«Il successo non è mai definitivo, la sconfitta non è mai fatale: è il coraggio di continuare che conta», Ron DeSantis ha affidato a una citazione di Winston Churchill la descrizione del video in cui ha annunciato ieri che abbandona le primarie per la nomina presidenziale del partito repubblicano dando il suo endorsement a Donald Trump. «Oggi sospendo la mia campagna. Sono orgoglioso di aver mantenuto il 100% delle mie promesse e non mi fermerò», dichiara il governatore della Florida nel video sul suo profilo X. «Mi sono ricordato perché ho deciso di candidarmi, per combattere a nome di quelli che sono dimenticati in questo Paese. Questo è il tempo in cui l’America è chiamata a scegliere», e dopo un elenco di scelte da affrontare, tra cui «scegliere tra un indottrinamento politico o un’istruzione classica», il 45enne repubblicano afferma: «Per me è chiaro che la maggioranza degli elettori repubblicani delle primarie vuole dare a Donald Trump un’altra possibilità».
Ha riconosciuto i «disaccordi» con l’ex presidente, ma ha detto che Trump è «superiore» a Biden. «Ho firmato un impegno a sostenere il candidato repubblicano e onorerò quell’impegno. Ha il mio appoggio, perché non possiamo tornare indietro ai Repubblicani della vecchia guardia», il riferimento è all’unica avversaria di Trump rimasta in corsa, Nikki Haley. Secondo quanto riportato dalla stampa Usa, Nikki Haley avrebbe commentato così l’uscita di scena di DeSantis: «Si tratta di che cosa volete: volete di più o volete qualcosa di nuovo?», promettendo di «combattere fino all’ultimo secondo». La Haley venerdì sera durante una conferenza stampa era tornata ad attaccare il tycoon facendo riferimento alla recente gaffe che lo ha visto confondere la Haley con Nancy Pelosi, «ha detto che Joe Biden ci stava portando verso la seconda guerra mondiale, forse intendeva la terza… Ha detto di aver corso contro Barack Obama, ma non lo ha mai fatto. Se si ha qualcuno di 80 anni in carica, la stabilità mentale continuerà a calare. È la natura umana».
Ha puntato poi su Putin, rispondendo a Repubblica che «sì» crede che sia Putin a volere il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Rievocando il Russiagate ha affermato: «Io sosterrò e rafforzerò l’Alleanza Atlantica. L’unica ragione per cui Putin ha invaso l’Ucraina e non altri Paesi europeo vicini, è stata la deterrenza della Nato. […] I miei concittadini americani devono tenere bene a mente un fatto: quando i dittatori parlano, è bene ascoltarli. Putin ha già detto che se vincerà in Ucraina, poi toccherà alla Polonia e ai Paesi baltici. […] A quel punto saremo in guerra anche noi, perché siamo Paesi Nato […]. Quindi dobbiamo impedirgli di vincere, e capire che se aiutiamo Kiev facciamo in realtà il nostro interesse nazionale».
«Ora è una corsa a due», ha commentato Haley sulla decisione del governatore della Florida di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. Lo scenario non è così facilmente prevedibile visto che, secondo gli osservatori, non è scontato che i voti del governatore della Florida andranno all’ex presidente degli Stati Uniti. In campagna Haley ha infatti puntato ad affermarsi come l’anti-Trump. La decisione di Ron DeSantis di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca, secondo un sondaggio della Cnn, potrebbe ampliare di poco il margine di Donald Trump nel New Hampshire. Il sostegno di Trump potrebbe salire dal 50% al 54%, mentre Haley passerebbe dal 39% al 41%. (Fonte foto: Imagoeconomica)
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