A 88 anni, ci ha lasciato il sociologo delle religioni Rodney Stark. Autore di numerosi volumi – molti dei quali tradotti meritoriamente in italiano dalla casa editrice Lindau -, Stark è stato un intellettuale capace sia di dare contributi molto originali nel suo campo (basti pensare alla teoria dell’economia religiosa), sia di farsi conoscere dal grande pubblico con libri di godibilissima lettura, ma non per questo meno accurati e approfonditi.
La notizia della sua morte è stata diffusa ieri dal sociologo Massimo Introvigne, ma la Baylor University segnala come Stark sia in realtà deceduto nella sua casa di Woodway, in Texas, il 21 luglio 2022. Classe 1934, quello scomparso, come si diceva, è stato uno studioso di prima grandezza che ha offerto al mondo cattolico – lui luterano – strumenti preziosi per contrastare le tante menzogne che circolano contro la Chiesa: i suoi libri.
Da questo punto di vista, testi come False testimonianze o La Vittoria della Ragione sono diventati quasi dei classici, dei veri e propri antidoti alle bufale anticattoliche che continuano a circolare da tempo e che la cultura dominante non ha fatto nulla per smontare. Invece il sociologo americano ha dedicato centinaia di pagine a questi argomenti; non solo, in un libro come il Trionfo della fede ha pure sfidato – numeri alla mano – l’idea che il mondo verso cui ci avviamo potrà fare a meno di Dio.
Per Introvigne, che lo ha conosciuto e frequentato, Stark è stato «un uomo di forti opinioni, forti passioni, severo con i pochi colleghi che considerava intellettualmente disonesti – nei testi che abbiamo scritto insieme ero io a doverlo moderare insistendo che usando certi aggettivi si rischiava la querela – ma generosissimo e cordiale con tutti gli altri. E con un bellissimo senso dell’umorismo che gli permetteva di sdrammatizzare anche le polemiche».
Per noi, che invece lo abbiamo incontrato solo attraverso i suoi libri – “solo”, si fa per dire, avanti ad un’opera di assoluto rilievo di quella di Stark -, quello mancato nei giorni scorsi è un pensatore coraggioso, capace di andare oltre i protocolli accademici per indagare senza pregiudizi, e pure contro i pregiudizi, l’affermazione del fenomeno più importante e rivoluzionario della storia dell’uomo: il cristianesimo. Una fede su cui si sono raccontano tante menzogne, diceva Stark, «che prima del cristianesimo offendono la storia». (Fonte: foto)
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