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«Nessuno è al riparo dal totalitarismo»
NEWS 10 Aprile 2023    di Redazione

«Nessuno è al riparo dal totalitarismo»

Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo uno stralcio dell’invito alla riflessione che il senatore Marcello Pera ha scritto al libro di Dietrich von Hildebrand, “Detronizzazione della Verità”, curato da Elisa Grimi (ed. Cantagalli, pagg. 96, € 15,00).

(…) Quando nel 1943 [Dietrich von Hildebrand] scrive il saggio è da poco riparato in America e scampato alla caccia e alla morte a cui i nazisti l’aveva condannato come “nemico numero uno” del regime. Ricorda una frase agghiacciante del1933 di un ministro bavarese: “da questo giorno in poi non dovrete più esaminare se qualcosa è vero o no, ma esclusivamente se corrisponde o no all’ideologia nazista”.

[Egli] Denuncia gli effetti di questa riduzione della verità a costruzione dello Stato o del Partito: «La mancanza di rispetto per la verità non è semplicemente una tesi teoretica, ma un atteggiamento vissuto, distrugge palesemente ogni morale, anche ogni ragionevolezza e ogni vita comunitaria». E mette in guardia: il problema non riguarda solo il nazismo e il bolscevismo, ma anche le democrazie occidentali. Qui pure opera la detronizzazione della verità. Chi pensa di mettersi al riparo dalle tragedie totalitarie invocando la propria storia, il genio patrio, lo spirito nazionale, la tradizione di appartenenza (“la dittatura non è compatibile con lo stile di vita americano”, ad esempio, si dice) si illude.

Perché il riparo non è sicuro affatto; al contrario, è un terreno sdrucciolevole che dovrebbe far suonare l’allerta: «Non è allarmante che anche quando ci troviamo di fronte a visioni infernali, a false ideologie, possiamo rintracciare la detronizzazione della verità sulla bocca stessa dei difensori della dignità della persona e del libero dominio?».

In effetti, è allarmante. Avesse visto ciò che accade all’Occidente oggi, dove gli Stati introducono sempre nuovi diritti (all’aborto, all’eutanasia, al matrimonio omosessuale, eccetera) con l’argomento relativistico “Questa è una libertà in più che tu puoi usare e che comunque non nuoce a nessuno”, dove la secolarizzazione è spinta all’estremo, dove la fede è espunta dalla sfera discorsiva e pratica pubblica, dove l’apostasia del cristianesimo sta per compiersi, con lo smarrimento della Chiesa, lo sconcerto stupito di tanti pastori e fedeli, von Hildebrand sarebbe stato anche più vibrante nella sua denuncia delle conseguenze della detronizzazione della verità. E però vide ugualmente con ammirevole lungimiranza che nessuno è al sicuro. (…)

L’uomo moderno è affetto da sindrome di tracotanza: ha cominciato col separare il sapere dalla fede, ha poi esaltato il primo a spese della seconda, ha infine pensato che la religione sia una dimensione minore, accessoria, transitoria, non indispensabile, che, una volta tolta o superata, lo porrà nella condizione di fare da sé ed essere arbitro unico del proprio destino. L’uomo moderno ha così perso il concetto di salvezza e lo sta sostituendo con quelli di convenienza, utilità, progresso, e simili nozioni secolari. Oppure con il concetto inebriante di libertà. (…)

Questo tipo di uomo va richiamato alla sua responsabilità. Deve correggere la propria educazione, deve governare i suoi propri manufatti, la stampa, la cultura, l’arte, la radio, la televisione, il cinema, internet. Deve tornare a provare lo stupore e, con lo stupore, deve far crescere l’ammirazione che egli deve a chi ha creato le cose che stupiscono: il bello, il bene, la misura, l’armonia, l’ordine. Se la modernità gli ha dato il potere immenso della ragione, la stessa ragione, correttamente ascoltata, lo fa scoprire debitore e bisognoso della fede. (…)

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