Da oggi è in distribuizione il nuovo fasciolo de Il Timone, quello di marzo.
Come i nostri lettori sanno, da febbraio l'offerta editoriale si è arricchita per una lettura da PC, smarthphone e tablet grazie anche a una app personalizzata per iPhone, iPad o Android. Rimane, ovviamente, tutta l'offerta in versione cartacea.
Il numero 161 offre un primo piano con un'inchiesta di Andrea Zambrano sul tema della cosiddetta “omoeresia”, cioè una sottile e ramificata cultura interna al mondo cattolico che tende non semplicemente ad accompagnare le persone, ma a sdoganare un pensiero e un orientamento che è quello dell'omosessualismo. Ci sono libri, giornali, associazioni che, più o meno, finiscono per collocarsi in un'area Lgbt friendly. Lo provano dichiarazioni e pubblicazioni quantomeno ambigue.
Philippe Maxence, collaboratore de Le Figaro-Magazine, spiega ai lettori la situazione in Francia in vista del primo turno delle presidenziali del prossimo 23 aprile. Vediamo i candidati, le attese, e i cattolici d'oltralpe davanti al voto.
Dopo la recente scoperta di un sistema solare simile al nostro a circa 40 anni luce da noi, Umberto Fasol si chiede se gli extraterrestri esistono. Mentre Benedetta Frigerio si chiede se le donne senza gonne sono l'ultimo stadio evolutivo del femminismo: fu vera emancipazione?
Il dossier centrale è dedicato all'architettura sacra, sempre più nichilista, sempre più impersonale. Spesso semplicemente brutta, dicono Vittorio Sgarbi, Antonio Paolucci e Pietro De Marco che ne hanno parlato con Il Timone. Perduta la via della Bellezza, l'uomo si ripiega su sé stesso.
«Si è persa la dimensione verticale», ha detto Sgarbi, «quindi gli architetti hanno manifestato il loro estro creativo senza più dover rispondere ad alcuna regola liturgica o delle forme, così come espresse da una lunga tradizione. Si è creato l’equivalente di una officina o di un magazzino che diventa chiesa».
Dedicato al Concilio Vaticano II è la rubrica Il Kattolico di Rino Cammilleri, mentre un approfondimento viene riservato al messale del '65, raccontandone genesi e evoluzione.
Oggi Il Timone sbarca sul digitale. L'offerta editoriale si arricchisce per una lettura da PC, smarthphone e tablet, grazie anche a una app personalizzata per iPhone, iPad o Android. Rimane ovviamente tutta l'offerta in versione cartacea a cui speriamo che sempre più lettori possano affezionarsi.
Come sempre Il Timone ospita le sue rubriche, a partire da quelle storiche, “Vivaio”, di Vittorio Messori, “La versione di Barra”, del fondatore della rivista Gianpaolo Barra; e altre più recenti come ad esempio “L'infiltrato”, che in questo numero si dedica all'Abbé Pierre, e “Don Camillo sul crinale” di Lorenzo Bertocchi, in cui Peppone è alle prese con scissioni e potature.
Da oggi tutto questo lo potete leggere anche in digitale. Dal primo giorno di ogni mese di pubblicazione, Il Timone arriverà sul vostro PC, tablet o smartphone.
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