Chissà, forse se avessimo saputo che da una riunione di amiche da fare a casa mia o in una parrocchia, si sarebbe trasformata in una roba enorme, con i mariti che chiedono (vabe’ diciamo che non si oppongono) di venire, da fare nella Basilica cattedrale di Roma, avremmo scelto un nome meno strambo, quel giorno sulla spiaggia, quando abbiamo dato retta all’amica bionda. Da lì gli eventi ci hanno travolte, e così, per chi non lo sapesse ancora, il 19 gennaio oltre 1600 persone che provano a fare sul serio con la vita spirituale si incontreranno a san Giovanni in Laterano, per abbeverarsi al sapere di alcuni speciali uomini (e una donna) di Dio.
Ecco, se avessi scelto da subito un nome serio, forse avrei proposto “il tuo volto, Signore, io cerco”. Questa è la cosa più desiderabile al mondo, vedere o almeno intuire il volto del Signore, già qui, su questa terra. Lasciarci rapire dal suo amore, e finalmente fidarci di lui, lasciarlo entrare nella nostra vita, provare a fidarci della sua Parola, e credere davvero che è Padre. Cominciare dunque a fare la sua volontà, cosa che non puoi non fare, quando capisci che per te è il meglio. Non è facile crederci, non lo è per niente, forse lo è ancora di meno per noi che siamo “religiosi”, cioè un rapporto con Dio crediamo di averlo, ma spesso non ci accorgiamo di proiettare su Dio noi stessi. Parlo ovviamente prima di tutto per me stessa. Infatti il mio sogno – molti sacerdoti che conosco potranno testimoniarlo, ho rotto le scatole a tutti – è che si organizzi una scuola di alfabetizzazione biblica, che ci spieghi come avere dalla Parola di Dio delle coordinate reali, non partorite dalla mia mente, per entrare in una relazione sempre più seria con Dio, in modo che prenda il comando nella mia vita.
Ecco, credo che il 19 avremo qualche piccolo, non si può tutto in un giorno, elemento importante in questo senso, e la Provvidenza ha voluto che la data combaciasse bene con quella dell’incontro dei Cinque Passi: venerdì sera, alle 21, a Chiesa Nuova chi dovesse arrivare prima a Roma potrebbe affacciarsi ad ascoltare un incontro davvero prezioso. Si chiamerà Gesù à la carte, e sarà proprio sulla differenza tra il Gesù di cui parla la Parola e quello che ci siamo aggiustati noi. Tranquilli, non siamo i soli, lo hanno fatto in tanti. Possiamo dire, forse, tutti tranne i santi, cioè quelli che hanno avuto il coraggio di abbandonare le loro false idee di Dio si sono fidati di Lui e gli hanno ceduto il comando nella loro vita.
Io vorrei esserci, anche se mi sveglierò a Faenza prima dell’alba, e il giorno dopo vorrei evitare di addormentarmi durante le catechesi o l’adorazione. Ma l’appuntamento di Chiesa Nuova è troppo prezioso.
Per finire, ricordo che si possono, siamo caldamente invitati a farlo!, stampare il badge per facilitare l’accesso (comunque sempre libero e gratuito per tutti), il programma con canti e letture e orari della giornata, e se volete c’è anche la locandina da condividere sui social. Tanto ormai le dimensioni della sala non sono più un problema!
Abbiamo comunque trovato, grazie ad Aleteia, la possibilità di fare la diretta streaming delle catechesi (non della messa celebrata da don Fabio Rosini né dell’adorazione guidata da don Pierangelo Pedretti) per consentire a tutti di seguire anche da casa, e abbiamo chiesto autorizzazione alla Sala Stampa Vaticana che sicuramente non avrà problemi. Sono davvero felice di questo, perché so che le persone che non riescono a venire sono almeno il doppio di quelle che hanno potuto organizzarsi. Sono le 3 e 30 di notte – sono giorni un po’ pieni, diciamo – quindi riesco a comunicare solo informazioni di servizio, ma vorrei saper dire tante cose, tipo che poco fa aprendo il file excel degli iscritti mi sono commossa vedendo le città di provenienza, immaginando per ognuno la fatica (anche economica) di partire, mettersi in viaggio, organizzare chi resta, intuendo la sete di Dio che c’è, come in me, in ognuno di quei numeri dell’elenco, la vita che ogni nome porta con sé, e la bellezza struggente di appartenere a un popolo di fratelli. (fonte)
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per iscriversi e scaricare il badge utile a snellire l’ingresso in basilica scrivere a monasterowifi2019@libero.it
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