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Quando Hitler autorizzà a graziare con la morte i malati incurabili. Qualche assonanza con il presente?
NEWS 1 Agosto 2017    

Quando Hitler autorizzà a graziare con la morte i malati incurabili. Qualche assonanza con il presente?

Documento riportato in Il nazismo e l’eutanasia dei malati di mente di Alice Ricciardi von Platen (Le Lettere, Firenze 2000, p. 26)

 

Berlino, 1 settembre 1939

Il Reichsleiter [Capo, investito di un potere valido su tutto il territorio del Reich – n.d.r.] Bouhler e il Dr. Med. Brandt sono incaricati, sotto la propria responsabilità, di estendere le competenze di alcuni medici da loro nominati, autorizzandoli a concedere la morte per grazia ai malati considerati incurabili secondo l’umano giudizio, previa valutazione critica del loro stato di malattia.

Adolf Hitler

 

Presentazione del libro:

Nel 1946 l'Ordine dei Medici incaricò una commissione, presieduta dal Dr. Alexander Mitscherlich, di riferire sul processo ai medici condotto dal Tribunale Militare di Norimberga. Gli imputati erano alcuni medici dei campi di concentramento accusati di aver fatto esperimenti sui prigionieri, e i medici e i funzionari coinvolti nel cosiddetto programma di eutanasia che Hitler aveva lanciato per sterminare i malati di mente. Nel 1948, quando la commissione, di cui faceva parte Alice Ricciardi von Platen, pubblicò le sue spaventose relazioni, la Germania distrutta e affamata, e lo stesso Ordine dei Medici, non avevano alcun interesse a prenderne conoscenza. E quella prima documentazione non ebbe quindi la necessaria diffusione. Oggi viene qui presentata la traduzione italiana, perché pur troppo il monito del libro rimane attuale: «è certo che una sola uccisione ne provocherà altre centinaia se non si rinnega fino in fondo l'ideologia che l'ha generata».

l'Autrice:

Alice Ricciardi von Platen, dottore in medicina, nel 1946 è stata membro della Commissione medica di osservatori nel Tribunale militare americano di Norimberga, per il processo contro 23 medici accusati di crimini contro l'umanità. Fondatrice di istituzioni per la formazione di gruppo di analisi in Germania, Italia, Ucraina, per anni ha lavorato a Roma e a Cortona come psicoterapeuta individuale e di gruppo. Si spenge a Cortona il 23 febbraio 2008.