«La castità prematrimoniale mi ha salvato, è una delle migliori decisioni che abbia mai preso». Una frase che, a leggerla, oggi alimenterà i risolini di molti, i quali penseranno che a pronunciarla non possa che essere stato il classico sposino timido e dal look demodé, tutto casa e chiesa, desideroso di condividere la propria testimonianza comicamente fuori dal tempo. Per forza. Peccato che le cose stiano in modo assai diverso e l’autore di quest’entusiasta apologia dell’astinenza sia nientemeno che la popstar Justin Bieber.
Ora, classe 1994, bello, ricco sfondato (con un patrimonio di 200 milioni di dollari, è l’under 25 più ricco del mondo) e famoso (centinaia di milioni di follower sui social), il ragazzo non è esattamente il prototipo del ragazzotto da parrocchia. Anzi, appare probabilmente quanto di più lontano ci possa essere da un simile stereotipo. Eppure, nell’intervista rilasciata a febbraio 2019 alla rivista Vogue America con la moglie, la modella Hailey Baldwin, Bieber ha spiazzato tutti raccontando la sua scelta di vivere castamente come «un modo per sentirmi più vicino a Dio».
«A volte le persone fanno sesso perché non stanno bene con se stesse», ha aggiunto la giovane popstar, «perché non danno valore a se stesse. Io volevo tornare a dedicarmi a Dio in quel modo perché sentivo che era giusto per la mia anima. E Dio mi ha ripagato con Hailey». Parlando con Vogue, Bieber ha infatti raccontato di come, prima di incontrare la sua dolce metà, abbia trascorso un periodo tormentato, fatto di droghe, depressione e dipendenza dal sesso. Un tunnel dal quale si è salvato principalmente avvicinandosi alla fede e alla castità, con l’astinenza dal sesso che il cantante ha praticato per circa un anno, ben più quindi dei tre mesi di fidanzamento con la futura moglie.
Un fidanzamento, come si diceva, interpretato come un dono. «Credo che Dio mi abbia benedetto con Hailey come risultato», ha continuato Bieber, «a vivere castamente ci sono infatti dei vantaggi. Sei ricompensato per un buon comportamento». Una ricompensa che il cantante ha colto al balzo dato che, a settembre 2018, si è sposato in gran segreto, anche se ha annunciato che ripeterà fra qualche mese un’altra cerimonia, pubblica e spettacolare. Instagrammabile, per dirla con un termine che renda l’idea.
Ora, è chiaro come qui nessuno intenda elevare Bieber al rango di testimone dalla fede né, tanto meno, santificarlo. Allo stesso modo, in senso assoluto non è neppure così sorprendente la sua testimonianza, dato che già un anno fa la popstar spese – proprio su Instagram – parole controcorrente verso il cristianesimo («Gesù», confessò, «mi ha cambiato la vita»).
Tuttavia, è innegabile come il suo difendere pubblicamente le ragioni purificatrici della castità prematrimoniale possa, in termini di efficacia, milioni di volte più delle prediche di tanti parroci. Sia perché purtroppo gli stessi pastori ormai spesso evitano, verosimilmente perché sentono l’argomento troppo impopolare, di parlare di astinenza e in generale di morale sessuale, sia perché in parrocchia e a Messa la presenza di giovani è sempre più residuale; mentre invece i social dei quali Bieber è uno dei re, di ragazzi, ne raggiungono centinaia di milioni. Chissà quindi che le sue belle e soprattutto convinte parole sulla castità come strada per ritrovare sé stessi possano divenire, se non modello, quanto meno ispirazione per tanti altri. Chissà. Le vie del Signore sono infinite. Pure sui social.
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