Spagna. Ma potremmo trovarci in qualsiasi altro luogo, visto che notizie di questo tipo stanno diventando all’ordine del giorno. Il sindaco di Zamora Francisco Guarido, unico della sua area di sinistra, vieta al capo della polizia municipale di partecipare ad alcune manifestazioni religiose della Settimana santa, il motivo? «Sopprimere la rappresentanza istituzionale di questo organismo negli atti religiosi», così ha giustificato la sua decisione il sindaco stesso.
Allo stesso modo, il sindaco ha vietato al capo della polizia di assistere alla processione del Sabato santo nel pomeriggio e della domenica di Pasqua, oltre a non essere presente ad altri eventi come la benedizione delle palme di domenica scorsa. Però è stato anche magnanimo, c’è da ammetterlo. Ha infatti consentito la scorta della polizia e dei vigili di Zamora in alcuni cortei, a patto che gli agenti e i vigili lo facciano al di fuori dell’orario di lavoro e su base volontaria. Mi pare giusto.
A suo avviso, il rischio che si corre è di andare incontro a una «confusione concettuale sulla rappresentanza» poiché nel caso ci fosse una rappresentanza pubblica, questa corrisponderebbe a lui quale sindaco. Guarido, che è sindaco di Zamora dal 2015, ha assicurato che la posizione politica della squadra del governo municipale è “ben nota” e rispettata dalla città e dalle confraternite poiché il suo obiettivo è quello di separare la sfera politica da quella religiosa. Ma certo, in nome di quel laicismo che mira a cancellare la memoria. Quella memoria che piuttosto andrebbe custodita, perché quando si perde la consapevolezza della propria identità, si è sradicati, spaesati, esiliati da se stessi, come popolo e come persone. E resta solo il laicismo al potere.
(Foto: Francisco Guarido, Facebook)
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