libro della mia vita

«Io vorrei che tra noi cinque che ora ci amiamo in Cristo stabilissimo un accordo e, come altri oggi si uniscono in segreto per andare contro la Maestà Divina e ordire iniquità ed eresie, cercassimo di riunirci alcune volte per disingannarci reciprocamente, avanzare proposte circa il nostro possibile emendamento, e compiacere meglio Dio, poiché non c'è nessuno che conosca così bene se stesso come ci conoscono quelli che ci guardano dal di fuori, se lo fanno con amore e con l'occhio sempre attento al nostro profitto.

Però dovremmo riunirci “in segreto” perché un tale linguaggio è fuori moda. Perfino i predicatori compongono il loro sermoni in maniera da non scontentare nessuno. L'intenzione sarà buona e sarà anche bene agire così, ma in tal modo pochi si emenderanno. Perché mai non sono molti quelli che per le prediche lasciano i pubblici vizi? Sai che cosa ne penso? Perché coloro che predicano hanno troppa prudenza. Non la perdono poiché non ardono del gran fuoco dell'amore di Dio, di cui ardevano gli apostoli, e così la loro fiamma scalda poco. Io non dico che debba essere così grande come quella degli apostoli, ma vorrei che fosse più viva di quella che io vedo. Sa la signoria vostra che cosa sarebbe di molta importanza a questo scopo? Aver in odio la vita e in poca stima l'onore: agli apostoli non importava, pur di dire una verità e sostenerla a gloria di Dio, perdere o guadagnare; infatti chi sinceramente rischia tutto per Dio, tollera con lo stesso animo l'una e l'altra cosa. Non dico che io sia tale ma, ma vorrei esserlo».