Torna il precetto domenicale in Ohio. L’annuncio è stato dato lo scorso venerdì dall’arcidiocesi di Cincinnati in seguito all’allentamento delle restrizioni imposte dallo stato americano. L’arcivescovo Dennis M. Schnurr ha rimosso la dispensa per le messe della domenica e degli altri giorni festivi.
I vescovi dell’Ohio hanno ricordato ai fedeli che, come sempre, coloro che hanno un motivo serio (ad esempio una malattia o altri significativi impedimenti) sono ancora esentati dal precetto ma gli altri sono chiamati ad abbandonare le celebrazioni on line per tornare in chiesa.
«L’Eucaristia è la fonte e il culmine della vita cristiana (Lumen Gentium, 11) – si legge nel comunicato – Alla Messa le nostre anime sono nutrite sia dalla Parola di Dio che dal Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo. Ricordiamo le parole stesse di Cristo quando predisse il dono salvifico della Santa Eucaristia: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui ”(Gv 6,54-56). Questa connessione non mediata con Nostro Signore è possibile solo di persona. Inoltre, la Messa è il luogo in cui ci riuniamo in comunione come popolo santo di Dio. Cristo ci ha riuniti come Chiesa perché abbiamo bisogno l’uno dell’altro. Non possiamo tornare al Dio che ci ha creati per amore senza l’aiuto e il sostegno di altri cattolici. Questo è il motivo per cui Dio ci dà la Chiesa, e questo è ciò a cui partecipiamo in modo più completo durante la Messa. Niente può sostituire adeguatamente il radunarsi di persona per la celebrazione dal vivo della Messa»
La notizia in realtà risale allo scorso 15 marzo ma è stata riportata solo ieri sui siti di informazione di Cincinnati. Negli stessi giorni il ripristino del precetto domenicale è stato al centro di un messaggio dei vescovi ungheresi, che lo hanno a loro volta ristabilito con un comunicato dallo scorso 7 di maggio.
In Italia la norma che obbliga i fedeli a santificare le feste partecipando alla Messa, è ancora sospeso, ma soprattutto sembra essere finito nell’oblio per moltissimi fedeli. Qualcuno nemmeno sa che lo scorso anno, in concomitanza con il primo “lockdown” era stato sospeso, qualcun altro non sa che cosa sia e poi ci sono quelli che si sono abituati ad assistere alla messa on line e preferiscono continuare così, on demand, dove vuoi e quando vuoi. Infine ci sono coloro che…a Messa non sono semplicemente tornati, perché l’abitudine si è radicata e non si sente la mancanza del sacrificio eucaristico. Un virus ben più grave del Covid, che si diffonde nell’indifferenza. «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?»
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