Festa del Corpus Domini
La solennità del Corpus Domini, istituita quasi ottocento anni fa e che ha visto lo stesso San Tommaso d’Aquino artefice di gran parte delle sue orazioni è una delle festività più sentite dal popolo cristiano. La ragione è molto semplice: in quell’occasione, uomini, donne, bambini, tutti possono manifestare con forme concrete di devozione a quel Dio la loro fede.
Si perché effettivamente la nostra fede trinitaria che domenica scorsa abbiamo celebrato è una fede difficile da comprendere secondo la nostra ragione che arriva solo a un certo punto come insegnano i Santi Padri, ma se noi a volte ci dimentichiamo che quel Dio in cui noi crediamo è qualcosa di concreto, bene, la festa anzi la Solennità del Corpus Domini ci ricorda in maniera unica e irripetibile che quel Dio in cui crediamo, Padre, Figli e Spirito Santo è lì, è lì perché se c’è il Corpo del Figlio, allora c’è anche il Padre e quindi anche lo Spirito, e abbiamo tutto lì.
Per questo il sensus fidei del popolo ha sempre sentito l’importanza di questa festa e non è un caso se essa si svolgeva di giovedì, in un giorno feriale ma era il giorno in cui era stata istituita l’Eucarestia, il Santo Sacrificio e noi, anche se lo abbiamo spostato a domenica, per motivi pastorali, possiamo ancora gioire del fatto che abbiamo l’aiuto di questa festività pe ricordarci quanto il nostro Dio sia concreto, quanto dobbiamo poterci rifugiare in Lui senza temere nulla e che anzi, la processione del Corpus Domini nel farci vedere Dio in mezzo a noi ci rinfranca.
E se siamo così contenti quando andiamo pregare sulla tomba di qualche santo, o riceviamo con gioia la benedizione del sacerdote, non dovremmo essere colmi di una gioia unica nel vedere Dio passare in mezzo alle nostre case?
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