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«Qui si ottiene quell’occhio trasparente e puro per mezzo del quale si vede Dio»
NEWS 27 Novembre 2017    

«Qui si ottiene quell’occhio trasparente e puro per mezzo del quale si vede Dio»

Nel video qui a fianco un raro documentario sulla vita certosina girato dalla Rai nel 1972, nella Certosa di Vedana (Belluno). Di seguito un brano tratto da «La forza del silenzio. Contro la dittatura del rumore» del cardinale Robert Sarah (Edizione Cantagalli):

 

«In una lettera a Rodolfo il Verde, commentando San Luca, San Bruno (fondatore dell'ordine certosino, ndr) scrive con la delicatezza che lo caratterizza:

“Quanta utilità e gioia divina rechino la solitudine e il silenzio dell’eremo a coloro che li amano, lo sanno solamente quelli che ne hanno fatto esperienza. Qui, infatti, agli uomini forti è consentito raccogliersi quanto desiderano e restare con se stessi, coltivare assiduamente i germogli delle virtù e nutrirsi, felicemente, dei frutti del paradiso. Qui si conquista quell’occhio il cui sereno sguardo ferisce d’amore lo Sposo, e per mezzo della cui trasparenza e purezza si vede Dio. Qui si pratica un ozio laborioso e si riposa in un’azione quieta. Qui, per la fatica del combattimento, Dio dona ai suoi atleti la ricompensa desiderata, cioè la pace che il mondo ignora, e la gioia nello Spirito Santo […]

Questa è quella parte migliore che Maria ha scelto e che non le sarà tolta […]

Magari, fratello mio carissimo, tu la amassi sopra ogni altra cosa, sicché, riscaldato dai suoi abbracci, tu potessi ardere di amore divino. Se anche una sola volta il suo amore si stabilisse nel tuo cuore, subito quella seducente e carezzevole ingannatrice che è la gloria del mondo sarebbe per te degna di disprezzo e le ricchezze che tanto inquietano e sono tanto pesanti per l’animo facilmente le respingeresti […]

Che cosa infatti, vi è di più perverso, d’opposto alla ragione, alla giustizia e alla natura stessa, dell’amare più la creatura che il creatore, del ricercare più il perituro che l’eterno, più il terreno che il celeste? […]

Non ti lasciar allontanare dalla divina carità, che tanto più è giusta quanto più è anche utile. E poi, che cosa è tanto giusto e tanto utile, e che cosa così insito e conveniente alla natura umana quanto l’amare il bene? E che cosa altro è tanto bene quanto Dio? Anzi, che cosa altro è bene se non solo Dio? Perciò l’anima santa, che, di questo bene, in parte percepisce l’incomparabile dignità, splendore e bellezza, accesa dalla fiamma d’amore dice: l’anima mia ha sete del Dio forte e vivo; quando verrò e mi presenterò davanti al volto di Dio? (cfr. Sal 42, 3)”.

È il desiderio di vedere Dio che ci spinge ad amare la solitudine e il silenzio, poiché è nel silenzio che abita Dio. Egli si ammanta di silenzio. In ogni epoca, quest’esperienza di una vita interiore e di un amore vissuto nell’intimità con Dio rimane insostituibile per trovare la vera felicità».