«Stop attacks on Christians!», con questa scritta un autobus di CitizenGO ha girato per le strade di Parigi in risposta alla derisione che i cristiani – e anche tutte le persone con un minimo di buon gusto, aggiungerei – hanno ricevuto in mondovisione con la parodia dell’Ultima cena durante la cerimonia di inaugurazione. Ebbene, sembra che mentre a noi tutti sarebbe dovuta andar bene la messa in scena di drag queen e company, a qualcuno non sia andata giù la sola presenza di un veicolo.
Lunedì sei membri del team di CitizenGO hanno dovuto passare la notte in prigione, per «protesta non autorizzata». Commenta l’avvocato dell’associazione che ha ottenuto il rilascio solo il giorno seguente: «Non era in nessun modo illegale. Sembra impossibile che si costituisca il reato di mancata comunicazione di protesta, perché non c’è alcuna protesta nella presenza di un unico veicolo. Il pubblico ministero ha superato i limiti della legge fermando l’autobus e limitando la libertà di parola. Inoltre, la procedura era irregolare».
Il messaggio sull’autobus includeva anche l’indirizzo web che rimanda a una petizione in difesa dei diritti dei credenti indirizzata alle autorità del Comitato olimpico internazionale. «Cosa succede se rimaniamo in silenzio?», si legge nella petizione che ha raggiunto più di 387.000 firme a partire da mercoledì, «la nostra fede, i nostri simboli cristiani, diventeranno una parodia permanente promossa da lobby queer, Lgbt e trans, sostenute dai nostri leader globalisti e dalla sinistra internazionale». Prosegue: «Si è trattato di una parodia deliberata e feroce che umilia le nostre convinzioni più care in quanto cristiani: loro lo sanno che siamo un bersaglio facile. E finché non li fermeremo, continueranno a farlo. Si tratta di difendere la nostra fede e di fare in modo che una blasfemia così evidente non si ripeta mai più».
Secondo un comunicato stampa del fondatore di CitizenGO Ignacio Arsuaga, l’autobus girava indisturbato per Parigi dalle 9 del mattino fino a quando intorno alle 19.00 la gendarmerie lo ha circondato, arrestando in seguito i sei attivisti e l’autista. «I governi woke stanno diventando sempre più totalitari», ha detto Arsuaga, aggiungendo che l’organizzazione intenterà una causa contro il presidente Macron, l’ufficio del procuratore generale francese e la gendarmeria. Secondo una dichiarazione di CitizenGO i militanti «sono stati portati da una stazione di polizia all’altra, trattati in modo umiliante e privati della comunicazione con il mondo esterno».
Dopo che il veicolo è stato sequestrato, l’ufficio del procuratore di Parigi ha avviato un procedimento contro i detenuti, anche se martedì pomeriggio, quasi 24 ore dopo, sono stati informati che non sarebbero stati accusati. Scrive Simone Pillon su X: «Solidarietà ai sei attivisti di CitizenGO ammanettati e arrestati a Parigi su ordine della procura di Macron. Il loro reato? Girare con un pullman che recava la scritta: “Fermate gli attacchi ai cristiani”. Nella Francia woke c’è posto per ogni follia ma guai a dire la verità». Il tweet di CitizenGo ha anche attirato l’attenzione di Elon Musk, che ha commentato con due punti esclamativi. Diceva Qualcuno: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi a causa mia». Lo ricordiamo, a nome di tutti coloro che non tacciono di fronte all’ingiustizia, ma possono rallegrarsi di una ricompensa più grande. (Fonte foto: X)
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