L'arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ha detto: «È il momento delle decisioni coraggiose dopo le lezioni ricevute dalla nostra incapacità di fermare recenti orrori del genocidio e in questo momento di plateali, massicce violazioni dei diritti umani fondamentali e del diritto umanitario internazionale».
Parole sante. A cui viene subito da aggiungere: ma allora a che serve l’ONU? Che ci sta a fare il costosissimo ONU, il laicissimo ONU, quell’ONU che spesso e volentieri, direttamente o attraverso le sue mille agenzie, impone a governi, Chiese e popoli diktat immorali e violazioni palesi dei “princìpi non negoziabili”?