Pubblichiamo uno stralcio dell’omelia del cardinale Robert Sarah pronunciata durante la messa di chiusura del 36 ° pellegrinaggio di Pentecoste a Chartres, in Francia, il 21 maggio 2018 (nostra traduzione dall’originale francese)
« (…) Voi avete realmente rinunciato alle tenebre, avete scelto di proseguire la strada seguendo Gesù che è la Luce del mondo? Cari amici permettetemi di porvi questa domanda radicale perché se Dio non è la nostra luce, tutto il resto diventa inutile. Senza Dio tutto è tenebre. Dio è sceso fino a noi, si è fatto uomo, ci ha rivelato l’unica verità che salva, è morto per riscattarci dal peccato. E a Pentecoste ci ha donato lo Spirito santo, ci ha offerto la luce della fede, ma noi preferiamo le tenebre.
Guardiamoci intorno, la società occidentale ha scelto di organizzarsi senza Dio ed eccola consegnata alle luci sfavillanti e ingannevoli della società dei consumi, del profitto a tutti i costi e dell’idealismo forsennato. Un mondo senza Dio è un mondo di tenebre, di menzogna e di egoismo.
Senza la Luce di Dio la società occidentale è divenuta come una barca sbandata nella notte. Non c’è più abbastanza amore per accogliere dei bambini, per proteggerli nel seno della loro madre, per proteggerli dall’aggressione della pornografia. Priva della luce di Dio la società occidentale non sa più rispettare i suoi anziani, accompagnare verso la morte i malati, dare un posto ai più poveri e ai più deboli. Si è consegnata all’oscurità della paura, della tristezza e dell’isolamento. Non ha altro che il vuoto e il nulla da offrire.
Lascia proliferare le ideologie più folli. Una società occidentale senza Dio può divenire la culla di un terrorismo etico e morale più violento e distruttore del terrorismo islamista. Ricordatevi che Gesù ci ha detto: “E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna”.
Cari amici, perdonatemi questa descrizione, ma occorre essere lucidi e realisti. Se io vi parlo così è perché nel mio cuore di prete e di pastore, sento compassione per tante anime perdute, tristi, inquiete e sole.
Chi le condurrà alla Luce? Chi mostrerà loro il cammino di Verità, il solo vero cammino di libertà che è quello della Croce? Le consegneremo all’errore, al nichilismo disperato o all’islamismo aggressivo senza fare niente?
Noi dobbiamo urlare al mondo che la nostra speranza ha un nome: Gesù Cristo, unico salvatore del mondo e dell’umanità.
Cari pellegrini di Francia, guardate questa cattedrale, i vostri antenati l’hanno costruita per proclamare la loro fede. Tutto nella sua architettura, nella sua struttura, le sue vetrate, proclama la gioia di essere salvati e amati da Dio. I vostri antenati non erano perfetti, non erano senza peccato, ma essi volevano lasciare la luce della fede brillare nelle tenebre.
Anche oggi, tu, popolo di Francia, svegliati, scegli la Luce, rinuncia alle tenebre!
Come fare? Il Vangelo ci dà la risposta: colui che agisce secondo la Verità viene alla Luce. Lasciamo che la luce dello Spirito santo illumini concretamente le nostre vite, semplicemente e fino alle regioni più intime del nostre essere profondo. Agire secondo la verità, è innanzitutto mettere Dio al centro delle nostre vite come la croce è al centro di questa cattedrale. Cari fratelli scegliamo di rivolgerci verso di Lui ogni giorno (…)»
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