«Pakistan, Arabia Saudita e Stati Uniti hanno creato i talebani. E tutti sono interessati all’Afghanistan». Non ha usato mezzi termini, il cardinale pakistano Joseph Coutts (foto in evidenza), per esprimersi in merito all’Islam e alla situazione del suo Paese, che si sviluppa di riflesso a quanto accade in Occidente, e che vede posti al centro della persecuzione i cristiani.
Tuttavia questo è solamente uno dei tanti temi toccati dell’arcivescovo emerito di Karach, nonché membro della commissione organizzativa per il Sinodo sulla Sinodalità appena iniziato, in una lunga intervista rilasciata al portale Crux (pubblicata in due parti, qui e qui).
Riprendiamo di seguito altri interessanti passaggi delle sue dichiarazioni.
IL PAKISTAN NELLA MORSA DELLA CRISTIANOFOBIA
«[…] Quello che abbiamo sperimentato in generale in Pakistan negli ultimi uno o due decenni è un movimento crescente per l’islamizzazione. L’idea è di promuovere l’Islam, ma a costo di trascurare la storia dell’Induismo e di altri che sono stati nel paese da molto prima dell’VIII secolo. Abbiamo un numero di indù più o meno uguale ai cristiani, ma da alcuni musulmani il cristianesimo ha una sfumatura negativa. […] Ci vedono come il diavolo, il prodotto del colonialismo. Se succede qualcosa in Occidente, per esempio, Dio non voglia, un caso di blasfemia da qualche parte, eravamo sulle spine, perché <comportava> un’altra chiesa da attaccare, o qualche altro cristiano da uccidere brutalmente».
L’ISLAMISMO E IL RUOLO DELL’OCCIDENTE
«Ci sono diversi tipi di Islam, ci sono diverse scuole di pensiero. Il Pakistan è a maggioranza sunnita, ma all’interno dell’Islam a maggioranza sunnita, abbiamo anche la tendenza più mistica dell’Islam chiamata sufismo, che crede che Dio sia il Dio Creatore, ma Dio ha creato tutti noi. […] E poi ottieni la forma più rigida dell’Islam come si trova in Arabia Saudita».
«[…] ora, anche i musulmani più moderati stanno diventando più islamici, prendendo spunto dall’Arabia Saudita, dal momento che da loro riceviamo molti soldi. E, per quello che ho capito, si stanno prendendo il loro tempo, lo stanno facendo attraverso l’educazione, non cercando violentemente di imporre questa islamizzazione… E ciò che ci sta anche danneggiando è di nuovo la doppiezza, l’ipocrisia degli Stati Uniti. Per loro [gli estremisti, ndr] gli Stati Uniti, l’Unione Europea, tutti i Paesi occidentali o diciamo i bianchi, sono cristiani.
Gli imam, «il venerdì, quando pronunciano i loro sermoni, dicono: “I giovani musulmani si alzino, è tempo di una guerra santa. Guarda cosa ci stanno facendo quei cristiani”. […] E potrebbero essere musulmani moderati, ma quando vedono e sentono queste cose, si arrabbiano. […] E dopo che hai fatto arrabbiare questi uomini, sono disposti ad unirsi ad Al-Qaeda o ai talebani. […] Pakistan, Arabia Saudita e Stati Uniti hanno creato i talebani. E tutti sono interessati all’Afghanistan».
RESPINTO IL DISEGNO DI LEGGE ANTICONVERSIONE FORZATA
Una commissione parlamentare pakistana ha respinto la scorsa settimana il disegno di legge anticonversione forzata.
«Ogni Paese ha la sua situazione speciale e le sue peculiarità. Adesso il Pakistan è ufficialmente islamico: si chiama Repubblica Islamica del Pakistan. Ma non abbiamo tutte le leggi islamiche. A differenza, diciamo, dell’Arabia Saudita, dove seguono rigorosamente la legge islamica della Sharia. No, non ce l’abbiamo. Stiamo ancora usando molte delle leggi di quando i britannici governavano l’intero subcontinente, con annesse le poche leggi islamiche.
[…] Il Pakistan è una democrazia, una democrazia funzionante finora, e abbiamo leggi e, come ho detto, siamo in grado di avere una voce, grazie a Dio. Sebbene siamo una minoranza molto piccola, non siamo una minoranza nascosta».
IL SINODO: TRA NOVITÀ E DUBBI
«L’evento in sé è davvero qualcosa di unico. È la prima volta che penso che nella Chiesa cattolica abbiamo qualcosa del genere, se si considera che include l’intera Chiesa universale. […]». C’è stato il Sinodo dei vescovi, quello dei giovani, «ora questo è semplicemente chiamato Sinodo. Il Sinodo è per tutti i battezzati? Certo, ma, in pratica, come lo facciamo? Questa difficoltà rimarrà».
«[…] all’inizio ero un po’ confuso su quale fosse il tema del Sinodo, ma poi ho capito l’idea di papa Francesco di fare della sinodalità la strada per il futuro della Chiesa. Vuole portare tutta la Chiesa in un nuovo modo di essere Chiesa».
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