Sono passati quattro anni dalla legalizzazione della marijuana nello stato americano del Colorado, che nel 2012 ha autorizzato ufficialmente la vendita in negozio a partire dal 2014. Il programma governativo “Rocky Mountain High Intensity Drug Trafficking Area” ha tracciato un rapporto sugli effetti che la decisione ha avuto nella società nel periodo 2013-15. A saltare agli occhi è il numero delle vittime causato da incidenti dovuti alla marijuana, cresciute del 62 per cento nel 2013 (quando era già legale l’uso della marijuana per scopi ricreativi). Allo stesso modo è aumentato e quasi raddoppiato il dato dei ricoveri in ospedale: se nel 2011 sono stati 6.305, nel 2014 sono stati 11.439.
AUMENTANO LE VITTIME. Nel report americano si parla anche di un aumento di incidenti stradali, definiti addirittura la prima causa di morte tra i ragazzi di 15-20 anni. Se nel 2009, ben prima della legalizzazione, i morti risultati positivi alla marijuana rappresentavano solo il 10 per cento di tutte le morti per incidenti stradali, nel 2015 il dato è raddoppiato, fino ad arrivare al 21 per cento. Del resto, nel 2013/2014 il numero di giovani che nell’ultimo mese ha fatto uso di marijuana è cresciuto del 20 per cento rispetto al 2011/2012. In tutti gli Stati Uniti, invece, in media il numero è sceso del 4 per cento nello stesso periodo.
«IMPATTI NEGATIVI». L’autore del report e direttore della Rocky Mountain Hidta, Tom Gorman, intervistato dalla Catholic News Agency, ha commentato così i dati: «Credo che gli impatti negativi sulla società aumenteranno ancora. Ogni volta che viene legalizzata una sostanza, l’effetto immediato è che un numero sempre maggiore di persone ne fa uso. Più persone consumano una droga, più effetti negativi sulla propria vita personale e sulla società ci saranno». Secondo Gorman, la stessa cosa si può dire per l’alcol con la differenza che «chi beve alcol non per forza si ubriaca, mentre chi fuma marijuana lo fa proprio per sballarsi».
«TREND COMPLETAMENTE NEGATIVO». Le conclusioni che Gorman trae sono drammatiche: «Se si guarda al trend generale, senza retorica, si vede che è completamente negativa. Sia per quanto riguarda gli accessi in pronto soccorso, i ricoveri a lungo termine, gli incidenti o l’uso di droga tra i nostri figli. Gli altri Stati che vorranno riflettere su una eventuale e futura liberalizzazione dovrebbero consultare questo report».