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«Manca fede nell’Eucaristia, viviamo troppo in superficie per comprendere cià che celebriamo»
NEWS 30 Ottobre 2017    

«Manca fede nell’Eucaristia, viviamo troppo in superficie per comprendere cià che celebriamo»

da «La forza del silenzio» (Cantagalli 2017) di Robert Sarah

 

«Come dovremmo dunque raccoglierci in silenzio e adorazione, come Maria ai piedi della Croce, davanti a Dio che muore per i nostri peccati in ciascuna delle nostre Eucarestie? Come dovremmo mantenerci nel silenzio e nell’azione di grazie davanti a Dio Onnipotente che soffre la Passione a causa delle nostre ribellioni, delle nostre indifferenze e delle nostre infedeltà? Viviamo troppo spesso alla superficie di noi stessi per comprendere ciò che celebriamo.

La mancanza di fede nell’Eucarestia, presenza reale di Cristo, può condurre al sacrilegio. Gesù è isolato a causa dell’odio crescente dei farisei, che formano contro di lui una coalizione sempre più forte, obbligando i suoi ascoltatori a separarsi da lui. Oggi ci sono cristiani che si coalizzano per allontanare Gesù e la sua dottrina da coloro che cercano onestamente la verità. È sempre più solo tra gli uomini che lo odiano o non sanno come amarlo, perché sono incapaci di conoscerlo come Egli è. Tuttavia ci sarà sempre un piccolo gregge che vuole conoscerlo e amarlo.

Gli uomini devono imperativamente riscoprire la Pasqua che celebriamo in ogni Eucarestia. La grazia di Pasqua è un silenzio profondo, una pace immensa e un sapore puro nell’anima. È il sapore del cielo, lontano da tutte le esaltazioni disordinate. La visione di Pasqua non consiste in un’ebbrezza di spirito; è la scoperta silenziosa di Dio.

Se la Messa potesse essere, ogni giorno, come quella del Golgota e come il mattino di Pasqua! Se le preghiere potessero essere altrettanto lucide, se Cristo risorto potesse sempre risplendere in me nella sua semplicità di Pasqua… Pasqua segna il trionfo della vita sulla morte, la vittoria del silenzio di Cristo sul grande fracasso dell’odio e della menzogna. Cristo entra nel silenzio eterno.

La Chiesa deve ora proseguire la missione di Gesù attraverso la sofferenza e la morte di ogni giorno, vissute nel silenzio, nella preghiera, nella supplica e in una grande fedeltà».