Alla Fiera dei pastori di San Gregorio Armeno a Napoli quest’anno non potevano mancare. Sono loro, i pastori con Green pass, non è ancora chiaro se rafforzato e di quale lunghezza, ma lo presentano a San Giuseppe per accostarsi alla grotta.
In cielo svolazza Raffaella Carrà con le ali, novello angelo che annunzia la lieta notizia. Come in cielo così in terra, dove troviamo Damiano dei Maneskin in una delle sue fluidissime mise che ci sta proprio bene come cantore davanti alla piazza del paesello in cima alla collina de o’presepe.
E pazienza se anche i Re Magi hanno il green pass, che volete che sia. L’anno scorso in qualche vetrina napoletana portavano addirittura in dono al Dio Bambino il (dio) vaccino…
A Napoli la fantasia non manca, da sempre o’presepe insiste sull’allegoria che trasborda facilmente nelle varie ed eventuali. Ci sono Pulcinella, Totò e Maradona, tanto per marcare il territorio, e i più tradizionali zi’ Vicienzo e zi’ Pascale che simboleggiano il Carnevale e la Morte, poi Cicci Bacco il dio del vino, e Benito che tiene in vita il presepe sognandolo. Un pout pourri che fa spettacolo.
Ma se uno volesse cercare di capire cos’è il vero presepe? Quello con le statuine che non devono mancare? Per un presepe senza Maneskin si può leggere “Il vero presepe. Tutte le statuine raccontate una per una”.
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