Il primo gennaio, nell’ottava di Natale, la Chiesa festeggia la solennità di Maria Santissima Madre di Dio, secondo il dogma pronunciato dal Concilio di Efeso l’11 ottobre del 431. La festa liturgia fu istituita nel 1931 da Pio XI, esattamente 1500 anni dopo il Concilio, e proprio per questo fu fissata l’11 ottobre, e viene ancora festeggiata in tale data nella forma antica del Rito romano.
Questa ricorrenza, dunque, che peraltro è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale, mette in forte risalto la figura di Maria, alla quale – secondo la dottrina cattolica – è lecito e doveroso per ogni cristiano dare culto. «Viene definito “iperdulia”, per indicare che alla Vergine Maria si deve prestare un onore speciale, superiore all’onore che si deve ai santi», scrive Gianpaolo Barra nel Dizionario elementare di apologetica.
Tuttavia, Maria non è “solo” la Madre di Dio, è anche la Madre spirituale di ognuno di noi. In proposito, nel Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, in merito alla maternità spirituale di Maria quale universale, si legge: «Maria ha un unico Figlio, Gesù, ma in lui la sua maternità spirituale si estende a tutti gli uomini che egli è venuto a salvare. Obbediente al fianco del nuovo Adamo, Gesù Cristo, la Vergine è la nuova Eva, la vera madre dei viventi, che coopera con amore di madre alla loro nascita e alla loro formazione nell’ordine della grazia. Vergine e Madre, Maria è la figura della Chiesa, la sua perfetta realizzazione» (n. 100).
LE CONSIDERAZIONI DEL VESCOVO DI SAN SEBASTIÁN
Questo particolare passaggio del Catechismo è stato reso oggetto di un commento da parte di Monsignor José Ignacio Munilla Aguirre (foto a dx), Vescovo di San Sebastián (Spagna), in un video pubblicato lo scorso 15 dicembre sul suo canale YouTube “En Ti Confío” (qui il video in lingua originale).
Nel video, come riporta AciPrensa, «il prelato ha ricordato il Vangelo di san Giovanni, dove Gesù fa il “grande incarico” a Maria, che è ai piedi della croce. Cristo le dice: “Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua madre. In quel momento, Maria riceve la carica esplicita della maternità divina, di quella maternità spirituale”. Con questa frase, Maria “passa dalla maternità divina a Gesù Cristo alla maternità spirituale a tutti i seguaci di Gesù Cristo. Adempie continuamente quel grande compito che Maria ha ricevuto, nella sua intercessione per noi, nella sua cura spirituale per noi”».
Una maternità spirituale che, ha continuato il prelato, trova importanti conferme in diverse apparizioni mariane e rivelazioni private, le quali «sono proprio come la punta dell’iceberg, che visualizza qualcosa che è molto di più di ciò che non vediamo, i continui interventi di Maria che nella sua maternità si prende cura di ognuno di noi», ascolta bisogni e intercede per noi.
MARIA NELLA VITA DEI SANTI
In relazione a questo, non è evidentemente un caso il fatto che tutti i Santi della storia abbiano avuto una particolare devozione per Maria. Come affermava infatti San Bonaventura: «Non ho mai sentito dire di un santo che non abbia avuto una particolare devozione alla Vergine».
Tra i tanti, riportiamo alcune frasi pronunciate da padre Pio da Pietrelcina, che amava riferirsi a Maria chiamandola «Mamma» e che amava accostare la sua azione materna a quella delle mamme terrene, che nutrono, accudiscono, aiutano, difendono o salvano i propri figli. Affermava il santo un giorno, parlando con padre Pellegrino: «Come sorgente e canale della grazia io vedo sempre la Mamma Celeste. Una mamma vuol vedere suo figlio uomo fatto, ma poi in pratica lo vuole considerare sempre il suo piccino. Non è un giocare ai bambini. È un’esigenza per la mamma, ed è una grande fortuna per i figli. Da una parte è lei che si vuol rendere necessaria per i piccoli, fino al punto di rendersi schiava per i suoi figli. Ma ti assicuro che dall’altra è infinitamente più necessario e più utile per noi metterci come bambini nelle sue mani». E se anche un figlio si allontana, come spesso accade, la Mamma celeste, affermava ancora padre Pio, «da parte sua i contatti non li interrompe» (cfr. P. Marcellino Iasenzaniro, La Madonna nella vita di padre Pio).
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