Il caso famoso di Asia Bibi, la donna pakistana in attesa della sentenza di secondo grado dopo la condanna a morte in primo grado, evidenzia ancora una volta l’urgenza di modificare la legge sulla blasfemia.
Ma di Asia Bibi in Pakistan ce ne sono purtroppo molte, molto meno note. E oggi nel Paese asiatico il principio della “tutela delle religioni” è il grimaldello feroce e subdolo dell'anticristianesimo.
L'osservatorio internazionale di Oasis, sempre preciso e scurpoloso, fa il punto di una situazione tanto grave quanto dimenticata con un reportage aggiornato.