Una singolare sentenza della Corte Suprema canadese sposta ulteriormente il confine delle possibilità di interazione sessuale, e non solo fra esseri umani. La Corte Suprema infatti ha deciso che i rapporti di carattere sessuale fra uomini e animali sono leciti, purché non vi sia penetrazione fra le varie parti interessate all’atto.
Il punto giuridico, di cui danno notizia questi siti (italiano, con osservazioni sul Gender) e (inglese) si occupava di un signore, identificato come DLW condannato fra l’altro per aver aggredito sessualmente le proprie figliastre, e accusato di altri tredici capi di accusa, fra cui quello di “bestialità”. Il Canada ha stabilito che gli atti sessuali tra uomini e animali sono leciti purché non vi sia “penetrazione” tra i soggetti coinvolti. A dichiararlo è stata una recente sentenza dalla Corte Suprema che si è occupata di un caso di un uomo della British Columbia, condannato per aver aggredito sessualmente le proprie figliastre e imputato di 13 diversi capi d’accusa tra cui quello di “bestialità”.
I legali di DLW hanno difeso con successo l’uomo, affermando che il reato di bestialità, collegato ad atti di sodomia con animali, inserito nel codice penale del 1892, non ha mai avuto una definizione comprensiva di ogni genere di rapporto sessuale fra uomini e animali. La loro tesi è stata accolta dalla maggioranza (7 contro 1) dei giudici, che hanno stabilito che “bestialità” va intesa come “un rapporto sessuale completo” fra uomo e animale, e presuppone la penetrazione. Non è chiaro che tipo di rapporti abbia avuto DLW, che sta scontando 16 anni di prigione per la violenza alle figliastre, abbia avuto con gli animali. Ma sembra, fra l’altro, che abbia cercato di far avere al proprio cane un rapporto sessuale con le figliastre, a quanto pare senza successo. Grazie alla sentenza DLW ha potuto beneficiare di uno sconto della pena.