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«Nella buia solitudine della Passione, Maria offre a suo Figlio un balsamo di tenerezza, unione, fedeltà »
NEWS 25 Marzo 2016    

«Nella buia solitudine della Passione, Maria offre a suo Figlio un balsamo di tenerezza, unione, fedeltà »

da Via Crucis di Josemaría Escrivá de Balaguer, IV Stazione

 

Gesù si è appena rialzato dalla sua prima caduta, quando incontra la sua Santissima Madre, ai bordi della strada che stava percorrendo.

Maria guarda Gesù con immenso amore, e Gesù guarda sua Madre; i loro occhi si incontrano, ciascuno dei due cuori versa nell'altro il proprio dolore. L'anima di Maria è sommersa in amarezza, nell'amarezza di Gesù.

Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore! (Lam 1, 12).

Ma nessuno se ne accorge, nessuno lo nota; soltanto Gesù.

Si è compiuta la profezia di Simeone: Una spada ti trafiggerà l'anima (Lc 2, 35).

Nella buia solitudine della Passione, la Madonna offre a suo Figlio un balsamo di tenerezza, di unione, di fedeltà; un «sì» alla volontà divina.

Dando la mano a Maria, anche tu e io vogliamo consolare Gesù, accettando sempre e in tutto la Volontà di suo Padre, di nostro Padre.

Soltanto così gusteremo la dolcezza della Croce di Cristo, e la abbracceremo con la forza dell'Amore, portandola in trionfo per tutti i cammini della terra.

Punti di meditazione

1. Chi potrebbe trattenere le lacrime nel vedere la Madre di Cristo in così grave supplizio?

Suo figlio ferito… E noi lontano, codardi, opponendo resistenza alla Volontà divina.

Madre e Signora mia, insegnami a pronunciare un «sì» che, come il tuo, si identifichi col grido di Gesù davanti a suo Padre: Non mea voluntas… (Lc 22, 42): non sia fatta la mia volontà, ma quella di Dio.

2. Quanta miseria! Quante offese! Le mie, le tue, quelle di tutta l'umanità…

Et in peccatis concepit me mater mea! (Sal 50, 7). Sono nato, come tutti gli uomini, macchiato dalla colpa dei nostri progenitori. Poi…, i miei peccati personali: ribellioni pensate, desiderate, commesse…

Per purificarci da questo marciume, Gesù ha voluto umiliarsi e assumere la condizione di servo (cfr Fil 2, 7), incarnandosi nelle viscere senza macchia della Madonna, Madre sua, e Madre tua e mia. Ha trascorso trent'anni di oscurità, lavorando come uno dei tanti, accanto a Giuseppe. Ha predicato. Ha operato miracoli… E noi lo ripaghiamo con una Croce.

Hai bisogno di altri motivi per la contrizione?

3. Gesù ha atteso questo incontro con sua Madre. Quanti ricordi d'infanzia! Betlemme, il lontano Egitto, il villaggio di Nazaret. Anche adesso, la vuole accanto a sé, sul Calvario.

Abbiamo bisogno di Lei!… Nel buio della notte, un bambino piccolo, quando ha paura, grida: «Mamma!».

Anch'io devo gridare molte volte con il cuore: «Madre! Mamma!, non mi lasciare».

4. Per arrivare all'abbandono c'è un po' di strada da percorrere. Se ancora non l'hai ottenuto, non preoccuparti: continua a sforzarti. Verrà un giorno in cui non vedrai altra strada che Lui — Gesù —, la sua Santissima Madre, e i mezzi soprannaturali che il Maestro ci ha lasciati.

5. Se siamo anime di fede, daremo un'importanza molto relativa agli avvenimenti di questa terra, come hanno fatto i santi… Il Signore e sua Madre non ci abbandonano e, ogni volta che sarà necessario, si faranno presenti per riempire di pace e di sicurezza il cuore di chi appartiene a loro.