Nell’arco di tempo di nove anni, dal 2005 al 2014, infatti, i battezzati in Africa sono cresciuti del 40%, in Asia del 20%, nelle Americhe dell’11% , ma solo del 2% in Europa. La metà totale dei cattolici del mondo continua a vivere nelle Americhe, mentre al 2014 la presenza della Chiesa in Asia si aggira attorno all’11% e quella in Oceania al 16%. Al di là delle diverse dinamiche demografiche risulta l’evidente conferma dell’accresciuto peso del continente africano (i cui fedeli battezzati salgono dal 13,8% a quasi il 17% di quelli mondiali) e del netto calo, invece, di quello europeo, per il quale la percentuale sul totale planetario è scesa dal 25,2% del 2005 al 22,6 del 2014. Per quanto riguarda in particolare il continente asiatico, l’incidenza del mondo cattolico è definita “moderatamente crescente”.
Nel periodo esaminato, il numero dei vescovi è aumentato globalmente dell’8,2%, passando da 4.841 a 5.237 unità. L’incremento è stato marcato in Asia (+14,3%) e in Africa (+12,9%), mentre in America (+6,9%), in Europa (+5,4%) e in Oceania (+4,0%) i valori si collocano sotto la media mondiale. Per il continente asiatico, che registra l’aumento più considerevole, la quota sul totale planetario si limita a lievitare dal 14,3 nel 2005 al 15,1 per cento nel 2014.
Per quanto riguarda i sacerdoti – sia i diocesani che i religiosi – il loro numero, negli anni, è cresciuto da 406.411 a 415.792. Ma dopo una progressiva crescita fino al 2011, essi hanno registrato negli ultimi anni una lenta decrescita, tuttora in corso. Nel periodo le defezioni sono andate “restringendosi”, mentre sono cresciuti i decessi. Questo vale a livello planetario, in quanto per i singoli continenti le dinamiche sono assai differenziate. A fronte di notevoli incrementi per l’Africa (+32,6%) e per l’Asia (+27,1%), si pongono l’Europa, con una diminuzione di oltre l’8% e l’Oceania con un -1,7%.
I dati sui candidati al sacerdozio (diocesani e religiosi) sono analoghi a quelli dei sacerdoti: in aumento fino al 2011 e poi “lenta e continua discesa”. In termini assoluti, i seminaristi maggiori sono oggi 117 mila e la loro diminuzione ha interessato tutti i continenti tranne l’Africa, dove invece sono aumentati del 4%. Anche in termini relativi rispetto al numero di cattolici, si conferma il maggiore dinamismo dell’Africa e dell’Asia, con 133 candidati al sacerdozio per un milione di cattolici in Africa al 2014 e circa 247 in Asia. I valori europei (66) e americani (55), assai meno significativi e in diminuzione rispetto al 2005, suggeriscono un potenziale di minore copertura del fabbisogno dei servizi pastorali. Di rilievo il fatto che su 100 sacerdoti, l’Africa e l’Asia con 66 e 54 nuovi candidati mostrano una grande capacità di ricambio, mentre l’Europa registra solo 10 candidati su 100 sacerdoti, l’America 28 e l’Oceania 22.
Quanto ai religiosi, le suore professe al 2014 erano 683 mila, i religiosi professi non sacerdoti oltre 54 mila e i diaconi permanenti 44 mila 500. È quest’ultima categoria è il “gruppo più forte in evoluzione”: dai 33 mila nel 2005 ai 45 mila del 2014, con una variazione relativa di +33,5%. Se l’aumento si è manifestato ovunque, tuttavia i ritmi di incremento permangono diversi fra le varie aree continentali: in Europa il loro incremento è stato significativo, essendo passati in nove anni da poco meno di 11 mila a quasi 15 mila unità. Anche in America la dinamica è stata sostenuta: nel 2014 il numero è salito a quasi 29 mila, da circa 22 mila nel 2005. Non sono da segnalare variazioni di rilievo nella distribuzione territoriale dei diaconi permanenti durante il periodo esaminato: si verifica solo una lieve diminuzione del numero relativo dei diaconi in America ed una crescita di quello dell’Asia. “La vivace dinamica evidenziata da questi operatori – commenta l’Annuario – non è certamente riconducibile a motivazioni temporanee e contingenti, ma sembra esprimere nuove e differenti scelte nell’esplicazione dell’attività di diffusione della fede”.
Il dato sul carico pastorale – cioè il numero dei cattolici per sacerdote – infine, mostra che a livello mondiale, esso è nettamente cresciuto e si presenta più elevato in Africa e in America, mentre in Europa è assai più limitato. La situazione, plausibilmente, si modificherà nei prossimi anni, in quanto il clero sacerdotale europeo è il più anziano e indebolito da bassi tassi di rinnovo, mentre nel continente africano e in Asia i candidati al sacerdozio sono in netta crescita.