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L’omofobia andrà  perseguita penalmente. Proprio come il razzismo<br>Ecco qui la gaia Svizzera
NEWS 29 Aprile 2015    

L’omofobia andrà perseguita penalmente. Proprio come il razzismo
Ecco qui la gaia Svizzera

In futuro, l'omofobia dovrebbe essere perseguibile penalmente come il razzismo. Ne è convinta la commissione degli affari giuridici degli Stati (CAG-S) che ha approvato per 11 voti a 1 un'iniziativa parlamentare in tal senso presentata dal Consigliere nazionale Mathias Reynard (PS/VS). Il testo ha già ricevuto l'avallo del Consiglio nazionale durante la sessione primaverile (103 voti a favore e 73 contrari).

È la seconda volta che la CAG-S si esprime su questa modifica della norma penale antirazzismo (art. 261 bis del Codice penale). Nel luglio scorso aveva bocciato l'iniziativa per 4 voti a 3 e 3 astenuti, mentre l'omologa commissione del Nazionale aveva raccomandato in novembre al plenum l'approvazione di quest'atto parlamentare (14 voti a 9 e 3 astensioni).

In questo caso, tenuto conto del disaccordo tra le commissioni, l'oggetto è stato discusso in aula. Vista la confortevole maggioranza raccolta alla Camera del popolo in marzo, la CAG-S è stata costretta a riesaminare il dossier, con un esito nettamente positivo questa volta per l'iniziativa. Il dossier dovrebbe essere trattato in giugno dalla Camera dei cantoni.

Al Nazionale, Mathias Reynard aveva invitato il plenum a non banalizzare l'odio omofobo, atteggiamento che ha gravi conseguenze a suo avviso. Un omosessuale su cinque tenta infatti il suicidio.

La legislazione attuale non consente di combattere le affermazioni omofobe espresse in termini generali. Un gay o una lesbica non può per esempio avvalersi dell'infrazione all'onore nei suoi confronti per affermazioni discriminatorie indirizzate alla comunità omosessuale, aveva argomentato.

Per l'UDC, invece, la legislazione attuale è sufficiente: la diffamazione, la calunnia e l'ingiuria sono considerati reati contro l'onore e sono sanzionati dal codice penale, così come la violenza fisica e le minacce. Invece di completare il Codice penale sarebbe meglio puntare su campagne di sensibilizzazione.