“Tutta la storia umana ha fornito prove sufficienti del fatto che il vero progresso della società dipende in larga misura dalle famiglie numerose. Questo è ancora più valido per la vita della Chiesa. Papa Francesco ci ricorda questa verità: “Consola e spera di vedere molte famiglie numerose che accolgono i loro figli come un autentico dono di Dio. Sanno che ogni bambino è una benedizione”.
Sono le parole pronunciate da una lettera pastorale dei vescovi kazaki in occasione del 50 ° anniversario dell’enciclica Humanae vitae. La missiva, firmata da José Luís Mumbiela Sierra, Tomash Peta, Adelio Dell’Oro e Athanasius Schneider elenca i benefici della contestata enciclica di Papa Paolo VI.
“La lettera enciclica Humanae Vitae – dicono – è un significativo gesto di coraggio nel riaffermare la continuità della dottrina e della tradizione della Chiesa. […] Quella dottrina non solo continua a manifestare la sua verità immutata; rivela anche la chiaroveggenza con cui è stato affrontato il problema. […] Quello che era vero ieri, è ancora vero oggi. La verità espressa nell’Humanae vitae non cambia; inoltre, proprio alla luce delle nuove scoperte scientifiche, la sua dottrina diventa più attuale e incoraggia la riflessione sul valore intrinseco che possiede”.
I pastori hanno dunque ribadito la contrarietà della Chiesa a ogni atto contraccettivo o abortivo, ma nella lettera hanno anche affrontato vari aspetti spesso dimenticati della lettera di Papa Montini. Tra questi vi è appunto la cura delle famiglie,m specie quelle numerose.
“Abbiamo una singolare conferma che il cammino di santità viaggia insieme con il matrimonio. Ed è possibile, bello e straordinariamente fruttuoso, ed è fondamentale per il bene della famiglia, della Chiesa e della società. Questo ci spinge ad invocare il Signore, affinché ci siano sempre più matrimoni capaci di riflettere, con la santità della sua vita, il “grande mistero” dell’amore coniugale, che ha la sua origine nella creazione e si realizza nell’unione di Cristo con la Chiesa”.
Fonte: Infovaticana