Il rapporto tra islam e arte figurativa è lungo e controverso. Se in generale nella tradizione religiosa e artistica dei musulmani vige il divieto di raffigurare figure umane ed animali – la cosiddetta iconoclastia – le eccezioni alla regola esistono (per esempio nell'arte iraniana).
È un fatto, però, che nei territori controllati dalle forze più reazionarie dell'estremismo islamista le forme d'arte giudicate non conformi vanno incontro a un destino inesorabile: la distruzione totale.
Ma guardando il fanatismo con cui i miliziani dello Stato islamico si scagliano contro ogni forma di arte è come se in loro un'idea aberrante e distorta del rapporto uomo-Dio finisse per detestare proprio quell'uomo che è fatto a immagine e somiglianza di Dio proprio nella misura in cui da Dio è stato fatto capace di "sub-creare", cioè di "creare in seconda" a imitazione del Creatore. Insomma per odiare nell'uomo la qualità che più lo rende simile a Dio.