La particolarità principale della chiesa di S. Maria della Concezione a Roma è sicuramente la cripta con le ossa di almeno 4000 frati cappuccini morti tra il 1528 e il 1870 e recuperati dalle fosse comuni del vecchio cimitero dell’Ordine dei Cappuccini che si trovava nella Chiesa di Santa Croce e Bonaventura dei Lucchesi, ai piedi del Quirinale. La cripta, divisa in 5 piccole cappelle, mostra anche alcuni corpi interi di frati mummificati con indosso il saio, tipico vestito del loro ordine; di alcuni di essi si conosce addirittura il nome.
«Per quanto inquietanti», commenta padre Jeffrey F. Kirby su Crux, «le ossa della cappella sono un duro promemoria che le nostre vite sono brevi e che moriremo tutti». Il senso di questa cripta inoltre è riportato in una frase precisa: «Una volta eravamo quello che sei ora. Un giorno sarai ciò che siamo ora».
Di fronte a questo “spettacolo” non si sfugge, prosegue padre Kirby, «la nostra mortalità ci sta guardando in faccia. Cosa faremo al riguardo?».
Sono tre le risposte che vengono offerte nel commento di padre Kirby:
«In questi tre semplici modi», conclude padre Kirby, «possiamo ascoltare il saggio consiglio dei nostri frati cappuccini nell’ossario della chiesa romana. Come le loro ossa ci condannano, così la loro saggezza ci istruisce. Saremo quello che sono adesso. È ora di prepararsi».
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